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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Rigoli e Sposato si difendono dopo il loro coinvolgimento nel decreto di scioglimento del comune di Taurianova

Rigoli e Sposato si difendono dopo il loro coinvolgimento nel decreto di scioglimento del comune di Taurianova

Gli ex consiglieri di opposizione chiedono come mai non sono stati effettuati controlli anche sui candidati delle altre liste

Rigoli e Sposato si difendono dopo il loro coinvolgimento nel decreto di scioglimento del comune di Taurianova

Gli ex consiglieri di opposizione chiedono come mai non sono stati effettuati controlli anche sui candidati delle altre liste

 

 

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa degli ex consiglieri comunali di minoranza, Giuseppe Rigoli e Francesco Sposato. E lo facciamo con “ritardo” da un altro famoso quotidiano regionale (La Gazzetta del Sud), che noi stimiamo e che “stranamente”, dato che non si tratta di uno scoop, ma di una nota a difesa dal decreto di scioglimento per mafia, ha dato stamani la notizia. Ed a corredo di quanto accaduto che noi reputiamo una “scorrettezza” di comunicazione. Nei riguardi degli altri organi di stampa (noi compresi), e che a nostro avviso hanno pari dignità.
La premessa non è per motivi di “gelosia”perché si è preferito dare un’iniziativa “prioritaria” ad un altro organo di Stampa, secondo motivi da noi ignorati, ponendo in essere un precedente pericoloso in quanto ci sono quotidiani di serie A e altri di serie B.
Essendo sempre stati seguaci della libertà di stampa e contro ogni tipo di censura, pubblichiamo la nota stampa, sol perché ci è stata inviata. Così come molte volte veniamo tempestati da telefonate da parte degli esponenti di ogni “geografia” politica, sol perchè pubblichiamo un pezzo in ritardo. Adesso, consentiteci anche a noi uno sfogo di correttezza e libertà a difesa della nostra onorabilità e onestà intellettuale.
Redazione Approdonews
LETTERA APERTA

AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA
ON GIORGIO NAPOLITANO

AL MINISTRO DELL’INTERNO
ON. ANGELINO ALFANO
ROMA

A S.E. IL PREFETTO
DI REGGIO CALABRIA

AL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
DI PALMI

AL DIRIGENTE
POLIZIA DI STATO
TAURIANOVA

AL CAPITANO DEI CARABINIERI
DI TAURIANOVA

AL COMANDANTE DELLA GUARDIA DI FINANZE
DI TAURIANOVA

AI CITTADINI DI TAURIANOVA

Con immensa sorpresa, leggiamo nella Relazione del Prefetto che un “clan” avrebbe appoggiato la nostra coalizione. A questo punto, riteniamo doveroso evidenziare i risultati elettorali relativi al primo turno, riportati anche nella Relazione prefettizia:
Romeo Domenico: voti 2.569
Rigoli Giuseppe : voti 2.179
Zucco Domenico : voti 2.138
Leva Francesco : voti 2.072
Secondo i dati sopra indicati la differenza di voti tra noi e il dott. Zucco è pari a 41 preferenze; tra noi e l’avv. Leva è pari a 107 preferenze. Romeo ha ricevuto 390 voti più di noi.
I “clan” presenti in città si sarebbero divisi sin dal primo turno tra la coalizione Rigoli e la coalizione Romeo; con ciò lasciando intendere che le altre coalizioni presenti alle ultime elezioni comunali fossero immacolate.
Sia chiaro, a noi non interessa il cosiddetto mal comune…. mezzo gaudio.
A questo punto, sorgono spontanee alcune domande alle Forze dell’Ordine locali:
– Perché non sono stati effettuati controlli anche sui candidati alla carica di Sindaco delle altre coalizioni?
– Perché non sono stati effettuati controlli anche sui candidati alla carica di Consigliere comunale delle altre coalizioni?
– Perché non sono stati effettuati controlli anche sulla sottoscrizione delle Liste elettorali delle altre coalizioni di minoranza?
E’ stata una distrazione involontaria o un disegno per infangare il dott. Giuseppe Rigoli, personaggio scomodo ai vari truffaldini della politica locale?
Tutto ciò ci lascia perplessi ed oltremodo amareggiati, in quanto abbiamo la serenità di affermare – senza timore di ricevere smentite! – di avere condotto una campagna elettorale all’insegna della legalità e senza chiedere “aiuti supplementari” ad alcuno.
Ribadiamo la nostra fiducia a S.E. il Prefetto di Reggio Calabria – dott. Piscitelli – in quanto la sua Relazione si basa sulle informative delle Forze dell’Ordine locali. Per questo motivo abbiamo la necessità di ricevere risposte chiare e precise alle nostre domande, certi di essere persone senza scheletri nell’armadio, oltremodo perplesse sulla finalità del nostro coinvolgimento, che consideriamo privo di ogni fondamento.
E’ strano, incomprensibile, se non addirittura illegittimo, che nella Relazione prefettizia relativa allo scioglimento venga inserita soltanto una coalizione della minoranza, la cui attività elettorale viene presa in considerazione esclusivamente nella fase di presentazione delle liste e della conseguente campagna elettorale. Ciò ripetesi, senza effettuare il medesimo e scrupoloso controllo (distrazione?) nei confronti delle altre coalizioni di minoranza.
Per chiarezza si riporta l’art. 143 – Tuel – relativo allo scioglimento dei Consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso, da dove si evince che i Consigli comunali vengono sciolti quando vi è condizionamento degli amministratori nello svolgimento dell’attività amministrativa.
1.Fuori dei casi previsti dall’articolo 141, i consigli comunali e provinciali sono sciolti quando, anche a seguito di accertamenti effettuati a norma dell’articolo 59, comma 7, emergono elementi su collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata o su forme di condizionamento degli amministratori stessi, che compromettono la libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento delle amministrazioni comunali e provinciali, nonché il regolare funzionamento dei servizi alle stesse affidati ovvero che risultano tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica. Lo scioglimento del consiglio comunale o provinciale comporta la cessazione dalla carica di consigliere, di sindaco, di presidente della provincia e di componente delle rispettive giunte, anche se diversamente disposto dalle leggi vigenti in materia di ordinamento e funzionamento degli organi predetti, nonché di ogni altro incarico comunque connesso alle cariche ricoperte.
A questo punto sorgono spontanee ulteriori domande:
– perché è stata riportata nella Relazione l’attività elettorale della coalizione del dott. Giuseppe Rigoli, precedente all’insediamento del Consiglio comunale?
