Rappoccio (Pri): “Si apre una nuova fase della Costituente di tutti coloro che intendono riconoscersi nei valori di uno Stato liberale e democratico”
redazione | Il 09, Lug 2012
“Con lo svolgimento a Roma del Consiglio nazionale e la presentazione al Teatro ‘Sala Umberto’ del progetto Liberal Democratico del Partito Repubblicano italiano”
Rappoccio (Pri): “Si apre una nuova fase della Costituente di tutti coloro che intendono riconoscersi nei valori di uno Stato liberale e democratico”
“Con lo svolgimento a Roma del Consiglio nazionale e la presentazione al Teatro ‘Sala Umberto’ del progetto Liberal Democratico del Partito Repubblicano italiano”
“Con lo svolgimento a Roma, venerdì 6 Luglio, del Consiglio nazionale e la presentazione, il giorno successivo, al Teatro ‘Sala Umberto’ del progetto Liberal Democratico del Partito Repubblicano italiano, si apre una nuova fase della Costituente di tutti coloro che intendono riconoscersi nei valori di uno Stato liberale e democratico, allargandosi alla concezione dell’Europa e degli Stati Uniti D’America”.
E’ quanto sostiene il consigliere regionale di Insieme per la Calabria – Scopelliti Presidente, Antonio Rappoccio che aggiunge: “Massiccia e molto sentita la partecipazione dei tanti repubblicani calabresi, che hanno raggiunto in pullman la Capitale. Particolarmente apprezzata la relazione del segretario nazionale del PRI, onorevole Francesco Nucara, che ha focalizzato l’attenzione generale su diverse tematiche di rilievo nazionale”.
“La manifestazione capitolina – aggiunge – è stata caratterizzata anche da presenze autorevoli del mondo culturale e finanziario. A conclusione dei lavori della Costituente del PRI, è stato presentato un video con messaggio politico dell’eurodeputato britannico Graham Watson, Presidente dell’ELDR che riunisce al suo interno molti partiti nazionali d’Europa, sia pure con connotazioni diverse ma accumunati dai valori della liberaldemocrazia”.
“Il Partito Repubblicano italiano – conclude Rappoccio – si impegna a portare avanti proposte importanti e concrete per risolvere le tante gravose questioni che attanagliano il Paese, stringendolo nella morsa di un debito pubblico che non agevola né una ripresa né tantomeno un rilancio dell’economia italiana”.
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