Regione: Adamo e Ciconte rientrano nel Pd. I 2 consiglieri hanno aderito al gruppo
redazione | Il 06, Mar 2013
Nel corso dell’analisi del voto alle ultime politiche Nicola Adamo ed Enzo Ciconte hanno fatto richiesta che è stata accolta all’unanimità di rientrare a far parte del gruppo consiliare del Partito Democratico. Adamo nel 2010 si era rifiutato di iscriversi al gruppo del Pd e per questo era stato messo fuori dal partito dall’allora commissario Musi, Ciconte aveva lasciato il gruppo nel maggio 2012
Regione: Adamo e Ciconte rientrano nel Pd. I 2 consiglieri hanno aderito al gruppo
Nel corso dell’analisi del voto alle ultime politiche Nicola Adamo ed Enzo Ciconte hanno fatto richiesta che è stata accolta all’unanimità di rientrare a far parte del gruppo consiliare del Partito Democratico. Adamo nel 2010 si era rifiutato di iscriversi al gruppo del Pd e per questo era stato messo fuori dal partito dall’allora commissario Musi, Ciconte aveva lasciato il gruppo nel maggio 2012
REGGIO CALABRIA – Nicola Adamo torna nel gruppo Pd alla Regione. Il consigliere regionale, messo fuori dal partito nel settembre 2010 dall’allora commissario regionale Adriano Musi perchè si rifiutò di iscriversi al gruppo del Pd, oggi ha fatto richiesta di adesione allo stesso gruppo che l’ha accolta all’unanimità dei presenti. Entra a far parte del Pd anche il consigliere regionale Enzo Ciconte, che dopo avere aderito al partito nel marzo 2012, ne era uscito nel maggio successivo. A renderlo noto è un comunicato del Pd sulla riunione del gruppo regionale che si è svolta oggi presieduta da Sandro Principe. In merito ai risultati delle elezioni in Calabria, secondo i consiglieri democratici, «il risultato poteva e doveva essere senz’altro migliore se il Partito avesse dato maggiore voce alle esigenze sociali, economiche e, soprattutto, di rappresentanza del territorio. Il centrodestra, arretra pesantemente rispetto alle politiche del 2008 ed alle regionali del 2010, evidenziando il totale fallimento nella gestione della Regione. Vince, purtroppo, la battaglia al Senato per soli 14.000 voti circa. Più che la rimonta di Scopelliti ha fatto la riSmonta del Pd per dirla parafrasando Ilvo Diamanti. Quanto sopra ed il clamoroso successo del M5S impongono un’approfondita riflessione per assumere le conseguenti determinazioni». Intanto il Gruppo del Pd «ritiene assolutamente necessario ridare il governo del Partito in mano ai calabresi attraverso la immediata convocazione del congresso regionale, da celebrarsi con il metodo delle primarie aperte, per elaborare un credibile progetto sociale ed economico e scegliere il segretario e la classe dirigente che saranno chiamati a guidare il processo di cambiamento della regione». Alla riunione hanno partecipato i consiglieri Battaglia, Censore, Franchino, Guccione, Scalzo e Sulla, mentre Amato e De Gaetano, assenti giustificati, “interpellati telefonicamente hanno dichiarato di condividere l’analisi e le proposte del Gruppo». A Ciconte e Adamo, Principe ha rivolto «un cordiale saluto di benvenuto, sottolineando l’oggettivo rafforzamento della compagine democratica. Ciconte, presente nella sede, è stato chiamato a partecipare alla riunione». Il gruppo ha poi discusso, della organizzazione dei lavori delle Commissioni e del Consiglio regionale, che si riunirà il 18 ed il 25 marzo prossimi. Infine, è stato esaminato il Progetto di legge per costruire una Regione leggera, che “legiferi, programmi, controlli e che dia indirizzi, delegando la gestione al Sistema delle Autonomie Locali, che sarà presentato nei prossimi giorni».