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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Ridotto il budget alle strutture sanitarie private Unindustria Calabria: “A rischio diritto alla salute e tenuta livelli occupazionali”

Ridotto il budget alle strutture sanitarie private Unindustria Calabria: “A rischio diritto alla salute e tenuta livelli occupazionali”
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“Desta grave preoccupazione la situazione delle strutture
specialistiche ambulatoriali nella nostra regione. Si tratta di un
comparto di fondamentale importanza da un punto di vista socio
sanitario e sotto il profilo economico e produttivo, che tuttavia non
può continuare a vivere nella condizione di criticità e incertezza in
cui oggi si trova”.
E’ quanto afferma Unindustria Calabria, che aggiunge: “Avvertiamo la
necessità di sollecitare una revisione delle recenti decisioni assunte
dal commissario ad acta, Massimo Scura, in materia di gestione del
budget destinato alle strutture sanitarie. In particolare crediamo sia
sbagliata la scelta di impoverire in modo rilevante la quota delle
risorse destinate alle strutture ambulatoriali. Con i decreti 70, 72 e
87, infatti, viene inferto un durissimo colpo a questo settore della
sanità privata regionale che da sempre costituisce un asset strategico
per l’intera rete sanitaria calabrese. Provvedimenti su cui sarebbe
stato opportuno un percorso di dialogo e confronto approfondito fra
tutti gli attori direttamente coinvolti. Le decisioni assunte dalla
struttura commissariale purtroppo determinano uno scenario di grave
incertezza per le strutture ambulatoriali costrette a fare i conti con
un depauperamento delle risorse a disposizione. Ciò – sottolinea
Unindustria Calabria – rischia seriamente di generare due pericolose
ricadute per un territorio, come quello calabrese, particolarmente
fragile ed esposto. La prima tocca da vicino l’utenza di queste
strutture, ovvero i cittadini che hanno bisogno di assistenza e cure
specialistiche i quali vedranno aumentare i costi delle prestazioni e
di dover pagare quelle fino ad oggi gratuite, con il rischio che le
fasce più deboli della popolazione vedano leso il diritto alla
salute. Per altro verso è necessario porre al centro della questione
anche gli aspetti di carattere economico, produttivo e, non ultimo,
occupazionale. In ballo c’è il futuro di centinaia di addetti. La
riduzione del budget a danno delle strutture ambulatoriali non fa
altro che acuire lo stato già critico in cui versa il comparto,
spingendo le imprese a dover attuare politiche di contenimento dei
costi e, dunque, di riduzione del personale. Una prospettiva da
scongiurare in ogni modo in una regione che ancora oggi si segnala a
livello europeo quale territorio con il maggiore tasso di
disoccupazione, in particolare giovanile. In questo contesto, dunque –
prosegue Unindustria Calabria – crediamo sia necessario rivedere con
attenzione e una maggiore concertazione delle scelte, gli indirizzi
strategici fin qui assunti dal Commissario alla sanità. Chiediamo, in
tal senso, l’apertura di un confronto operativo che guardi in modo
diretto e senza strumentalizzazioni di sorta alle problematiche che
occorre affrontare. Confidiamo nella disponibilità dell’ingegner Scura
affinché si possano attuare quei correttivi che la nostra associazione
considera indispensabili per orientare al meglio gli indirizzi in
materia di gestione delle risorse e consentire alle strutture
ambulatoriali private di poter proseguire le loro attività, garantendo
all’utenza standard qualitativi elevati e offrendo un contributo
rilevante al sistema economico, produttivo e occupazionale di questa
regione”.