– Cosa ha a che fare con lo scioglimento del Consiglio comunale, visto che, in ottemperanza al risultato elettorale, siamo stati Consiglieri comunali di opposizione, quindi controllori dell’Amministrazione e non Amministratori?
E’ difficile comprendere come due Consiglieri comunali di opposizione possano essere indicati nella Relazione come causa di scioglimento del Consiglio comunale. E poi, ripetiamo fino alla noia, perché le altre coalizioni di minoranza non sono state “scrupolosamente” controllate?
Certamente, non accetteremo passivamente il teorema che ci vedrebbe “appoggiati” e quindi rappresentanti di “clan”.
E’ nostra intenzione comprendere il motivo per cui nella Relazione viene rilevato che l’ex Consigliere di minoranza Francesco Sposato abbia ottenuto 276 preferenze. Perchè non è stata data la medesima rilevanza alle 150/200 ed anche più preferenze ottenute da ex Consiglieri e candidati delle altre coalizioni di minoranza?
E’ nostra intenzione comprendere se la semplice parentela sia motivo di scioglimento di un Consiglio comunale, anche se dagli ultimi provvedimenti del Ministro dell’Interno Alfano risulta il contrario.
Infatti, relativamente ad altri Comuni calabresi, e, da ultimo, il Comune di Serra San Bruno, nonostante nella Relazione del Prefetto fosse indicata l’ingerenza della criminalità organizzata locale all’interno del Consiglio comunale, i rapporti di parentela non sono stati considerati causa di scioglimento. Ed infatti,, il Ministro Alfano non ha ritenuto di sciogliere il Consiglio comunale di Serra San Bruno.
Un altro aspetto che ci lascia perplessi (visto il nostro ingiustificato coinvolgimento) è la presenza nella Relazione di sei criticità che sono state oggetto delle nostre denunce nel corso della nostra attività di opposizione. Senza mai nasconderci, tra Esposti e Denunce, abbiamo fatto dodici segnalazioni alle Autorità Giudiziarie. Elenchiamo le nostre Denuncie presenti nella Relazione:
1) Staff del sindaco;
2) Affidamento servizio mensa scolastica;
3) Pista sul ghiaccio presso la Villa comunale;
4) Noleggio service audio-luci per manifestazioni estive 2011;
5) Progetto “D’A…mare”;
6) A volte, addirittura, ci sono stati negati documenti importanti per l’esercizio della nostra attività di controllo, al punto che siamo stati costretti ad inoltrare regolare denuncia presso le Autorità Giudiziarie.
Per ulteriore chiarezza, noi abbiamo consegnato personalmente un plico con atti deliberativi e nostre denunce alla Commissione d’Accesso.
Tutto ciò dovrebbe – a questo punto il condizionale è doveroso – dimostrare la scrupolosa ricerca della legalità e trasparenza amministrativa che ha caratterizzato la nostra attività di controllo amministrativo.
E’ nostra intenzione difendere la nostra integrità morale. E’ nostra intenzione difendere la nostra campagna elettorale del 2011, che ci ha visti sempre impegnati a chiedere il voto ai taurianovesi, ma sempre sotto la luce del sole: noi di notte andavamo a dormire per recuperare le energie spese durante il giorno!!!!!
La nostra serenità, la consapevolezza di essere persone oneste, ci impone di chiedere l’accesso agli atti, al fine di conoscere dettagliatamente quanto scritto nelle informative delle Forze dell’Ordine locali; senza che ciò debba intendersi come mancanza di fiducia nelle stesse.
Si tratta, però, di una legittima richiesta finalizzata alla tutela della nostra condotta personale e politica, che non accettiamo possa essere infangata da alcuno.
Per quanto riguarda la nostra attività di opposizione, abbiamo la certezza – che si traduce in serenità interiore – di avere esercitato il mandato elettorale solo ed esclusivamente nell’interesse della comunità. Senza il timore di poter essere smentiti, possiamo dichiarare con la massima tranquillità che la nostra attività di opposizione ha avuto come riferimento prioritario la lettura e l’approfondimento di ogni atto amministrativo prodotto da Romeo e dalla sua maggioranza.
Ripetutamente, nel pieno esercizio delle nostre funzioni, abbiamo inoltrato Interrogazioni ed Interpellanze all’ex Sindaco Romeo, al fine di ricevere informazioni e chiarimenti sulla sua attività amministrativa, senza riceve risposte chiare ed esaustive.
