Ragazza morta dopo parto cesareo a Crotone, 10 indagati
redazione | Il 21, Gen 2012
L’ipotesi di reato è di omicidio colposo
Ragazza morta dopo parto cesareo a Crotone, 10 indagati
L’ipotesi di reato è di omicidio colposo
(ANSA) – CROTONE – Dieci persone, tra medici ed infermieri dell’ospedale di Crotone, sono indagati nell’inchiesta sulla morte di Jessica Rita Spina, la ragazza di 19 anni morta ieri mattina dopo un parto cesareo. La Procura di Crotone ha deciso di sottoporre ad indagine tutti coloro che hanno avuto in cura la ragazza dal momento del suo ricovero e fino alla morte. Una undicesima posizione è al vaglio degli inquirenti. L’ipotesi di reato è di omicidio colposo.
Gli agenti della squadra mobile di Crotone stamane stanno effettuando l’acquisizione di nuovi documenti nell’ospedale di Crotone dove è stata ricoverata Jessica Rita Spina. L’attività investigativa è diretta dal sostituto procuratore Enrico Colagreco e viene seguita personalmente dal Procuratore della Repubblica, Raffaele Mazzotta. La Procura già ieri ha disposto l’acquisizione della cartella clinica e gli agenti della squadra mobile hanno sentito tutti i medici che hanno avuto in cura la ragazza morta. Per consentire la nuova acquisizione dei documenti e la notifica dell’avviso di garanzia ai medici ed infermieri indagati la Procura ha deciso di rinviare a mercoledì mattina lo svolgimento dell’autopsia che sarà svolta dal medico legale dell’Università di Catanzaro, Pietrantonio Ricci.
(ANSA) – CROTONE – Una ragazza di 19 anni, Rita Spina, è morta nell’ospedale di Crotone dopo aver partorito con il taglio cesareo. Spina, originaria di San Giovanni in Fiore (Cosenza) ma residente a Crotone, mercoledì scorso è giunta nell’ospedale ed è stata sottoposta all’intervento per il parto cesareo dando alla luce un bambino. Ieri però la ragazza ha avvertito dei malori ed è stata successivamente trasferita in rianimazione dove stamane è morta. Il neonato è in buone condizioni.
Stamane, dopo il decesso di Rita Spina, la diciannovenne morta dopo un parto cesareo, nell’ospedale di Crotone ci sono stati attimi di tensione tra i familiari ed i medici. Sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato che hanno riportato la calma. I familiari della ragazza hanno poi presentato una denuncia per chiedere che vengano accertate le cause del decesso. I poliziotti hanno già sequestrato la cartella clinica e stanno sentendo tutti i medici che hanno avuto in cura la diciannovenne morta. Dell’accaduto è stata informata anche la Procura della Repubblica di Crotone. Il magistrato di turno, nelle prossime ore affiderà l’incarico per l’autopsia che dovrà accertare le cause della morte.
La direzione sanitaria ospedaliera di Crotone sta effettuando accertamenti sulla morte di Rita Spina, la ragazza di 19 anni morta dopo un parto cesareo nell’ospedale di Crotone. I responsabili della direzione sanitaria mantengono il massimo riserbo perché è in corso “una inchiesta della magistratura. Da parte nostra abbiamo avviato – hanno evidenziato nell’ospedale di Crotone – una serie di accertamenti. Stiamo valutando l’accaduto”.
La ragazza dopo il parto cesareo non riusciva a respirare ed urinare ed allora i familiari hanno chiesto l’intervento dei medici che, a distanza di 24 ore, hanno diagnosticato il “collasso” di un polmone ed un blocco renale. In questo modo i familiari di Rita Jessica Spina, la ragazza di 19 anni morta nell’ospedale di Crotone, ricostruiscono quanto è accaduto nelle ore successive all’intervento per il parto.
La ragazza, alla quale mancavano tre settimane per completare i nove mesi di gravidanza, è giunta mercoledì scorso nell’ospedale di Crotone e, secondo i familiari, era “in perfette condizioni di salute”. Secondo il racconto dei familiari, lo pneumologo è intervenuto 24 ore dopo la loro richiesta di aiuto. Successivamente la ragazza è stata trasferita dal reparto di ginecologia in quello di rianimazione dove stamane è morta. Mentre Rita Spina era ricoverata in rianimazione, hanno aggiunto i familiari, ha subito “un arresto cardiaco ma i medici sono riusciti a rianimarla”. Il magistrato di turno della Procura della Repubblica di Crotone, Enrico Colagreco, ha disposto il sequestro della cartella clinica mentre gli agenti della squadra Mobile stanno sentendo tutti i sanitari e il personale paramedico che hanno avuto in cura la ragazza morta.
Piange, quasi come se avesse saputo della morte della mamma, il piccolo Antonio, il bambino nato da Jessica Rita Spina, la diciannovenne deceduta dopo il parto cesareo nell’ospedale di Crotone. Il bambino viene tenuto tra le braccia dalla nonna e dagli zii, una ragazza di 24 anni ed un quattordicenne, che lo guardano e piangono ripensando alla tragica vicenda accaduta.
“Ora vogliamo giustizia perché non è possibile che la cosa più normale del mondo come un parto si trasformi in una tragedia”. E’ quanto ha detto lo zio di Rita Jessica Spina, che insieme agli altri familiari non si muove dall’obitorio dell’ospedale di Crotone. L’uomo, a nome di tutta la famiglia, ha chiesto che sia fatta piena luce sulla vicenda “perché è ora di dire basta con queste tragedie. Bisogna fare giustizia per Jessica ma anche per tutte le donne che si rivolgono all’ospedale per avere un figlio”.
