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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Rizziconi, “Rare proposte, tante illazioni”, la dura replica del Sindaco Giovinazzo E' ormai chiaro che ad alcuni componenti della minoranza consiliare (3 per la precisione) piaccia "spettacolarizzare" le loro rare proposte dando in realtà alle stesse i contorni di comunicati a fini esclusivamente politici o, peggio ancora, di becero populismo

Rizziconi, “Rare proposte, tante illazioni”, la dura replica del Sindaco Giovinazzo E' ormai chiaro che ad alcuni componenti della minoranza consiliare (3 per la precisione) piaccia "spettacolarizzare" le loro rare proposte dando in realtà alle stesse i contorni di comunicati a fini esclusivamente politici o, peggio ancora, di becero populismo
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RARE PROPOSTE. TANTE ILLAZIONI.

E’ ormai chiaro che ad alcuni componenti della minoranza consiliare (3 per la precisione) piaccia “spettacolarizzare” le loro rare proposte dando in realtà alle stesse i contorni di comunicati a fini esclusivamente politici o, peggio ancora, di becero populismo, tesi a generare malcontento e cercando, in maniera malcelata, di fare leva sulla “pancia” dei Cittadini, soprattutto di quelli che questa emergenza ha messo in ginocchio. Forse non si sono accorti che il Paese non ha bisogno di beghe e “querelle” politiche soprattutto quando queste nascono dal disperato e opportunistico tentativo di far presente “cittadini, ci sono anch’io”, cercando di delegittimare il sottoscritto e la maggioranza che a oggi hanno sempre evitato di rispondere solo per non rischiare di alimentare polveroni non graditi alla Cittadinanza e hanno preferito concentrarsi sul lavoro da portare avanti.

I 3 consiglieri di minoranza, perseverano nel creare dubbi, fomentando i denigratori di professione, “avvelenando la piazza” nascondendosi dietro al vessillo “I CITTADINI CHIEDONO AIUTO”. Continuano a fare campagna elettorale riportando cose non veritiere, giocando a fare demagogia, distribuendo pura disinformazione che nasce dal loro essere superficiali, per certi versi chiaramente sprovveduti perché non si possono citare circostanze derivanti da atti amministrativi pubblici dimostrando praticamente di non averli letti o letti male:

– l’esaurimento dei fondi relativi ai buoni spesa, a differenza di quanto affermato dai 3 consiglieri di minoranza (non avranno letto con attenzione???), era chiaramente contemplato nella Determina del Responsabile del Servizio n. 15 del 20/04/2020 dove “Art. 3 – Ammontare del beneficio” dove era esplicitamente riportato “…fino a concorrenza dei fondi stanziati e di eventuali ulteriori fondi derivanti da donazioni…”.

Ogni domanda correttamente pervenuta all’Ente, contrariamente a quanto riportato nella nota dei 3 consiglieri, presenta un regolare numero di protocollo assegnato.

In merito alle “domande smarrite”, è bene chiarire che nessuno ha smarrito domande. Si è trattato di poco più di una decina che si è potuto appurare non sono mai pervenute all’Ente. In qualche caso i Cittadini le hanno erroneamente inviate a un indirizzo email non corretto, in altri casi le hanno inviate all’indirizzo giusto, ma purtroppo ed evidentemente per problemi tecnici, non sono mai pervenute nella casella email dedicata. Non essendo arrivate, non è stato possibile protocollarle e quindi poterle istruire.

Altresì non è assolutamente vero che ai Cittadini non sia stata data la possibilità di produrre un ricorso alla graduatoria approvata. Il sol fatto di non aver riportato modi e i termini per ricorrere, non limita tale possibilità ancor più considerando comunque la possibilità di effettuare accesso agli atti;

– “Municipium”, Sito Istituzionale, Albo Pretorio, tutti regolarmente usati per dare informazioni ai Cittadini. Ci sono circostanze dove per questioni di natura prettamente tecnica tali informazioni non è possibile caricarle immediatamente su queste piattaforme e vista l’importanza di determinate notizie di interesse pubblico, pur nella consapevolezza che la pagina facebook di “Rizziconi Riparte” non è pagina ufficiale dell’Ente e non essendoci materialmente i tempi per regolamentare una pagina ufficiale del Comune, si è data priorità alla necessità di informare la Cittadinanza con uno strumento molto diretto che permette di raggiungere la stragrande maggioranza della popolazione. Al primo consiglio comunale utile si potrà approvare l’istituzione di una pagina facebook ufficiale e magari potrà essere cura dei 3 consiglieri di minoranza proporla per l’approvazione con tanto di annessa bozza di regolamento per l’uso;

– non si potrebbe né ora e né mai concludere un nuovo Protocollo d’Intesa con una realtà come Rizziconi Energia senza passare prima da un’attenta discussione e analisi in Consiglio Comunale. I 3 consiglieri comunali di minoranza non devono giocare a fare la parte di quelli che lanciano il sasso nello stagno e aspettano quello che succederò, perché, se così fosse, significherebbe che a tutt’oggi non hanno ancora capito i meccanismi di funzionamento di un’Amministrazione Comunale.

Come riferito dal sottoscritto durante una conferenza dei capigruppo consiliari, si è avviata una fase interlocutoria con i vertici della società, rallentata esclusivamente da questa fase emergenziale e il fatto che la medesima azienda abbia trasferito all’Ente un contributo durante l’emergenza è la prova che la società è attenta al territorio. Circostanza questa prontamente resa nota alla Cittadinanza.

