“Valorizzazione del legno calabrese quale risorsa rinnovabile tipica e di qualità”
redazione | Il 18, Lug 2012
E’ questa la direttrice della proposta di legge regionale, di iniziativa del consigliere del Pdl Giovanni Nucera
“Valorizzazione del legno calabrese quale risorsa rinnovabile tipica e di qualità”
E’ questa la direttrice della proposta di legge regionale, di iniziativa del consigliere del Pdl Giovanni Nucera
Valorizzazione del legno calabrese quale risorsa rinnovabile tipica e di qualità. E’ questa la direttrice della proposta di legge regionale, di iniziativa del consigliere del Pdl Giovanni Nucera, recante norme sulla “Tutela e valorizzazione del patrimonio e dell’economia forestale”, il cui testo approderà domani all’esame della IV Commissione “Assetto e utilizzazione del territorio, Protezione dell’ambiente”.
“Mentre si discute sul destino degli Enti regionali di gestione del settore forestale – afferma il segretario-questore del Consiglio regionale – bisogna pensare anche ad una revisione delle norme che regolano la gestione del patrimonio forestale regionale, che è tra i più estesi del Paese. L’obiettivo principale della mia proposta è quello, soprattutto, di scongiurare il rischio dell’abbandono del territorio montano e forestale regionale, con tutto ciò che ne consegue sul piano del dissesto idrogeologico, assicurandone la gestione attiva e sostenibile, in grado di coniugare e contemperare le esigenze di sviluppo economico con quelle di conservazione e valorizzazione delle risorse”.
Aggiunge Nucera: “Perno centrale di questo provvedimento, il ‘legno calabrese’ che possiamo considerare ricchezza così alta da offrire grandi e innumerevoli possibilità di lavoro. Insomma, un patrimonio da sfruttare attraverso regole certe, aiutando e sostenendo, nel contempo, le aziende calabresi del settore, messe in crisi dalle ingenti importazioni di legno dalle nazioni del Nord Europa e del Sud America Sono innumerevoli i processi di lavorazione e produttivi che possono scaturire dalla risorsa legno. Basti pensare che in Calabria nel dopoguerra e fino agli anni ottanta – ricorda Giovanni Nucera – le utilizzazioni boschive occupavano un numero di addetti tale da assorbire e soddisfare le esigenze lavorative degli abitanti delle aree rurali, e allo stesso tempo, richiamare altra manodopera proveniente dai paesi ubicati in prossimità dei litorali. Un’economia fiorente, dunque, che abbiamo la possibilità e la fortuna di riavviare, favorendo la nascita di nuove opportunità imprenditoriali e occupazionali, anche in forma associata o cooperativa”.
“Le norme che ho proposto – spiega in conclusione Nucera – intervengono nell’ammodernamento delle utilizzazioni boschive, intendendo promuovere lo sviluppo del mercato locale dei prodotti forestali, di un osservatorio del legno e di un portale informatico, progetti per l’innovazione di processo e di prodotto, l’introduzione ed il mantenimento di sistemi di certificazione delle produzioni forestali e delle catene di custodia per i prodotti forestali; l’istituzione e la valorizzazione di marchi di provenienza e di qualità dei prodotti forestali regionali, la differenziazione ed il potenziamento degli sbocchi di mercato del legno locale”.
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