Ragusa, tre scafisti sono finiti in manette
redazione | Il 04, Ago 2014
Ad incastrarli un video girato da loro stessi con il telefonino
di ROBERTA STRANO
Ragusa, tre scafisti sono finiti in manette
Ad incastrarli un video girato da loro stessi con il telefonino
di Roberta Strano
Sabato notte a Ragusa, sono stati arrestati dalla Polizia di Stato 2 scafisti ritenuti responsabili di aver favorito l’ingresso in Italia di 355 migranti provenienti dal Bangladesh, dalla Siria e dal Centro Africa.
I due traghettatori finiti in manette sono: il tunisino Ali Yookobi, 18 anni, e il marocchino Saber Magdoub, di 26, “incastrati” con un video girato da loro stessi per divertimento con il telefonino e che li ha inchiodati.
“Abbiamo rischiato la vita – hanno detto i clandestini agli inquirenti – quando improvvisamente il motore è andato a fuoco, forse per il troppo calore o per una perdita di carburante, lasciandoci alla deriva fino a quando non siamo stati avvistati dalla nave mercantile”.
I clandestini hanno pagato per raggiungere le coste siciliane da un minimo di 900 dollari a testa ad un massimo di 3mila. In un viaggio che spesso può costare loro la vita, tenuti senza luce né acqua e ammassati gli uni sugli altri come fossero topi.
Intanto ieri, altri 187 clandestini sono sbarcati al largo del porto di Pozzallo, tutti provenienti dalla Siria e dal Bangladesh.
Si tratta perlopiù di uomini di giovane età e di alcune donne, di cui due in stato di gravidanza.
Lo scafista, senegalese, è stato arrestato poche ore fa.
E nonostante, gli immigrati ospitati dal centro di prima accoglienza del porto siano ormai oltre 500, nel pomeriggio, sono attesi altri arrivi di extracomunitari, ma la situazione appare sotto controllo, anche perché alcune decine di ospiti saranno trasferiti in altre strutture del nord Italia.