Reggio, legalità nel ricordo di Fazio Il giudice Boemi al Liceo Galilei. Ha introdotto il luogotenente Gaetano Vaccari. Antonio Fazio ufficializza la costituzione di un'associazione culturale in memoria dell’Ufficiale caduto mentre soccorreva dei migranti
di Luigi Mamone
Incontro sulla legalità per gli studenti del Liceo Galileo Galilei di Reggio Calabria nel ricordo del Colonnello Cosimo Fazio, l’Ufficiale dell’Arma deceduto in servizio il 15 Agosto del 2013. L’incontro, molto partecipato ha visto i contributi e le riflessioni del Magistrato Salvatore Boemi, che scrisse un lunga stagione di impegno nella lotta contro la criminalità della allora costituita Procura Antimafia e, prima ancora, quale presidente della Sezione Misure di Prevenzione. Con Boemi il luogotenente Gaetano Vaccari, attuale comandante del Nucleo Operativo Radiomobile della Compagnia di Tropea ma per lunghissimi anni impegnato anch’egli in prima linea – al fianco del Procuratore Agostino Cordova e di altri magistrati dell’Antimafia – nella difficile attività della polizia giudiziaria nella Piana del Tauro. Vaccari ha introdotto la conversazione catalizzando l’attenzione dei ragazzi anche con il racconto di attività d’indagine in epoche dove l’omertà imperava incontrastata e muri di silenzio e di ostilità culturale rendevano difficile qualsiasi tipo di indagine. Il Dott Boemi si è soffermato anch’egli sulla azione che lo Stato in sinergia fra le sue componenti ha dovuto e deve compiere per difendere la legalità facendo argine e contrastando l’illegalità. Boemi ha inteso ricordare il lungo e proficuo rapporto di collaborazione che da Magistrato ebbe con il Colonnello Fazio e i grandi contributi investigativi e d’intelligence che l’Ufficiale dell’Arma seppe offrire a supporto delle sua azione. Ultimo, ma non per importanza, infine Antonino Fazio, figlio del Colonnello e che il quotidiano impegno alla legalità lo ha recepito e metabolizzato fin dalla nascita vivendo accanto al Papà Cosimo, che prima di approdare nel capoluogo fu l’apprezzato Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Taurianova. Anni difficili per la Piana, contrassegnati dall’allora frequente emergenza legata ai sequestri di persona con necessità di rendere effettiva, efficace e visibile l’azione di controllo del territorio da parte dello Stato. Anni difficili per Taurianova, che seguivano la tragica sparatoria di contrada Razzà e che culminarono, nel 1991, dopo una lunga sequela di omicidi ed esecuzioni nel Venerdì Nero dei cinque morti ammazzati in poche ore, con una delle vittime decapitata dalla potenza d’urto dei pallettoni contro i tessuti molli della gola. Interventi apparentemente dettati dal ricordo ma che hanno reso pienamente il significato della legalità come valore da attuare, praticare e difendere ogni giorno e ogni ora, costantemente e senza mai abbassare la guardia perché il trasformismo delle cosche, della n’drangheta e del malaffare è camaleontico e, pertanto , la malavita cambia volto e modi di manifestazione in continuazione. In linea con gli interventi dei relatori anche il saluto dell’Assessore provinciale alla Legalità, Edoardo Lamberti Castronuovo e del dirigente scolastico del Liceo reggino che hanno evidenziato agli studenti – tutti attenti e molto compresi che hanno posto ai relatori numerose domande, l’importanza di difendere una legalità che talvolta appare problematica. Il Figlio del Colonnello Fazio per far si che l’impegno alla legalità non diventi fatto transeunte ha infine ufficializzato la costituzione di una Associazione Culturale intitolata al Padre (accanto al quale si trovava quell’infausto giorno della sua prematura fine) per contribuire a far che il suo esempio in difesa della legalità non vada perduto.