Rifiuti, Cittanova al tavolo tecnico regionale
redazione | Il 08, Mar 2014
Al centro dell’attenzione differenziata e gestione Ato. Lo scorso venerdì il sindaco Cannatà ha relazionato a Catanzaro
Rifiuti, Cittanova al tavolo tecnico regionale
Al centro dell’attenzione differenziata e gestione Ato. Lo scorso venerdì il sindaco Cannatà ha relazionato a Catanzaro
CITTANOVA – Anche il Comune di Cittanova sta lavorando al tavolo tecnico regionale per la redazione della legge sul riordino del ciclo dei rifiuti. Lo scorso venerdì, a Catanzaro, il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà, e i colleghi sindaci di Riace, Marzi e Saracena, hanno esposto le loro proposte davanti all’assessore regionale all’Ambiente, Pugliano, al presidente della IV commissione regionale, Gallo, al direttore generale, Gualtieri, al presidente del Cal, Abramo, e a rappresentanti di associazioni ambientaliste. Al centro dell’attenzione, chiaramente, nuove idee per la gestione del ciclo dei rifiuti in Calabria.
Sottoambiti e riduzione dei costi – Il sindaco di Cittanova, Alessandro Cannatà, nel suo intervento davanti al tavolo tecnico, ha spiegato passo dopo passo tutti gli aspetti positivi e vincenti della raccolta differenziata fatta nel centro abitato e nelle contrade rurali. L’auspicio del sindaco è quello di giungere al più presto ad una legge regionale capace di valorizzare gli sforzi dei cittadini e dei comuni circa la differenziata, promuovendo leve capaci di migliorare il servizio generale facendo diminuire i costi. «La Regione Calabria ha previsto la creazione degli Ambiti Territoriali Ottimali – ha spiegato Cannatà – realtà che possono adeguarsi agli standard ottenuti a Cittanova. La mia proposta ha riguardato la creazione di sottoambiti omogenei per tutti quei comuni che svolgono la raccolta differenziata, così da migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema. Gli ATO, inoltre – ha aggiunto – dovranno essere autonomi e indipendenti tra loro in tutte le diverse fasi del ciclo dei rifiuti, garantendo piattaforme per il trattamento degli scarti. E credo che, a riguardo, debba essere usato un occhio di riguardo per la Piana di Gioia Tauro, lì dove è presente uno dei termovalorizzatori».