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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 28 APRILE 2024

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“Un giorno vedrò la luce del sole e sarà bellissima”

“Un giorno vedrò la luce del sole e sarà bellissima”

La consigliera di Parità Daniela De Blasio illustra i progetti avviati con il carcere di Reggio Calabria

“Un giorno vedrò la luce del sole e sarà bellissima”

La consigliera di Parità Daniela De Blasio illustra i progetti avviati con il carcere di Reggio Calabria

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

La situazione carceraria italiana è quasi al collasso. Sovraffollamento, strutture inadeguate e tagli economici hanno o stanno affossando un importantissimo strumento di correzione e di riabilitazione (quale dovrebbe essere il carcere). E’ di qualche giorno fa la notizia che in 24 ore si sono verificati in Italia tre suicidi tra i detenuti e questo dato, purtroppo sempre in crescita, deve far riflettere e, soprattutto, far agire nei tempi e nei modi tali da non consentire più questi gesti estremi. A tal proposito, una significativa iniziativa è stata adottata dal Ministro Severino e dal Ministro Profumo in collaborazione con il Miur che punta a promuovere e sostenere lo sviluppo di un sistema integrato di istruzione e formazione professionale, favorendo l’acquisizione e il recupero di abilità e competenze individuali dei soggetti in esecuzione di pena nonché l’aggiornamento di insegnanti ed educatori che prestano servizio negli istituti penitenziari. Si tratta insomma di un programma speciale al fine di assicurare l’istruzione e la formazione all’interno degli istituti penitenziari, ritenendolo, a ragione, elemento fondamentale del trattamento dei condannati. Nello specifico l’obiettivo del Protocollo – che avrà una durata di tre anni – è organizzare percorsi di istruzione e formazione modulari e flessibili attraverso cui i detenuti possano acquisire, o recuperare, abilità e competenze professionali spendibili nel mondo del lavoro. I percorsi formativi potranno contare, secondo quanto previsto dal Protocollo, su materiali didattici anche digitali e laboratori di supporto alle attività scolastiche e formative da allestire all’interno degli istituti penitenziari. In linea con i temi del protocollo d’intesa sono le iniziative prese dall’Istituto Penitenziario di Reggio Calabria con la collaborazione dell’Amministrazione Provinciale e della Consigliera di Parità per la realizzazione di corsi di formazione specifici per il reinserimento nella società civile degli ex-detenuti. Contestualmente si è attivato un progetto di alfabetizzazione informatica rivolto sempre ai detenuti che si concluderà con la redazione di un giornale. I progetti che stiamo portando avanti in provincia di Reggio Calabria sono come degli “innesti” nati dal progetto “Cinema dentro le Mura” che rappresenta una forma comunicativa che segna l’inizio di un percorso innovativo. E qualche giorno fa al primo ciak di “Hakuna matata”, film che si è girato proprio dentro il carcere con Salvatore Striano (per chi ancora non lo conoscesse è attore, ex-detenuto, diventato famoso con il film “Gomorra” ed è candidato all’oscar con il film “Cesare deve Morire”), ci siamo resi conto di quanto sia importante questa evoluzione socio-culturale che sta partendo proprio da Reggio Calabria. Bisogna continuare su questa strada perché chi sta “dentro” possa utilizzare il tempo di detenzione per ricostruirsi una vita, riprendere coscienza di sè e dei propri errori, ripensare a se stesso e al rapporto con gli altri e non cadere più nell’oblio dell’emarginazione che troppo spesso si crea attorno a chi, uscito dal carcere per fine pena, si trova a dover fare i conti con la quotidianità. Come ha affermato anche il Presidente Napolitano “un maggiore sviluppo dell’istruzione e della formazione – elementi fondanti di un efficace trattamento – costituiscono il più valido strumento di emancipazione da situazioni di devianza e criminalità e contribuiscono a trasformare il tempo della pena in tempo utile per il recupero della propria dignità di persona”. Insomma tutto questo deve essere una cassa di risonanza del riscatto e una leva per la trasformazione e ciò, a mio parere, è assolutamente possibile.

Daniela De Blasio, Consigliera di Parità