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TAURIANOVA (RC), SABATO 27 LUGLIO 2024

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Regione, durante la seduta consiliare odierna di discute di Piano casa

Regione, durante la seduta consiliare odierna di discute di Piano casa

| Il 30, Gen 2012

Soddisfatti Gentile e Grillo, Guccione e De Masi invece criticano

Regione, durante la seduta consiliare odierna di discute di Piano casa

Soddisfatti Gentile e Grillo, Guccione e De Masi invece criticano

 

 

Successivamente agli interventi sulle mozioni e sulle interrogazioni il Consiglio regionale ha avviato la discussione generale sui contenuti della nuova legge urbanistica sulla casa. L’impianto normativo è stato presentato dal relatore Alfonso Dattolo, presidente della IV Commissione del Consiglio regionale, il quale ha affermato che “la legge tiene conto in maniera inequivocabile in merito a sicurezza antisismica e idrogeologica. Restano infatti invariati gli indici di incremento volumetrico al 20% per quanto concerne gli ampliamenti su edifici a uso residenziale, inclusi gli edifici plurifamiliari. La legge è una completa guida – ha sottolineato Dattolo – alla esecuzione delle opere, ne definisce la tipologia degli interventi ammissibili in funzione dell’entità dei medesimi e promuove precisi indirizzi in materia di risparmio di energia”. Nel dibattito, sono intervenuti i consiglieri Mario Franchino, il quale motivando il voto contrario del gruppo del Pd, ha parlato di “serio rischio idrogeologico e di assalto al territorio, secondo le norme che la maggioranza ha presentato”. Il consigliere del Pdl Fausto Orsomarso, nel suo intervento ha invece riaffermato “il bisogno di questa legge, che è uno strumento di riordino sistemico e che fissa i contenuti utili per una ripresa dell’economia calabrese”. Successivamente il consigliere Carlo Guccione, invece, ha parlato di “permissivismo eccessivo e discrezionalità che la legge contiene, che in Calabria possono causare seri danni al territorio favorendo la speculazione selvaggia”. Per l’ex presidente Agazio Loiero “le politiche urbanistiche in Calabria purtroppo sono state uno strumento di profanazione delle bellezze naturali, che invece sono uno degli indicatori di qualità per attrarre il turismo e promuovere sviluppo. Questa legge – ha concluso Loiero – contiene forme di sanatoria surrettizie”.

PINO GENTILE: RILANCERA’ L’ECONOMIA

Esprime grande soddisfazione, l’assessore regionale ai Lavori pubblici Pino Gentile, “per l’approvazione del nuovo Piano Casa, strumento che contribuirà a stimolare un rilancio dell’economia mediante norme in grado di dare impulso all’attività edilizia, attraverso la rigenerazione e/o sostituzione del patrimonio edilizio esistente non più rispondente alle attuali esigenze di prestazionalità tecnologica, energetica e statico-strutturale, nel rispetto, comunque dell’ambiente, del paesaggio e del tessuto storico-culturale esistente”. Aggiunge Gentile: “Con l’approvazione della legge, frutto della coesione politica della maggioranza e del buon lavoro compiuto dal presidente Dattolo e dalla Commissione nella sua interezza, il Consiglio regionale ha ottemperato all’attuazione della legge 12 luglio 2011 n. 106, conversione del decreto sviluppo, che ha modificato alcuni tratti fondamentali della norma nazionale. Con il nuovo strumento legislativo, sarà ora possibile utilizzare gli incrementi volumetrici anche per destinazioni non residenziali, dando risposte significative alle esigenze delle attività produttive, che potranno beneficiare anche delle soluzioni previste per le delocalizzazioni, con importanti incrementi volumetrici contemplati dagli strumenti perequativi. Sono previste – spiega l’assessore Gentile – in maniera trasparente, possibilità di cessione delle suscettibilità di ampliamento a fronte del conseguimento di migliorie architettoniche, energetiche e strutturali degli edifici esistenti, cosi come ampie possibilità di recupero dei sottotetti e seminterrati esistenti, al fine di limitare il consumo di suolo per nuove aree edificabili. Il nuovo testo normativo contempla, inoltre, tutta la parte regolamentare e di attuazione, per

