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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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“Taurianova ad un metro dal baratro”

“Taurianova ad un metro dal baratro”

Filippo Speranza, coordinatore del locale circolo Sel commenta la scelta dell’Amministrazione comunale di ricorrere al Piano di riequilibrio pluriennale, sostenendo che si tratta di “una cura da cavallo che rischia di ammazzare il cavallo”

“Taurianova ad un metro dal baratro”

Filippo Speranza, coordinatore del locale circolo Sel commenta la scelta dell’Amministrazione comunale di ricorrere al Piano di riequilibrio pluriennale, sostenendo che si tratta di “una cura da cavallo che rischia di ammazzare il cavallo”


 

Riceviamo e pubblichiamo:

E’ stato approvato dal Consiglio Comunale in data 08 marzo c.m. il fantomatico Piano di riequilibrio pluriennale. Trattasi di un piano, della durata di 10 anni, nel quale i tributi comunali quali IMU, TARES (ex- tarsu), COSAP, pubblicità e diritti affissioni, canoni acqua, verranno imposti con le massime tariffe; l’Amministrazione comunale dice di chiedere questi sacrifici per mancanza di liquidità dovuta ad una gestione negligente delle passate Amministrazioni, e le minoranze presenti nel Consiglio comunale hanno votato contro tale piano.

Questo per dovere di cronaca.

Sicuramente il piano di riequilibrio pluriennale è una cura da cavallo che rischia di ammazzare il cavallo (come sostiene la minoranza consigliare); Noi vogliamo innanzitutto ricordare ai cittadini, che gli sperperi degli anni amministrati dal PDL berlusconiano a Taurianova hanno provocato una voragine nella casse comunali ricordiamo alcune perle quali l’esperienza fallimentare della FONS NOVA, il mutuo Banca OPI di 3.000.000 di euro destinati a spese improprie, e la mitica GIOSETA che incassa per tributi praticamente quasi nulla, a dire del Sindaco “il 10% del preventivato”.

Ricordiamo che già dal 2004 il Comune di Taurianova va in anticipazione di cassa cioè denari concessi dalla banche da restituire con interessi.

Pertanto, necessita sicuramente un cambio di rotta, ma a nostro parere in base al TUEL art.243 bis, comma 8, lettera a, si evince che il Comune “può deliberare le aliquote o tariffe dei tributi locali nella misura massima consentita”, può, non significa deve, come l’Amministrazione comunale sta facendo, quindi si poteva studiare una politica di rientro meno gravosa; procedendo anche ad incassare nei tempi idonei quel circa 2.500.000,00 di euro di tributi degli anni precedenti accertati e non riscossi (residui attivi), che seguendo le modalità dell’art.243 bis comma 8 lettera e, si trasferiranno nel conto del patrimonio e lì si aspetterà serenamente la prescrizione. Questo è inaccettabile. Fa rivoltare la coscienza del cittadino che ha sempre pagato le tasse, e che vede che chi non ha pagato, non pagherà, e in futuro i tributi il cittadino onesto se li vedrà pure aumentati alla tariffa massima.

Ci chiediamo perché non si sono incassati i tributi arretrati, che potevano fare cassa, e per poter procedere ad un piano di riequilibrio dove si richiedono meno denari, con conseguente meno aggravio delle tariffe comunali? E qui la responsabilità è di chi amministra.

Questa contro-proposta, non è stata fatta in seno al Consiglio comunale da parte delle minoranze; esse hanno contestato, come è legittimo, ma non proposto un’alternativa al baratro finanziario nel quale stiamo arrivando.

Già a settembre del 2012 abbiamo reso pubblico, on line e tramite stampa cartacea, un documento di critica sul bilancio che lasciava pensare a quello che sta succedendo, bastava anche sinteticamente notare l’entità delle entrate del titolo I, II, III, e le spese correnti, per capire che la situazione stava andando allo sfascio.

E quindi, adesso è tardi, ma c’erano i tempi per intervenire a recuperare qualche credito che adesso contabilmente si definisce inesigibile.

Il nostro pensiero va ai cittadini, dipendenti e pensionati, che tra crisi e disoccupazione si troveranno a pagare gli orrori delle Amministrazioni ( per citare esempi vicini vedi Reggio Calabria con la gestione PDL Scopelliti – Arena); e le imprese? A Taurianova vi sono circa mille partite iva, fonte Confesercenti, come faranno ad affrontare tali ulteriori costi, quando basta non pagare una rata dei contributi INPS per non avere il DURC, cioè la regolarità dei pagamenti, e quindi non poter prendere molti lavori.

Che l’Amministrazione adotti un sistema di agevolazioni per imprese, sgravi per famiglie disagiate, sgravi per famiglie numerose, che rendano umani i sacrifici che stanno per arrivare sulle loro teste, e soprattutto equo il sistema tributario locale.

Dott. Filippo Speranza

Coordinatore SEL Taurianova