Jessica Rita, che aveva tanto desiderato quella gravidanza insieme al suo compagno Andrea, di 24 anni, aveva deciso di dare il nome di Antonio al suo bambino, così come il padre, ex agente di polizia penitenziaria, morto un anno fa. Il bimbo pesa due chili e 600 grammi e gode di buona salute. All’ingresso dell’obitorio, dove si trova il corpo della ragazza, oltre ai familiari, ci sono anche i compagni di scuola del liceo socio biologico ‘Gravina’ di Crotone dove la giovane frequentava l’anno conclusivo del corso di studi. I ragazzi ricordano la loro compagna di classe e non riescono a trattenere le lacrime e gli attimi di forte commozione.
“Si tratta di uno stillicidio raggelante che deve finire”. Così Ignazio Marino, presidente della Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale, dopo la morte di una ragazza di 19 anni nell’ospedale di Crotone dopo un parto cesareo. “La sanità calabrese – aggiunge – è da tempo sotto osservazione della nostra Commissione anche per quanto riguarda il parto cesareo: a Reggio Calabria il 65% delle donne vengono sottoposte a parto cesareo, anche se l’Organizzazione Mondiale della Sanità sostiene che la media dei parti cesarei dovrebbe arrivare al 13,7%. Per di più l’intervento avviene generalmente in piccole strutture private accreditate, quasi sempre di mattina, in un giorno feriale. Una scelta che sembra motivata dalla possibilità di ottenere un rimborso economico per l’intervento più che dalla tutela della salute delle pazienti”. “La Commissione – ha concluso Marino – ha chiesto al nucleo locale dei carabinieri del Nas di intervenire subito e di acquisire la cartella clinica della paziente, in modo da poter approfondire quanto accaduto già nelle prossime ore”.
Non ci sarebbero responsabilità dei sanitari nella morte di Jessica Rita Spina. Lo afferma il direttore sanitario dell’ospedale di Crotone Angelo Carcea, in una nota. “In seguito al decesso avvenuto in data odierna – è scritto – dopo attenta valutazione della documentazione sanitaria, al momento non sarebbero emerse responsabilità dirette dei sanitari che hanno avuto in carica il paziente. Ulteriori approfondimenti verranno effettuati da una Commissione d’inchiesta interna appositamente costituita”.
ORLANDO, SCOPELLITI RELAZIONI
“Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un parto finito in tragedia. Episodi drammatici come questo, ci ricordano che è necessario chiarire se vi siano state eventuali responsabilità personali, ma anche analizzare le possibili criticità che ne hanno favorito il verificarsi. Senza pregiudizio per le indagini in corso, abbiamo pertanto chiesto al Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti, una dettagliata relazione sul caso”. Lo ha sostenuto il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e i disavanzi sanitari regionali, Leoluca Orlando, in merito al decesso di Rita Spina, una ragazza di 19 anni morta dopo un parto cesareo. “La relazione sui punti nascita elaborata ed approvata dalla Commissione che presiedo – ha aggiunto – ha indicato criticità e possibili anomalie che possono concorrere, in alcuni casi, a trasformare il momento della nascita in tragedia, come è accaduto e accade tuttora, in particolare in alcune regioni. Molto c’é da fare ancora in questa direzione e l’indagine condotta dalla Commissione, in collaborazione con le società scientifiche di ostetricia e ginecologia, ha mostrato in modo organico e dettagliato la situazione dei punti nascita italiani, non limitandosi ad analizzare il singolo presunto caso di malasanità, ma conducendo un’analisi delle cause degli episodi critici registrati”. “Solo rivisitando qualitativamente e quantitativamente i punti nascita penalizzanti – ha concluso Orlando – possiamo pensare di garantire standard uniformi. Questo lavoro non è punto d’arrivo ma di partenza, affinché si continui a monitorare il tema e si offra qualificata assistenza a mamme e bambini”.
MINISTERO, IMMINENTI NUOVE LINEE GUIDA
Sono di “imminente pubblicazione le nuove linee guida sul taglio cesareo”. Lo annuncia il ministero della Salute in relazione alla vicenda del decesso di una donna presso l’Ospedale civile San Giovanni di Dio di Crotone, dove era ricoverata in seguito a cesareo. Il ricorso al cesareo, afferma il ministro Renato Balduzzi, “ha raggiunto livelli estremamente elevati e, nonostante il problema sia da anni al centro del dibattito politico-sanitario, non si è ancora registrata alcuna significativa inversione di tendenza”.
Della redazione delle nuove linee guida sul parto cesareo era stato incaricato l’Istituto superiore di sanità. Balduzzi sottolinea che “la complessità del fenomeno richiede la messa a punto di strategie molteplici di intervento, in grado di coniugare misure di programmazione sanitaria finalizzate a disincentivare gli eccessi della medicalizzazione, con iniziative formative ed educazionali volte a modificare gli atteggiamenti e orientare i comportamenti degli operatori sanitari e delle donne alle prese con l’esperienza della maternità”. Il documento, conclude il ministro in una nota, “si inserisce nel percorso attuativo dell’Intesa Stato-Regioni del 16 dicembre 2010 relativo alle ‘Linee di indirizzo per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita e per la riduzione del taglio cesareò” e rappresenta “un importante tassello di questo programma che viene consegnato alle Regioni ed agli operatori come contributo per il consolidamento delle buone pratiche nell’assistenza alla nascita”.
Il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha disposto un’ispezione urgente presso l’Ospedale civile San Giovanni di Dio di Crotone in relazione alla vicenda del decesso della signora Jessica Rita Spina, avvenuto oggi presso la stessa struttura sanitaria dove era ricoverata in seguito a un parto cesareo. Lo rende noto un comunicato.
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