cui la legge sarà immediatamente applicabile in quanto non subordinata all’emanazione di ulteriori provvedimenti da parte della Regione”. Ancora Gentile: “Il provvedimento disciplina gli interventi atti a promuovere la riqualificazione funzionale, prestazionale, energetica architettonica e statica degli edifici, anche attraverso l’ampliamento dei volumi esistenti, nel

contesto di un più generale rinnovo del patrimonio edilizio esistente in condizioni di obsolescenza e degrado, attraverso l’applicazione di nuove tecnologie per la sicurezza antisismica, l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale degli edifici, in coerenza con i principi e le finalità della legge urbanistica regionale, nonché con le norme di tutela del

patrimonio ambientale, culturale e paesaggistico della Regione e di difesa del suolo, prevenzione del rischio sismico, accessibilità e sicurezza degli edifici”. Finisce Gentile: “Il nuovo strumento normativo sarà in vigore fino al 31 dicembre 2014, un arco temporale limitato ma probabilmente sufficiente, in una fase particolarmente critica delle dinamiche economiche del paese, per fornire una boccata d’ossigeno al comparto delle costruzioni e ridare slancio all’economia”.

ALFONSINO GRILLO: DISSOLTI I DUBBI SULLE MISURE DI SALVAGUARDIA

“Con l’emendamento da me presentato si dissolvono i dubbi interpretativi che finora avevano bloccato il Piano Casa a causa dell’attuale regime, in molti comuni calabresi, delle cosiddette misure di salvaguardia”.

Lo afferma il consigliere Alfonsino Grillo, vice presidente del Gruppo “Scopelliti Presidente”, che ha presentato direttamente in Assemblea un emendamento alla legge di riforma del Piano Casa regionale (proposta di legge 275/9^ della Giunta Regionale, approvato oggi).

L’emendamento Grillo, approvato a maggioranza, permette alla legge di riforma del Piano Casa di introdurre una deroga all’articolo 65 della legge Urbanistica regionale (19/2002) il quale prevede, appunto, l’applicazione di misure di salvaguardia nel periodo di vacatio tra i piani regolatori comunali scaduti e quelli ancora in corso di approvazione.

“Ci siamo accorti – osserva Grillo – che la mancata attuazione di una buona legge come il Piano Casa, approvato nel 2010, era stata bloccata dalle incertezze interpretative derivanti dalla vigenza delle misure di salvaguardia dell’articolo 65, cui sono soggetti oggi molti comuni calabresi. In pratica è accaduto che diversi uffici tecnici comunali non hanno saputo come orientarsi davanti ad uno strumento che derogava sì agli strumenti urbanistici, ma nulla stabiliva relativamente al periodo transitorio. Mi risulta che molti comuni avevano problemi, finora, a capire cosa fare nelle cosiddette ‘zone bianche’. Con questo emendamento si chiarisce una volta per tutte che il nuovo articolo 2 del Piano Casa regionale ‘gli interventi previsti possono essere realizzati in deroga al comma 2 dell’articolo 65 della l.r. 19/2002’, cioè in deroga alle misure di salvaguardia. Quindi, da domani, per gli uffici tecnici comunali non ci saranno più dubbi sull’applicabilità degli interventi previsti con il Piano Casa. Rimosso questo dubbio interpretativo, ritengo che adesso il Piano Casa, per come è stato riformato oggi dal Consiglio regionale, possa trovare piena e concreta applicazione anche in Calabria, il che significa un’auspicabile ripresa dell’edilizia, settore trainante dell’economia”.

Grillo precisa che il suo emendamento non comporta modifiche all’art. 65 L.R. 19/2002. “Quell’articolo – conclude – resta così com’è, ma viene derogato dagli interventi presentati con il Piano Casa. Naturalmente restano fermi i vincoli idrogeologici, quelli derivanti da norme statali non derogabili e quelli comunali relativi a zone A (centri storici) e zone B (di completamento)”.

