Rifiuti: i sindaci del catanzarese incontrano Pugliano e Speranza
redazione | Il 04, Gen 2013
Il Commissario straordinario assicura: “Entro una settimana risolti i problemi di conferimento”. L’allarme di Aimeri Ambiente: “Dall’inizio dell’emergenza bruciati circa 50 cassonetti”
Rifiuti: i sindaci del catanzarese incontrano Pugliano e Speranza
Il Commissario straordinario assicura: “Entro una settimana risolti i problemi di conferimento”. L’allarme di Aimeri Ambiente: “Dall’inizio dell’emergenza bruciati circa 50 cassonetti”
CATANZARO – “Le problematiche dell’emergenza rifiuti in provincia di Catanzaro – informa una nota dell’ufficio stampa della Giunta – sono state discusse questa mattina nel corso di un incontro, a palazzo Alemanni a Catanzaro, tra i sindaci dei centri interessati, il Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti Vincenzo Speranza, l’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pugliano, il direttore generale alla presidenza, Franco Zoccali, ed il consulente dell’ufficio del Commissario, Simone Lo Piccolo. “I sindaci hanno riproposto – prosegue la nota – i loro problemi relativi al mancato conferimento ed hanno chiesto interventi concreti per cercare di eliminare i rifiuti dalle strade. Gli stessi sindaci hanno anche stigmatizzato il fatto che nell’impianto di Lamezia Terme e nella discarica di Pianopoli conferiscono anche diversi centri della provincia di Cosenza, limitando così le operazioni di smaltimento dei comuni del catanzarese, territorio che ospita le strutture. Il Commissario Speranza ha preso atto delle osservazioni e delle ragioni dei primi cittadini presenti all’incontro e si è riservato la possibilità di valutare una limitazione, per alcuni giorni, dei conferimenti dal territorio del cosentino per favorire il superamento della situazione di vera emergenza del catanzarese”. “Nel corso della riunione – ha dichiarato l’Assessore regionale all’Ambiente Pugliano – ho chiesto al Commissario Speranza di individuare qualche sito, ove poter stoccare temporaneamente i rifiuti presenti nelle strade per poterle ripulire. Allo stesso tempo è opportuno forzare i tempi per il ripristino delle funzionalità degli impianti fermi da giorni, di Rossano, Crotone e Melicuccà. La Regione si è impegnata, non appena avrà ricevuto formalmente il passaggio di consegne dall’ufficio del Commissario, a programmare tavoli istituzionali che coinvolgano le Province e i Comuni calabresi, per pianificare, insieme, interventi infrastrutturali e servizi, necessari a rimettere in equilibrio ed ordine il sistema dei rifiuti in Calabria. Partendo dalla realizzazione – ha concluso l’Assessore Pugliano – di impianti di selezione e di valorizzazione della raccolta differenziata nei territori carenti, quali quello cosentino e vibonese”. Il Commissario Speranza, infine, ha rassicurato tutti i comuni del territorio catanzarese e lametino che, entro una settimana, tutti i problemi relativi al ritardo nei conferimenti saranno definitivamente risolti.
DA INIZIO EMERGENZA BRUCIATI 50 CASSONETTI. SOCIETA’ GESTIONE RACCOLTA, STIAMO LAVORANDO INCESSANTEMENTE
Sono circa cinquanta i cassonetti per la raccolta di rifiuti solidi urbani dati alle fiamme dall’ avvio dell’emergenza a Catanzaro. A riferirlo è l’Aimeri Ambiente, società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani nel capoluogo. Un danno significativo oltre che sul piano ambientale, per i fumi tossici sviluppati dalla combustione della spazzatura, anche su quello economico per l’Aimeri Ambiente, se si considera che il costo di un singolo cassonetto è di 500 euro. Sono ormai numerose le segnalazioni di recipienti incendiati insieme ai sacchetti e agli scatoloni ricolmi di spazzatura tuttora presenti in diverse parti della città, soprattutto nelle zone periferiche, che hanno reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco. “Per quanto ci riguarda – fanno sapere dalla Aimeri Ambiente – stiamo lavorando incessantemente e tutte le nostre forze sono operative per riportare la situazione alla normalità. Teniamo a ribadire, comunque, che non c’é alcuna distinzione tra centro e periferia nei nostri interventi e l’unico criterio è quello stabilito per circuito di raccolta. Entro tre giorni contiamo di tornare al regime normale”.