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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 MAGGIO 2024

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Referendum, Demaria (Pd): “Da nord a sud una valanga di SI”

Referendum, Demaria (Pd): “Da nord a sud una valanga di SI”

“Rappresentano una grande prova di democrazia e contengono un messaggio di speranza e fiducia di un Paese che vuole cambiare”

Ecco i dati calabresi, quesito per quesito:

 
REFERENDUM 1 – SERVIZI PUBBLICI LOCALI CATANZARO 51,47% COSENZA 52,61% REGGIO CALABRIA 49,33% CROTONE 45,10% VIBO VALENTIA 46,68

REFERENDUM 2 – TARIFFA SERVIZIO IDRICO CATANZARO 51,47 COSENZA 52,62 REGGIO CALABRIA 49,32 CROTONE 45,11 VIBO VALENTIA 46,68

REFERENDUM 3 – NUCLEARE CATANZARO 51,45 COSENZA 52,59 REGGIO CALABRIA 49,33 CROTONE 45,10 VIBO VALENTIA 46,68

 REFERENDUM 4 – LEGITTIMO IMPEDIMENTO CATANZARO 51,43 COSENZA 52,57 REGGIO CALABRIA 49,32 CROTONE 45,07 VIBO VALENTIA 46,66.

Video-editoriale Il crollo di una classe politica, di Luigi Mamone

Referendum, Demaria (Pd): “Da nord a sud una valanga di SI”  

“Rappresentano una grande prova di democrazia e contengono un messaggio di speranza e fiducia di un Paese che vuole cambiare”

 

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REGGIO CALABRIA – Il 12 e il 13 giugno in tutt’Italia, al nord ed al sud, il vento del cambiamento ha continuato a soffiare spingendo la valanga dei sì e facendo vincere i cittadini.

Il quorum raggiunto e la messe di sì nei quattro referendum rappresentano una grande prova di democrazia e contengono un messaggio di speranza e fiducia di un Paese che vuole cambiare.

Il voto di domenica e lunedì è un segnale inequivocabile che viene dai cittadini i quali, con la loro straordinaria partecipazione, hanno inteso anzitutto bocciare il piano nucleare del governo, la privatizzazione forzata nella gestione dell’acqua e la legge sul legittimo impedimento.

L’impegno del PD con i suoi militanti e di altre forze politiche assieme al protagonismo di associazioni, movimenti, comitati, singole persone hanno favorito l’informazione dei cittadini e stimolato la loro consapevole partecipazione.

Accanto a quello nazionale è di grande significato anche il voto nella nostra provincia, ad un soffio dal cinquanta per cento, dove la metà circa dei comuni, a partire dalla città di Reggio Calabria, ha superato il quorum esprimendosi in maniera schiacciante per il sì.

Mentre il Presidente del Consiglio ha deciso di andare al mare, invitando i cittadini a fare altrettanto, la maggioranza assoluta degli elettori, di ogni tendenza politica, ha invece deciso di non dargli ascolto e di recarsi a votare, non riconoscendosi più in questo Presidente del Consiglio ed in questa coalizione di centro destra.

Il voto ha, pertanto, un evidente significato che va ben oltre le materie oggetto dei referendum. L’esito della consultazione ha detto chiaramente che il governo si trova in un luogo diverso e distante da quello in cui vive il Paese con i suoi problemi, mettendo anche in luce l’abisso tra le promesse avanzate nel corso di questi anni e le mancate risposte.

Il governo, dopo la sconfitta alle elezioni amministrative e la disfatta odierna nei referendum, dovrebbe prendere atto che non è più in grado di dare alcuna risposta ai bisogni che incombono nel Paese e nel Mezzogiorno e rassegnare le proprie dimissioni. La società italiana e quella calabrese chiedono una nuova e diversa politica.

redazione@approdonews.it