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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Rizziconi ricorda l’orrore della seconda guerra mondiale Incontro nella sala "Antonino Pacilè" del Palazzo Comunale

Rizziconi ricorda l’orrore della seconda guerra mondiale Incontro nella sala "Antonino Pacilè" del Palazzo Comunale
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di Caterina Sorbara

Si è svolto ieri sera a Rizziconi, nella Sala “Antonino Pacilè” del Palazzo Comunale, un incontro dal tema: “Stragi naziste e Liberazione della Calabria-Rizziconi 6 settembre 1943”. L’incontro è stato preceduto dalla collocazione sulla facciata del Palazzo Comunale di una lapide commemorativa per le vittime del 6 settembre. Sulle note del “Silenzio” eseguito da un Bersagliere, il parroco don Benedetto Ciardullo, ha ricordato l’orribile periodo della Guerra, da lui vissuto personalmente a Cittanova.
Subito dopo è stata scoperta la lapide: “Il 6 settembre 43 cannoni nazisti in ritirata compiendo strage di 17 innocenti segnavano ennesima sconfitta dell’umanità. Affermiamo i valori di pace e libertà contro la follia della guerra e la prevaricazione”.

A seguire, Pino Ippolito Armino, dell’istituto Ugo Arcuri di Cittanova, ha dialogato con Donatella Arcuri del “Comitato 6 settembre”, Rocco Lentini presidente dell’Istituto Ugo Arcuri di Cittanova,la Prof.ssa Rovatti dell’Università di Bologna e Mario Gallone dell’Anpi di Catanzaro. Anche i calabresi subirono la violenza del Terzo Reich nel 1943, il riconoscimento ufficiale è arrivato dopo più di settant’anni.

Un accordo bilaterale tra Governo della Repubblica Federale Tedesca e Governo italiano ha consentito di censire gli episodi di violenza contro i civili commessi dai nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
La ricerca portata avanti dall’Anpi e dall’Insmli, con la collaborazione di studiosi provenienti dalle Università di Bologna, Napoli, Pisa e Siena, ha individuato nell’eccidio di Rizziconi, avvenuto il 6 settembre del 1943, come unica strage nazista della Calabria. Fu una vera e propria rappresaglia.

A Rizziconi, nei pressi del deposito di munizioni della Hermann Goering in via S. Maria superiore, i contatti tra inglesi popolazione civile, che aveva tagliato i fili interrompendo il ponte radio con il 53° reggimento, e tedeschi fu alla base della strage. I tedeschi in fuga massacrarono a cannonate, per rappresaglia, donne, bambini e anziani. Il bombardamento durò diverse ore. Continuò anche quando i cittadini issarono sulla torre del campanile della chiesa di San Teodoro un lenzuolo bianco in segno di resa. Alla fine del bombardamento il dottore Vincenzo Gioffrè ed il sacerdote Francesco Riso raccolsero 16 morti e 56 feriti, mentre una donna morì all’ospedale di Taurianova per le ferite riportate. Durante l’incontro è stato tracciato anche il percorso del “Comitato 6 settembre” e la genesi dell’Atlante delle Stragi. Donatella Arcuri ha ringraziato l’Amministrazione comunale di Rizziconi per l’appoggio. Il lavoro di recupero della memoria continuerà. Alla fine molti sono stati gli interventi da parte del pubblico presente.