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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Regione, Dieni: «Oliverio è accerchiato» "Il ritmo è di uno scandalo al giorno"

Regione, Dieni: «Oliverio è accerchiato» "Il ritmo è di uno scandalo al giorno"
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«In Calabria il clima è sempre più da fine impero: ormai il governatore
Oliverio vive come accerchiato dai barbari, che in qualunque momento
potrebbero metter fine al suo disastroso regno».

È quanto afferma la deputata del M5S Federica Dieni.

«Il ritmo – continua – è di uno scandalo al giorno: prima l’inchiesta su
Calabria Verde, che ha scoperchiato gravissime ruberie manageriali e
connivenze politiche, poi l’indagine della Procura di Catanzaro e
dell’Anticorruzione sull’assegnazione dei fondi destinati al teatro ad
alcuni sedicenti membri dello staff del governatore, sotto la
“supervisione” della sua stessa “compagna”». «Come non bastasse – aggiunge
Dieni – ci si mette pure il capo della Protezione civile calabrese, Carlo
Tansi, che affida a Facebook i suoi sfoghi quotidiani sul presunto
ostruzionismo di alcuni dirigenti regionali e i suoi timori sulla
inadeguatezza del sistema in caso di calamità naturale».

La parlamentare prosegue: «Non è finita, perché sul capo dell’imperatore
Mario pende la spada di Damocle della Corte costituzionale, che a breve si
pronuncerà sui ricorsi di Wanda Ferro, che reclama un seggio a Palazzo
Campanella, e della Democrazia Cristiana, che chiede l’annullamento di una
legge elettorale approvata in regime di prorogatio. Una bocciatura della
Consulta decreterebbe il “tutti a casa” e il ritorno alle urne».

«Ad assediare il governatore – osserva ancora Dieni – ci sono anche i
lavoratori di Fondazione Terina senza stipendio, i ragazzi di Programma
stages illusi e abbandonati, i dipendenti dell’aeroporto di Reggio senza
futuro, i 23mila percettori di mobilità che chiedono, invano, il sostegno
mensile».

«Di fronte a questo scenario decadente, Oliverio cerca alibi e blatera di
un “processo di cambiamento che non sarà fermato da nessuno”. Insomma –
conclude la deputata –, il governatore non si è nemmeno accorto che i
barbari hanno oltrepassato i confini e stanno per detronizzarlo».