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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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Reggio, rilevate irregolarità nella gestione del canile Arrestato il gestore e sequestrata la struttura. Dacci una zampa onlus: "Abbiamo sempre denunciato maltrattamenti"

Reggio, rilevate irregolarità nella gestione del canile Arrestato il gestore e sequestrata la struttura. Dacci una zampa onlus: "Abbiamo sempre denunciato maltrattamenti"
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Dalle prime ore di oggi, all’esito di indagini condotte dal Nucleo investigativo reati in danno degli animali (N.I.R.D.A.) del Gruppo Carabinieri Forestale di Reggio Calabria, i militari in forza ai reparti dei Carabinieri Forestali operanti in provincia stanno eseguendo, su delega della Procura della Repubblica della città capoluogo, un provvedimento di natura cautelare, emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale Reggino, nei confronti del gestore del canile municipale di Reggio Calabria, sito in località “Mortara di Pellaro”, che è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Ciò in conseguenza di gravi irregolarità riscontrate nelle procedure di gara finalizzate all’aggiudicazione della gestione della struttura, oltre che nella conduzione della stessa. Col medesimo provvedimento, è stato disposto dall’A.G. il sequestro del canile municipale, in corso di esecuzione.
Ampio il numero delle fattispecie penali per le quali si procede, che vanno dai reati contro la fede pubblica a quelli contro il patrimonio, da quelli in materia ambientali a quelli in danno degli animali, che si ipotizza siano stati commessi in concorso con altri soggetti.

DACCI UNA ZAMPA ONLUS

«Oggi è bello essere cittadini di Reggio Calabria». Lo dice l’associazione
Dacci una zampa, che da tempo lancia l’allarme su quanto succeda al canile
di Mortara. «Dal 6 aprile 2016, giorno in cui l’associazione Aratea è
entrata al canile di Mortara, da cittadini che vigilano sui beni pubblici,
ancor prima che da animalisti, non abbiamo mai smesso di vigilare su quel
canile, in cui i nostri cani sono ahinoi ospiti paganti. Non abbiamo mai
smesso di denunciare i maltrattamenti cui siamo stati costretti ad
assistere impotenti. Non abbiamo mai smesso di parlare in modo chiaro e
alla luce del sole delle piccole e grandi violazioni che si consumavano
all’interno di una struttura, per lungo tempo interdetta anche ai
proprietari dei cani ospitati lì. Con fiducia nella magistratura e nelle
istituzioni, abbiamo aspettato pazientemente che si facesse luce su una
gestione che a noi è sempre apparsa opaca». «Oggi, alla luce dei
provvedimenti eseguiti al canile e nei confronti del gestore» aggiungono i
volontari «la nostra totale e incondizionata fiducia non può che essere
rafforzata»