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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 12 DICEMBRE 2024

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Reggio, successo per l’evento “Storie di bergamotto” Una due giorni che ha registrato la presenza di oltre settecento partecipanti e di oltre cinquanta esperti di settore tra medici, dottori agronomi ed economisti provenienti da tutta Italia

Reggio, successo per l’evento “Storie di bergamotto” Una due giorni che ha registrato la presenza di oltre settecento partecipanti e di oltre cinquanta esperti di settore tra medici, dottori agronomi ed economisti provenienti da tutta Italia
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Si è concluso con una grande adesione di pubblico l’evento  scientifico “Storie di Bergamotto” tenutosi a Reggio Calabria, ed organizzato dal Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi Mediterranea, in collaborazione con il Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione Calabria che lo ha anche supportato finanziariamente.

Durante la due giorni di lavoro, che ha registrato la presenza di oltre settecento partecipanti, di  oltre cinquanta esperti di settore tra medici, dottori agronomi ed economisti provenienti da tutta Italia, ai quali si aggiungono appartenenti ad associazioni di  categoria, produttori e giovani studenti, sono stati rappresentati i risultati di attività tecniche e scientifiche, incentrate sui vari aspetti della  “multifunzionalità” del bergamotto.  Il “prezioso” agrume di Reggio Calabria, che rappresenta un importante pezzo di  storia e di cultura della nostra terra.

Ad aprire i lavori di entrambe le giornate, il Prof. Pasquale Catanoso, Magnifico Rettore della Mediterranea secondo il quale “Per il bergamotto,  da sempre tesoro di inestimabile valore per la Calabria, l’importanza della ricerca scientifica, dal campo agronomico a quella alimentare e  medico-farmaceutico è centrale per la definitiva valorizzazione economica e sociale. L’evento  ‘Storie di Bergamotto’ sottolinea come l’Università Mediterranea sia attenta, in questo caso con il Dipartimento di Agraria, verso le tematiche peculiari del proprio territorio”.

“Sono state giornate piene di contenuti e ricche di spunti interessanti – ha dichiarato il Prof. Giuseppe Zimbalatti, Direttore del Dipartimento di Agraria – attraverso le quali, grazie anche al sostegno del Dipartimento Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione Calabria, vogliamo sottolineare come il bergamotto non sia solo l’olio essenziale, dotato del marchio DOP, che da esso si estrae, ma un agrume  dalle innumerevoli utilizzazioni,  in grado di ritagliarsi spazi sempre più importanti in futuro se ben sostenuto dal mondo della ricerca e da quello istituzionale,  attraverso percorsi di approfondimento scientifico, aggregazione, sinergie istituzionali e di mirate  politiche di marketing territoriale.

Presente anche l’avv. Ezio Pizzi, nella doppia veste di presidente del Consorzio del Bergamotto di Reggio Calabria e rappresentante dell’ O.P. UnionBerg, che ha sottolineato come le iniziative intraprese negli ultimi anni, anche grazie al sostegno della Regione Calabria, abbiano determinato una risposta positiva da parte del mercato, e come ulteriori passi in avanti si realizzeranno ancora negli anni a venire.

Riguardo ai contenuti tecnici, durante la prima giornata di lavori, l’attenzione è stata focalizzata sul rapporto che intercorre tra bergamotto e medicina: medici specialisti ne hanno sottolineato le proprietà antiossidanti, l’azione positiva svolta contro l’ipercolesterolemia e l’iperglicemia, adducendo alcune evidenze scientifiche. Si è sottolineato come l’elevato contenuto in polifenoli, in concentrazione nettamente superiore rispetto agli altri agrumi, possa garantire una elevata azione antiossidante ed antinfiammatoria; possa aiutare inoltre a prevenire il diabete di tipo 2 ed altre patologie legate alle sindromi metaboliche. Sono altresì allo studio possibili effetti nella prevenzione dei tumori.

Il secondo giorno, i riflettori sono stati puntati invece sulla sua sostenibilità economica ed ambientale, spaziando ancora dalla nutraceutica all’innovazione di prodotto. Di seguito, brevemente sintetizzate, alcune informazioni emerse nel corso dei lavori. La coltivazione del bergamotto si concentra su circa 1100 ettari di superficie, estendendosi lungo la stretta fascia costiera della provincia di Reggio Calabria, procedendo dall’abitato di Villa San Giovanni, sul Tirreno, al limite con la provincia catanzarese, sul mar Ionio. Un agrume che occorre continuare a sostenere, in quanto generatore di esternalità positive, non solo economiche, ma anche mediche e gastronomiche.

Molto ricca ed animata da centinaia di visitatori è stato lo spazio dedicato alla mostra ed alla degustazione di prodotti a base dei sempre più numerosi bergamotto prodotti da aziende prevalentemente reggine.

Per i numerosi giornalisti provenienti  da varie parti d’Italia, appositamente invitati, notevoli sono stati gli spunti raccolti  che saranno oggetto di specifici reportage, anche fotografici.

Le imprese sono localizzate nei territori comunali di Reggio Calabria (16,7% delle superfici e 19,3% delle imprese), Condofuri (rispettivamente 15,3% e 19,7%), Brancaleone (14,1% e 7,7%), Melito Porto Salvo (11,6% e 8,5%), Bova marina (10,3% e 5,8%) mentre in altri 18 comuni le percentuali si attestano sotto la soglia del 10% per scendere sino a 5.000 mq. di un’impresa di Staiti. Essenza e succo di bergamotto trovano largo impiego nel settore nutraceutico e nella preparazione di prodotti per l’igiene, di prodotti dolciari e bevande, anche se il prodotto di maggior valore commerciale è l’essenza, estratta dagli opercoli posti all’interno dell’epicarpo del frutto e costituita da circa 350 componenti, richiesta dall’industria profumiera per le peculiari caratteristiche di fissatore del bouquet aromatico e per il suo elevato grado di armonizzazione delle altre essenze contenute, esaltando le note di freschezza e fragranza. Negli anni passati i produttori erano ben tutelati dal Consorzio del Bergamotto, mentre il testimone è stato recentemente raccolto dall’UnionBerg OP. L’UnionBerg OP mira a garantire una produzione di qualità costante e prezzi stabili come richiesto dai clienti, per mezzo di una sorta di “ammasso volontario”. Il bergamotto rappresenta la voce che incide maggiormente sull’indotto economico regionale. L’efficacia della politica consortile è stata confermata dall’aumento dei volumi di vendita come appare dall’analisi del fatturato aumentato da € 401.000 nel 2008 a € 4.000.000 nel 2014.