La Dirigenza dell’azienda ha già manifestato molta fiducia in questa Amministrazione Comunale e la volontà di addivenire a una trasparente e giusta forma di collaborazione per il bene del nostro territorio soprattutto in ambito sociale e infrastrutturale;

– in merito alla recente rettifica del bando di gara per il nuovo affidamento sul servizio di raccolta, trasporto e conferimento degli rsu unificato al servizio di spazzamento strade e dalla SUAM pubblicato, ci si chiede con parecchia curiosità: ma i 3 consiglieri firmatari della nota…hanno letto bene la Determina del Responsabile dell’Area Tecnica n. 33 del 08/05/2020 nella quale sono riportate le motivazioni della rettifica???

Da quanto e come scritto nella loro nota, si evince che probabilmente non l’abbiano proprio letta la Determina richiamata. Perché se l’avessero letta con estrema attenzione avrebbero facilmente compreso che la succitata rettifica niente ha a che vedere con le segnalazioni fatte dalle rappresentanze sindacali e che quindi avrebbero scambiato lucciole per lanterne. Si è trattato della correzione di un errore sulle certificazioni necessarie.

Il bando di gara richiama chiaramente l’art. 50 (clausola sociale) del Decreto 50/2016 e garantisce gli operatori ecologici nei limiti che la normativa consente.

– durante le fasi propedeutiche all’ultimo sorteggio degli scrutatori (per il referendum poi sospeso causa COVID-19), su richiesta del componente di minoranza (trattasi di uno dei 3 consiglieri di minoranza in questione) della commissione elettorale si è proceduto alla verifica dei numeri presenti nell’urna. Risultandone mancanti circa 240, si sono prontamente ripristinati. Quali altri provvedimenti si dovevano prendere??? E perché fare presente proprio adesso una circostanza risalente a oltre 2 mesi fa, risolta seduta stante e giudicata da tutta la commissione elettorale come mera svista d’ufficio??? Forse si vorrebbe mettere in dubbio il lavoro del personale dell’ufficio elettorale??? Si vuole alimentare la cultura del sospetto???

– proprio per l’atteggiamento collaborativo che la minoranza aveva manifestato all’inizio della fase emergenziale, non è stato ritenuto necessario convocare un consiglio comunale che avrebbe comunque comportato non poche problematiche tecniche per il suo svolgimento a causa delle restrizioni anti COVID-19.

Il sottoscritto aveva fatto presente che qualsiasi proposta la minoranza avesse voluto avanzare l’avrebbe non solo potuta, ma dovuta fare e che sarebbe stata valutata assieme e, proprio in quest’ottica collaborativa, uno dei 3 consiglieri di minoranza in questione è stato direttamente coinvolto durante la fase di definizione dei criteri e delle modalità di assegnazione dei buoni spesa al fine di apportare, laddove ce le avesse avute, ulteriori idee da valutare assieme. Lo stesso non ha però avanzato nessuna proposta integrativa o comunque migliorativa ma si è limitato ad ascoltare e avvallare quanto relazionato dall’Assessore alle Politiche Sociali.

Se i 3 consiglieri di minoranza ritenevano necessario che il consiglio comunale si riunisse durante la fase emergenziale, avrebbero potuto tranquillamente richiederne la convocazione (da regolamento del consiglio comunale (Art. 18) ne hanno la prerogativa). Perché non lo hanno fatto???

Perché pur detenendo la presidenza della commissione consiliare delle politiche sociali, non hanno pensato mai di convocarla???. Considerate le restrizioni anti-COVID ed essendo composta da soli 3 componenti, sarebbe stata sicuramente più agevole da far svolgere, ampiamente democratica e soprattutto molto più immediata nel sottoporre al Sindaco e alla Giunta proposte condivise da tramutare in atti di indirizzo ai competenti uffici. Avrebbero potuto, per il tramite del presidente, convocarla in qualsiasi momento, ma evidentemente non lo hanno reputato necessario o produttivo.

E’ assurdo che chi predica di voler collaborare non usi gli strumenti che ha a disposizione e di questo ne faccia una colpa alla controparte.

I 3 consiglieri di minoranza citano l’inesperienza della maggioranza (che può anche esserci) e contemporaneamente si rivolgono ai Cittadini riportando, in maniera spudorata, sconcertanti inesattezze su materie e circostanze delicate senza aver chiaramente approfondito caso per caso.

In conclusione quindi, sulla base di quanto sopra vorrebbero presentare una mozione di sfiducia???

Una riflessione: cercare di emulare insistentemente il passato, rischia di portare alla generazione di brutte copie odierne…

In merito la proposta avanzata dai 3 consiglieri di minoranza, ciò fa veramente piacere e sarà ripresa in seria valutazione. Trattasi di una possibile soluzione già considerata dalla maggioranza, ma non facilmente e soprattutto non immediatamente praticabile in quanto afferirebbe a eventuali risparmi tutti da verificare e comunque provenienti da capitoli appartenenti a macro-aggregati differenti da quelli delle politiche sociali, senza dimenticare il quasi certo crollo delle entrate tributarie comunali che creerà “vuoti” che andranno colmati con la priorità, al contempo, di non togliere risorse a servizi essenziali.