Mai – MAI! – la nostra attività di opposizione è stata caratterizzata e finalizzata alla tutela di interessi particolari: gli atti da noi prodotti e depositati presso gli Uffici comunali sono la prova oggettivamente incontrovertibile!
Abbiamo sollevato obiezioni anche su atti amministrativi che riguardavano congiunti di nostri candidati. Da come ci erano stati consegnati, erano evidenti alcune anomalie. Avremmo potuto far finta di non vedere, avremmo potuto disertare quella seduta consiliare. Al contrario, per senso della legalità e trasparenza amministrativa, abbiamo fatto il nostro dovere fino in fondo, al punto che il nostro candidato ci ha tolto il saluto!
Durante i vari Consigli comunali abbiamo tentato di aprire un dialogo necessario e salutare per la nostra comunità.
1) Abbiamo proposto all’ex Sindaco Romeo di redigere un ordine del giorno relativo alla questione Sanità nella nostra città, al fine di dare un segnale di coesione politica e cittadina alla Regione Calabria. Il Sindaco ha rifiutato la nostra proposta di unità, votando contro insieme alla sua maggioranza. Aveva proposto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto per affrontare l’argomento, con il voto favorevole della minoranza. Ebbene, il consiglio comunale aperto relativo alla sanità taurianovese non è stato mai convocato!
2) Abbiamo chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale aperto anche alle forze politiche presenti nella nostra città per le gravi intimidazioni ricevute da Romeo ed inspiegabilmente dal sottoscritto Giuseppe Rigoli: mai convocato!
3) Abbiamo proposto a Romeo il sorteggio degli scrutatori (ultime elezioni politiche febbraio 2013), al fine di dare un segnale di trasparenza amministrativa e di garanzia di pari opportunità a beneficio dei nostri concittadini aventi diritto al sorteggio. Ebbene, la sua risposta è stata quella della nomina diretta e non il sorteggio, con l’accordo di un consigliere dell’opposizione. Tutto ciò per spartirsi i posti degli scrutatori ed assegnarli agli amici della maggioranza e agli amici di una parte della minoranza.
4) Abbiamo chiesto informazioni dettagliate sull’improvvisa comunicazione da parte di Romeo sul quasi dissesto del nostro Ente. Ciò in quanto, dai bilanci precedenti a noi presentati, mai era stato paventato un simile disastro finanziario. Abbiamo chiesto chiarimenti al fine di capire i motivi che avevano indotto Romeo – improvvisamente – a dichiarare il quasi fallimento del nostro Comune. Le sue risposte sono state confuse, addirittura palesemente in contrasto con quanto previsto dalla normativa che disciplina il Riequilibrio Pluriennale di Bilancio, che comporterà l’aumento delle aliquote al massimo dei tributi comunali. Abbiamo dimostrato la nostra disponibilità al dialogo al fine di trovare un’alternativa all’aumento dei tributi. Niente da fare, Romeo ha rifiutato ogni nostro tentativo di confronto.
Più volte, abbiamo segnalato, attraverso Interrogazioni ed Interpellanze, le varie “anomalie” presenti negli atti amministrativi prodotti da Romeo e dalla sua Giunta, con il cieco sostegno della sua maggioranza consiliare e con il doloso ed incomprensibile silenzio di alcuni partiti politici presenti in città. A fronte della chiusura, del livore che Romeo e la sua maggioranza hanno sempre ed ottusamente ostentato nei confronti di chiunque osasse mettere in discussione il loro agire amministrativo, siamo stati costretti ad inoltrare regolare denuncia presso le autorità Giudiziarie al fine di vedere riconosciuto il nostro diritto e dovere di controllo.
A questo punto, rinnovando la nostra fiducia nelle Istituzioni, auspichiamo che venga data risposta alle nostre domande:
– Perché non sono stati effettuati controlli anche sui candidati alla carica di Sindaco delle altre coalizioni?
– Perché non sono stati effettuati controlli anche sui candidati alla carica di Consigliere comunale delle altre coalizioni?
– Perché non sono stati effettuati controlli anche sulla sottoscrizione delle Liste elettorali delle altre coalizioni di minoranza?
– Perché è stata riportata nella Relazione l’attività elettorale della coalizione del dott. Giuseppe Rigoli, precedente all’insediamento del Consiglio comunale?
– Cosa ha a che fare con lo scioglimento del Consiglio comunale, visto che, in ottemperanza al risultato elettorale, siamo stati Consiglieri comunali di opposizione, quindi controllori dell’Amministrazione e non Amministratori?
Taurianova, 31.07.2013
Dott. Giuseppe Rigoli

Sig. Francesco Sposato