Reggio Calabria, CasaPound contesta ZTL su Corso Garibaldi "Il sindaco aveva promesso niente più soste selvagge ma così non è. Quello che, però, risulta evidente è la parvenza di ZTL in vigore già da 14 anni su Corso Garibaldi"
Reggio Calabria – I militanti della sezione reggina di Casapound
esprimono il loro dissenso per il funzionamento della ZTL (Zona a Traffico
Limitato) sul Corso Garibaldi, approvata con una Delibera di Giunta del
Maggio scorso ed entrata in vigore nel Dicembre del 2016.
“Il Sindaco Falcomatà – spiega il responsabile, Federico Romeo – come di
consuetudine, aveva annunciato con un post su Facebook l'”importante
traguardo” raggiunto dalla sua Amministrazione promettendo ai suoi
cittadini che non ci sarebbero state più soste selvagge e non ci sarebbero
stati più slalom delle automobili tra i pedoni. Quello che, però, risulta
evidente è la parvenza di ZTL in vigore già da 14 anni su Corso Garibaldi.
Su essa – prosegue – erano presenti anche dissuasori mobili che venivano
azionati a distanza dalle forze dell’ordine per consentire il passaggio
solo ai mezzi abilitati. Inoltre, sul corso erano presenti delle telecamere
di videosorveglianza che, insieme al continuo passaggio dei Vigili Urbani,
contribuivano a garantire il rispetto della legge”.
“Dunque – incalza – si tratta di ZTL che di fatto non solo non sono nulla
di innovativo ma pare non stiano sortendo alcun effetto positivo. Infatti,
i cittadini di Reggio Calabria in molte occasioni hanno espresso il proprio
disappunto per il mancato rispetto delle regole e per la mancata
irrogazione di sanzioni da parte delle Autorità preposte alla vigilanza di
questo tratto”.
“Questa è la prova tangibile di come il Sindaco Falcomatà si accrediti
meriti che non gli spettano. È un dato di fatto – prosegue Romeo – che la
situazione con o senza la ZTL non sia cambiata e che gli slogan del primo
cittadino non bastino a far rispettare la legge in città; difatti è
necessario far rispettare le norme attraverso continui controlli e
sanzioni, cosa che allo stato attuale delle cose non avviene”.
“Il nostro appello – spiega Romeo – è mirato non solo a sensibilizzare le
autorità competenti e l’Amministrazione Comunale ma anche quei cittadini
che continuano a sostare in un’area che da tempo è riservata ai pedoni.
Questi atteggiamenti – conclude – non fanno altro che squalificare
un’intera città rendendola impraticabile”.
*CasaPound Italia – Calabria*