E’ quanto afferma il presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio regionale, Candeloro Imbalzano (Scopelliti presidente)

“Sulla delicata situazione degli Lsu-Lpu calabresi, la maggioranza ha fin qui fatto il suo dovere”

E’ quanto afferma il presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio regionale, Candeloro Imbalzano (Scopelliti presidente)

REGGIO CALABRIA – “Sulla delicata situazione degli Lsu-Lpu calabresi, la maggioranza ha fin qui fatto il suo dovere fino in fondo assicurando sempre e prioritariamente le risorse indispensabili per garantire i sussidi e le integrazioni necessarie”. E’ quanto afferma il presidente della Commissione “Bilancio, Attività Produttive e Fondi Comunitari” del Consiglio regionale, Candeloro Imbalzano (Scopelliti presidente). “Vi è di più. Il Presidente Scopelliti è più volte intervenuto anche nei mesi scorsi, presso il Governo Monti – aggiunge Imbalzano – per affrontare e risolvere definitivamente la difficile ed ormai insostenibile situazione dei circa cinquemila lavoratori, il cui apporto è quasi sempre decisivo per l’erogazione di servizi essenziali da parte di centinaia di comuni della nostra regione. Questa emergenza sarà nei prossimi giorni certamente posta all’attenzione del nuovo Ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, con l’auspicio che, in un contesto sociale certamente più grave rispetto al recente passato, lo stesso dimostri maggiore sensibilità dell’ex Ministro Fornero. Per quello che ci riguarda, anche per venire incontro alle legittime preoccupazioni non solo dei lavoratori interessati, ma dei tanti sindaci che, quasi quotidianamente, richiedono informazioni su una questione così importante per le loro Amministrazioni conveniamo sulla necessità di una urgente costituzione di un tavolo ministeriale fra Governo e Regione, perché si ponga fine al più presto ad una gravissima criticità soprattutto calabrese, atteso che altre Regioni, hanno ricevuto, nel corso del 2012, ben altra attenzione, ma soprattutto per depotenziare quella che rischia di diventare una bomba sociale incontrollabile”.