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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Reggina: più buio di così La Società sportiva sta attraversando una complicatissima crisi societaria

Reggina: più buio di così La Società sportiva sta attraversando una complicatissima crisi societaria
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di Antonio Spina

La situazione che sta vivendo in questi giorni la Reggina è simile a quella di un pugile che messo all’angolo non riesce più a schivare i colpi che gli vengono sferrati. Parcella dovuta all’avv.Grassani,stipendi ai calciatori e relativi contributi, fideiussione sono i temi caldi, mentre di calcio giocato neanche a parlarne.

La parcella dell’avv.Grassani va pagata come conseguenza di una prestazione corrisposta.Il noto legale di Bologna ha fatto istanza di fallimento presso il Tribunale di Reggio Calabria e,nel frattempo, i pignoramenti in Lega bloccano quasi cinquecentomila euro che la Reggina,per la situazione in essere, è impossibilitata a sbloccare. Il prossimo 11 Gennaio sarà una data da cerchiare in rosso:infatti, bisognerà dimostrare di essere in grado di liquidare tali spettanze.

Per quanto riguarda l’impasse legato agli stipendi la Reggina, allo stato attuale, non ha pagato i contributi relativi al bimestre Luglio/Agosto, con scadenza 15 Ottobre. Ancora, alla data del 17 Dicembre, non sono stati versati né stipendi,né contributi, con la conseguenza dello spettro di una penalizzazione fino ad un massimo di 8 punti.Si potrebbe sperare in 6 punti solo trovando un accordo con l’Inps rateizzando i contributi non versati.

E’ di mercoledì la sentenza della Corte di Appello Federale con la quale viene riformata la sentenza di primo grado accogliendo il ricorso proposto dalla Figc, con la quale viene dichiarata nulla la fideiussione emessa dal Finworld necessaria la scorsa campionato per l’iscrizione al campionato. La società amaranto ha vinto il primo grado di giudizio e perso il secondo. Per cui si procederà al Collegio di Garanzia del Coni per mettere la parola fine a questa annosa questione.

A completare il quadro pressochè drammatico i calciatori hanno proclamato lo stato di agitazione a causa di una condizione lavorativa insostenibile. Senza un centro sportivo la prima squadra è costretta ad allenarsi nei vari campi della città, un modus operandi sicuramente non consono alla categoria.Nonostante tutto, i calciatori hanno onorato la maglia dimostrando notevole professionalità portando la squadra al decimo posto in classiifica che varrebbe i play-off.Adesso, chiedono che vengano pagati gli emolumenti loro dovuti,in modo da far rientrare lo stato di agitazione portato avanti in questi giorni. A questo punto, il derby in programma domenica prossima contro la Vibonese potrebbe essere, veramente, a rischio.