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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Reggio, protesta Lsu-Lpu: Prefetto incontra sindacati Tavolo attivo per monitorare la situazione. Conia, sindaco di Cinquefrondi, invita a gesto eclatante: "Consegniamo le fasce tricolori"

Reggio, protesta Lsu-Lpu: Prefetto incontra sindacati Tavolo attivo per monitorare la situazione. Conia, sindaco di Cinquefrondi, invita a gesto eclatante: "Consegniamo le fasce tricolori"
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Dalle prime ore della mattinata di ieri, a Villa San Giovanni, ha avuto luogo una protesta organizzata a livello regionale dalle Organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL e USB a sostegno della vertenza dei lavoratori dei circa 4.500 ex LSU e LPU che da circa 20 anni svolgono la propria attività in molti Comuni della regione Calabria attraverso l’espletamento di servizi essenziali, i cui contratti scadranno il 31 dicembre prossimo. I lavoratori, dopo aver manifestato nella Piazza di quel Centro, hanno impedito il traghettamento da e per la Sicilia, con conseguenti significativi disagi per i fruitori del servizio e per i trasporti commerciali e, successivamente, hanno anche occupato i binari della locale Stazione ferroviaria, interrompendo il transito dei treni.

La situazione è stata attentamente seguita dalla Prefettura di Reggio Calabria, dove nel si sono tenute due riunioni. I sindacalisti di CGIL, CISL, UIL, USB unitamente ad una delegazione di Sindaci accompagnati dal Vice Presidente dell’Anci Calabria sono stati ricevuti dalla Prefettura dove hanno rappresentato la preoccupazione per il futuro dei lavoratori chiedendo un incontro con i Rappresentanti del governo per definire la situazione dei medesimi lavoratori ed hanno, in particolare, evidenziato l’urgente necessità di introdurre un emendamento nella Legge di bilancio in fase di approvazione per l’inserimento delle risorse finanziarie alla prosecuzione dei contratti dei suddetti lavoratori, prevedendo la storicizzazione del fondo di 50 milioni di euro da sempre destinato per tale bacino.

Il Prefetto ha immediatamente discusso i competenti Dicasteri e, nella serata, ha incontrato i sindacalisti di CGIL, CISL, UIL, USB ed ha riferito dell’attenzione e dell’impegno riservati dal Governo alla problematica, confermando la più ampia disponibilità della Prefettura a mantenere attivo un tavolo per seguire la situazione.

SENATORE MARCO SICLARI (FORZA ITALIA)

“Quello che sta accadendo in Calabria è paradossale, questo Governo sta tagliando 4500 posti di lavoro per fare l’elemosina con il reddito di cittadinanza”. Con queste parole il senatore forzista Marco Siclari ieri è intervenuto durante la protesta dei precari calabresi che vedono la loro posizione sempre più incerta. Il senatore accolto dagli Lsu e Lpu, in mezzo a loro con il megafono, non ha solo espresso vicinanza e solidarietà ma preso impegni concreti presentando loro l’emendamento depositato. “Al fine di proseguire nel processo di stabilizzazione della intera platea dei lavoratori ex LSU ed LPU della Calabria, di cui all’articolo, comma 207 è autorizzata la spesa di 50 milioni di euro per l’anno 2019. Sono altresì prorogate di ulteriori 12 mesi, fino al 31 dicembre 2019, le disposizioni di cui all’articolo 1, commi 223, 224 e 225 della legge 27 dicembre 2017, n. 205. Le amministrazioni in base a quanto previsto dal presente comma sono autorizzate a prorogare i corrispondenti rapporti di lavoro a tempo determinato, anche in deroga alla normativa vigente rispetto al limite dei 36 mesi, con i soggetti che partecipano alle procedure di cui alla presente disposizione, fino alla loro progressiva stabilizzazione. La stabilizzazione dei lavoratori della platea ex LSU ed LPU della Calabria può avvenire anche previa mobilità territoriale fra enti locali e enti regionali, non sono soggette, con espressa deroga di tutti i limiti assunzionali vigenti. Agli obiettivi di cui al presente comma concorre la Regione Calabria con propria previsione di bilancio”. Il senatore, dopo l’intervento ha accompagnato una delegazione di lavorati in Prefettura per affrontare la situazione ormai diventata una vera emergenza. Anche in questo caso Siclari non ha lasciato soli i lavoratori e le famiglie che questo Governo sta mettendo spalle al muro nella speranza che “questo emendamento possa essere preso in considerazione e approvato in virtù di un proposito che in questa terra non può essere ignorato: il lavoro è dignità e i calabresi chiedono rispetto e lavoro non gli spiccioli del reddito di cittadinanza. Adesso il rischio è che si concretizzi cioè che in queste ore è circolato, ovvero che in Senato arrivi una manovra blindata e addirittura riscritta rispetto a quella passata alla Camera senza discutere con noi senatori”, ha concluso il senatore azzurro.

IL SUD CHE SOGNA

Chiedo ufficialmente a tutti i sindaci calabresi di sostenere con forza la lotta dei nostri precari (lsu/lpu). Non possiamo accettare questa macelleria sociale in silenzio, non possiamo accettare che 4500 lavoratori restino senza lavoro dopo anni e anni di sacrifici e precariato. Dobbiamo avere il coraggio di dire che i nostri comuni senza questi lavoratori non potranno più garantire tanti servizi essenziali per i cittadini e per le fasce più deboli. Da rappresentanti delle nostre comunità non possiamo stare fermi e non possiamo tacere, non possiamo far calpestare la dignità di migliaia di persone e quindi la dignità della nostra Calabria. Invito tutti i sindaci, in modo compatto, se entro pochi giorni non dovessero arrivare novità concrete sia dal punto di vista economico che dal punto di vista normativo, a CONSEGNARE LE FASCE. È il momento di difendere la nostra terra! Michele Conia (sindaco Cinquefrondi – membro consiglio regionale Anci, portavoce Il Sud Che Sogna)