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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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Ragazzo gay aggredito a Reggio, colpito con pugno in faccia

Ragazzo gay aggredito a Reggio, colpito con pugno in faccia

La vittima era con amici vicino ad un locale nel centro città

Ragazzo gay aggredito a Reggio, colpito con pugno in faccia

La vittima era con amici vicino ad un locale nel centro città

 

 

(ANSA) – REGGIO CALABRIA – Un ragazzo omosessuale di 28 anni è stato aggredito a Reggio Calabria e picchiato con un pugno in faccia. L’episodio è stato reso noto dal presidente dell’Arcigay ‘I due Mari’ di Reggio Calabria, Claudio Toscano. L’episodio è avvenuto nel corso della notte nei pressi del teatro comunale di Reggio Calabria. Il ventottenne era compagnia di un gruppo di amici all’esterno di un locale dove settimanalmente si svolgono spettacoli organizzati dall’Arcigay. Improvvisamente è arrivata una automobile dalla quale gli occupanti gridavano “ricchioni di merda”. Successivamente le tre persone che erano a bordo dell’automobile sono scese dal mezzo e si sono avvicinate al ventottenne ed ai suoi amici. Dopo una serie di provocazioni verbali, uno dei tre ha sferrato un pugno in faccia al ventottenne. Gli amici del ragazzo lo hanno soccorso ed accompagnato in ospedale dove i sanitari gli hanno diagnosticato fratture multiple al naso e lo spostamento del setto nasale. L’episodio è stato denunciato agli agenti della polizia di Stato che hanno avviato le indagini per identificare l’aggressore.

“Prima sono stato picchiato in modo barbaro per strada e poi sono stato umiliato da un infermiere in ospedale dove mi sono recato per le ferite”. E’ questo il racconto di Claudio, il ragazzo omosessuale di 28 anni aggredito e picchiato a Reggio Calabria. Il ragazzo è disoccupato e da tre mesi vive a Reggio. Dopo avere trascorso la notte in ospedale, stamane il giovane è stato dimesso con una prognosi di trenta giorni. “Quando sono arrivato in ospedale – ha aggiunto – c’era un infermiere che mi parlava in dialetto e mi ha continuato a ripetere che lui poteva presentarmi uno psicologo che mi avrebbe fatto guarire. Ha aggiunto che se ero con una bella ragazza questo non sarebbe accaduto. Una situazione davvero imbarazzante perché poi l’infermiere continuava a fare una strana confusione su vicende che riguardano gli ormoni e l’omosessualità. Insomma mi sono sentito trattato come un essere anormale”. Dopo aver lasciato l’ospedale il ventottenne ha raggiunto Catanzaro dove “provvederò a fare una serie di esami clinici più approfonditi. Il pugno mi ha provocato delle fratture al setto nasale ma anche all’occhio”. Sull’aggressione il giovane ha poi affermato che “le tre persone che si sono avvicinate prima avevano gridato dalla loro auto una serie di insulti. Poi si sono avvicinati a me ed al mio gruppo di amici ed hanno iniziato a provocarci ed infine uno dei tre mi ha colpito con il pugno senza alcun motivo”.

redazione@approdonews.it