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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 01 MAGGIO 2024

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Questione rifiuti, la Calabria rischia di perdere anche il prossimo Por Laura Ferrara (M5S): "La rotta di questo Consiglio Regionale non è diversa dal precedente"

Questione rifiuti, la Calabria rischia di perdere anche il prossimo Por Laura Ferrara (M5S): "La rotta di questo Consiglio Regionale non è diversa dal precedente"
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Anche la Commissione si è accorta dei ritardi della Regione
Calabria nella gestione dei rifiuti e soprattutto nell’aggiornamento del
piano di gestione risalente al 2007. In gioco ci sono i fondi UE 2014-2020,
per beneficiare dei quali occorre una pianificazione basata su opzioni in
linea con la gerarchia dei rifiuti prevista dalla direttiva n. 98/2008.
Questi fondi dovrebbero in primo luogo sostenere la raccolta differenziata
e il riciclo.

La Regione Calabria dal canto suo invece propone una rimodulazione del
Piano di gestione dei rifiuti che prevede di raggiungere una percentuale di
raccolta differenziata pari al 32,6%, (anziché del 65%, come prevede il
D.Lgs 152/2006), e un nuovo scenario organizzativo e impiantistico
regionale (dal costo stimato di 101,2 milioni di euro), per diminuire la
percentuale dei rifiuti da conferire in discarica (senza indicare date
certe entro cui si dovrebbe raggiungere tale obiettivo).

I ritardi atavici di questa regione rischiano di accumularsi ulteriormente,
visto che a due mesi dal rinnovo del Consiglio Regionale ad oggi non si
conosce ancora a chi sarà affidata la delega all’ambiente.

Intanto nel 2015 grazie alla rimodulazione approvata il 25 luglio 2014 la
tariffa per lo smaltimento aumenterà, a fronte di un servizio ancora meno
che sufficiente e percentuali di RD al di sotto di quelle richieste dagli
obiettivi della legislazione nazionale. Esiste una relazione istruttoria
della cessazione dello stato d’emergenza che ammette come non si sia
assolutamente lavorato verso una politica della gestione intelligente dei
rifiuti, tant’è che le risorse dei fondi 2007/2013 non sono state
utilizzate come previsto, la stessa fine ora rischia di farla il por 2014 –
2020.

L’Ue ha avviato l’indagine e rimane in attesa di risposte dalle quali
dipenderanno le sorti della futura programmazione. Come Movimento 5 Stelle
non ci aspettiamo prese di responsabilità per il fallimento dalla vecchia
amministrazione, ci saremmo aspettati invece un cambio di rotta, anzi “di
verso” dal nuovo Presidente del Consiglio Regionale.

A fare il punto sulla situazione della Calabria è il commissario all’
ambiente, Karmenu Vella, rispondendo all’ interrogazione presentata dal
Movimento 5 Stelle. L’ esecutivo europeo “è pienamente consapevole dei
problemi relativi all’ attuazione della legislazione Ue sui rifiuti che la
regione deve affrontare” scrive Vella, che annuncia una verifica, relativa
all’ attuazione delle raccomandazioni di Bruxelles, “che coprirà la
Calabria” . La Commissione europea ricorda inoltre come gli investimenti
futuri di fondi Ue della politica di coesione, nella gestione dei rifiuti
dovranno avvenire “sulla base dei piani di gestione e programmi di
prevenzione dei rifiuti nazionali e/o regionali “.

Ció garantirá che gli investimenti futuri, provenienti dai fondi europei
siano in linea con la politica e la legislazione Ue. Intanto la Calabria
rimane una “sorvegliata speciale”.

Laura Ferrara

Portavoce Movimento Cinque Stelle al Parlamento Europeo