EMILIO DE MASI: LA CALABRIA HA BISOGNO DI ALTRO

“Pur riconoscendo l’indubbio impegno profuso dal presidente dell’apposita Commissione, on. Dattolo, circa la possibilità di esperire tutti i tentativi che mitigassero pericolosità che intrinsecamente sono riconosciuti anche dai loro autori, abbiamo motivato con forza il voto contrario alla legge sul Piano Casa”.

E’ quanto dichiara il capogruppo di Idv, Emilio de Masi, che aggiunge: “La ragione vera su cui questa maggioranza fonda la scelta, è data dalla possibilità che essa incrementi alcune dinamiche economiche in Calabria. In realtà, l’esperienza storica, così come è accaduto nelle altre regioni, non ha manifestato alcun beneficio economico. Ma, anche se così fosse, non vale la pena, in nome di un limitato anche temporalmente beneficio economico, pregiudicare il futuro per via del fatto che la Calabria è la latitudine del disagio idrogeologico. Occorrono bel altri interventi di riqualificazione ambientale e di salvaguardia del territorio a rischio di definitiva frana ed invivibilità. Dobbiamo pensare alle future generazioni”.

“Abbiamo detto anche un decisivo no agli in estetisti edilizi prodotti da questa legge – continua De Masi -. I territori pedemontani e sulle coste calabresi sono costellati da edifici che definire brutti sembra quasi un eufemismo e che pregiudicano le capacità attrattive di un territorio di ineguagliabile bellezza. Ci sono tutte le ragioni per dire no, di tipo culturale, politico e non solo ideologico. Abbiamo letto le necessità della Calabria, che ha bisogno di tante altre cose, tranne che di questa!”.

CARLO GUCCIONE: SARA’ L’ENNESIMO FALLIMENTO

“Ci saremmo aspettati quantomeno un minimo di autocritica da parte della maggioranza di centrodestra, atteso il fallimento del primo Piano casa che non ha prodotto alcun risultato utile in Calabria e in tutto il territorio nazionale, perché incapace di soddisfare le aspettative dei cittadini”.

E’ quanto ha detto, tra l’altro, il Consigliere del Pd, on. Carlo Guccione, intervenendo in Consiglio regionale sul Piano Casa 2.

“Così, purtroppo -ha aggiunto Guccione- non è stato. Anche l’attuale provvedimento oggi all’ esame del Consiglio regionale, il cosiddetto “Piano Casa 2″, si rivelerà presto un altro fallimento. Il rilancio dell’edilizia calabrese non può avvenire ricorrendo solo a deroghe alle regole esistenti, ma puntando su azioni capaci di attrarre investimenti consistenti da parte dei privati. E questo Piano Casa, come quello precedente, non ha nessuna capacità di riavviare il motore dell’edilizia in Calabria”.

“Ancora una volta –ha aggiunto Guccione- in Consiglio regionale ha prevalso il partito del cemento, della devastazione e della deregulation rispetto ad un settore che risente fortemente del grave dissesto idrogeologico che continua a distruggere la nostra regione e di un abusivismo edilizio che negli anni ha letteralmente devastato e sfregiato l’intero territorio calabrese”.

“La Calabria –ha concluso il consigliere regionale dei democrat- non ha bisogno di nuove colate di cemento, ma di un piano edilizio che sia pienamente rispettoso della natura, del paesaggio e dell’ambiente e, soprattutto che sia in grado di riqualificare l’intero territorio, attraverso l’utilizzazione di tutte le risorse pubbliche a disposizione della Regione Calabria per mobilitare e attrarre una forte iniziativa dei privati, che chiedono solo di poter abitare in alloggi adeguati a soddisfare i loro bisogni abitativi.

Purtroppo, ancora una volta, Scopelliti e la sua maggioranza hanno dimostrato di essere sordi ed insensibili a queste richieste. Per queste ragioni, così come abbiamo fatto in Commissione, anche oggi esprimiamo il nostro voto contrario e annunciamo, sin da ora, che ci opporremo con tutte le nostre forze che sia evitato alla nostra regione un nuovo, insopportabile scempio”. 

redazione@approdonews.it