“Sul rischio idrogeologico serve attenzione”
redazione | Il 11, Apr 2013
E’ quanto affermato dal consigliere regionale Giuseppe Giordano partecipando al convegno “Emergenza sismica e criticità” organizzato dal Kiwanis club “Reghion 2007”
“Sul rischio idrogeologico serve attenzione”
E’ quanto affermato dal consigliere regionale Giuseppe Giordano partecipando al convegno “Emergenza sismica e criticità” organizzato dal Kiwanis club “Reghion 2007”
“Le emergenze in Calabria sono ormai sinonimo di ordinario. La ‘ordinaria’ cultura dell’emergenza va sconfitta con un sistema di prevenzione e formazione”.
Così si è espresso il consigliere regionale Giuseppe Giordano partecipando al convegno “Emergenza sismica e criticità” organizzato dal Kiwanis club “Reghion 2007”.
“La Calabria è un territorio ad elevato rischio sismico ed idrogeologico, questione spesso trattata con miopia sotto due profili: quello della sicurezza del territorio e quello dell’incapacità di muovere risorse finanziarie per una adeguata politica di prevenzione. Come evidenziato dagli ultimi rapporti – commenta Giordano – sono ancora troppi gli edifici, pubblici e privati, che sorgono in zone ad elevato rischio sismico e idrogeologico, spesso in prossimità di torrenti, e in diverse occasioni si è sfiorato il dramma. Non possiamo non fare i conti con il pericolo sismico e per tale motivo dobbiamo interrogarci sul ruolo delle istituzioni e delle università nell’area metropolitana. E’ necessario immaginare – commenta Giordano – una piattaforma di ricerca avanzata, incentrata sia su tecniche di costruzione che su procedure e modelli di prevenzione. La Calabria vanta il maggior numero di immobili degradati e soggetti a crollo; ciò è paradossale se si pensa che la regione ha vissuto vari terremoti tra i più distruttivi della storia del genere umano. Occorrono piani di evacuazione e gestione delle situazioni ad elevata criticità pertanto, vanno implementate le sinergie tra Regione e comuni al fine della dotazione dei piani comunali di protezione civile. Servono adeguati investimenti per gli interventi di messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente ed in particolare delle scuole e delle costruzioni di maggior rilievo più esposte al rischio di crollo. L’emergenza – conclude Giuseppe Giordano – non può e non deve essere vissuta come un ‘eterno presente'”.