Rifiuti: commissariamento Comuni inadempienti La Regione punta al recupero del credito maturato con gli enti del territorio calabrese
Con i primi 18 decreti del presidente della Giunta, Mario Oliverio, sono partiti i commissariamenti da parte della Regione dei Comuni calabresi che non hanno adempiuto al versamento delle tariffe sullo smaltimento dei rifiuti. I primi decreti, adottati ieri, riguardano in particolare i Comuni di Bagaladi, Bianco, Ardore, San Giorgio Morgeto, Stignano, Ferruzzano, Fiumara, Giffone, Melicucco, Palizzi, Seminara, Polistena (provincia di Reggio Calabria), Cropani (provincia di Catanzaro), Bocchigliero, Canna, Nocara (provincia di Cosenza), Briatico e San Gregorio d’Ippona (provincia di Vibo Valentia).
Con i provvedimenti presidenziali viene nominato un commissario chiamato al recupero coattivo nei confronti del Comune del credito maturato dalla Regione, con riferimento in particolare alla tariffa sui rifiuti del 2015. I decreti di commissariamento sono motivati dal fatto che, come si legge nei provvedimenti adottati dal presidente della Regione, “la puntuale riscossione della tariffa consente di poter far fronte alle spese necessarie per il pagamento dei concessionari/gestori dei diversi servizi afferenti la gestione del sistema dei rifiuti, in assenza del quale potrebbero perpetrarsi disservizi e criticità in termini di conferimento/smaltimento dei rifiuti, sino al mancato conferimento dei rifiuti in impianto, con il probabile accumulo lungo le vie cittadine e il conseguente nocumento alla salute pubblica e all’ambiente”. Nel complesso – come reso noto dalla Regione nei giorni scorsi – la somma anticipata dalle casse regionali per sopperire al mancato pagamento dei Comuni nel periodo 2013-2018 ammonta a oltre 300 milioni di euro.