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TAURIANOVA (RC), SABATO 14 DICEMBRE 2024

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Rapinatori arrestati a Cosenza grazie a impronte e Dna Dna e impronte digitali hanno permesso ai carabinieri di risalire ai presunti autori di una rapina ai danni di un distributore di carburanti di Rende compiuta l'11 marzo 2015

Rapinatori arrestati a Cosenza grazie a impronte e Dna Dna e impronte digitali hanno permesso ai carabinieri di risalire ai presunti autori di una rapina ai danni di un distributore di carburanti di Rende compiuta l'11 marzo 2015
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RENDE (CS) – I carabinieri della Compagnia di Rende hanno eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Cosenza, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di due giovani di Corigliano Calabro, P.V. e L.S., entrambi di 25 anni, accusati di rapina a mano armata e ricettazione dell’autovettura usata per darsi alla fuga.

I fatti risalgono al tardo pomeriggio dell’11 marzo dell’anno scorso, quando i due, a bordo di una Fiat Uno rubata la sera prima, si sono presentati nella stazione di servizio Tamoil di Acri e, pistola alla mano, hanno sferrato un pugno al volto dell’addetto alla pompa di benzina, rapinandolo di circa 1.700 euro in contanti e del telefono cellulare.

I carabinieri di Acri, poco dopo, hanno trovato l’autovettura usata dai rapinatori, abbandonata ad alcuni chilometri di distanza dal distributore di benzina. I rilievi della squadra che si occupa di investigazioni scientifiche hanno consentito di raccogliere elementi di prova determinanti a carico degli arrestati. Gli esperti di dattiloscopia hanno infatti isolato una impronta digitale risultata del pollice di L.S., mentre P.V. è stato incastrato dal suo Dna, trovato su un cappellino usato per nascondere il volto alle telecamere di sorveglianza.

Gli elementi raccolti, incrociati con le immagini delle telecamere di sorveglianza della stazione di servizio, hanno consentito al pm Cozzolino di richiedere ed ottenere dal gip la custodia cautelare in carcere. I due sono stati portati nel carcere di Castrovillari.

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