“Roba da matti”, Gerace ricorda il padre della riforma della disciplina pschiatrica in Italia
redazione | Il 20, Nov 2013
Il 22 novembre, a 35 anni dall’approvazione della legge Basaglia
“Roba da matti”, Gerace ricorda il padre della riforma della disciplina pschiatrica in Italia
Il 22 novembre, a 35 anni dall’approvazione della legge Basaglia
GERACE – “Io ho detto che non so cosa sia la follia. Può essere tutto o niente. È una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione”. Era il 1979 quando lo psichiatra e neurologo veneziano Franco Basaglia tenne una serie di seminari in giro per il Brasile – raccolti poi nel volume “Conferenze brasiliane” – per testimoniare la propria ventennale esperienza come direttore degli ospedali psichiatrici di Gorizia prima e di Trieste poi, nonché di fondatore, nel 1973, di “Psichiatria Democratica”, movimento di liberazione del malato mentale dalla segregazione manicomiale alla base della riforma psichiatrica italiana realizzatasi il 13 maggio del 1978 con l’approvazione della Legge 180, comunemente nota come Legge Basaglia.
Al padre della riforma della disciplina psichiatrica in Italia sarà dedicata una conferenza medico-psichiatrica, dal titolo “Roba da matti”, organizzata dal Comune di Gerace insieme all’Associazione Volontari Ospedalieri (A.V.O.) di Siderno-Locri e all’Associazione Volontari Italiani del Sangue (A.V.I.S.) Comunale di Locri, che avrà luogo venerdì 22 novembre, a partire dalle ore 17:30, nella Sala Conferenze del Museo Civico Archeologico di Gerace (Palazzo Tribuna).
Dopo i saluti di rito del Sindaco di Gerace Giuseppe Varacalli, della presidente dell’A.V.O. di Siderno-Locri Ersilia Multari, e della presidente dell’A.V.I.S. Comunale di Locri Maria Leone, il dottor Antonio Bombara – psichiatra e Direttore del Servizio Prevenzione Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Locri – curerà personalmente le due fasi in cui sarà articolato l’incontro.
La prima sarà dedicata alla figura e all’opera di Franco Basaglia e agli effetti – legislativi, sanitari e culturali – dirompenti dell’approvazione della Legge 180: innanzitutto, la chiusura dei manicomi, ma anche la regolamentazione del trattamento sanitario obbligatorio e l’istituzione dei servizi di igiene mentale pubblici. Prima della Legge 180 i manicomi erano “semplicemente” dei luoghi di contenimento sociale, dove i rapporti umani dei pazienti-reclusi con il personale e la società erano pressoché assenti, e soprattutto dove i loro diritti e la qualità di vita che conducevano non erano assolutamente presi in considerazione. Così si espresse Basaglia all’indomani dell’approvazione della Legge 180: “Non è importante tanto il fatto che in futuro ci siano o meno manicomi e cliniche chiuse, è importante che noi adesso abbiamo provato che si può fare diversamente. Ora sappiamo che c’è un altro modo di affrontare la questione; anche senza la costrizione”.
La seconda parte della conferenza sarà invece dedicata all’analisi delle più diffuse patologie psichiatriche nel territorio della Locride, sulla base dell’attività del Servizio Prevenzione Diagnosi e Cura dell’Ospedale di Locri diretto dal dottor Bombara.