“Por, importante il contributo delle strutture regionali e dei precari”
redazione | Il 21, Giu 2011
E’ quanto dichiara Pace (Cisl) riguardo la situazione critica in cui versano i precari Audit
“Por, importante il contributo delle strutture regionali e dei precari”
E’ quanto dichiara Pace (Cisl) riguardo la situazione critica in cui versano i precari Audit
“La CISL Funzione Pubblica della Calabria legge e condivide le preoccupate esternazioni dell’Assessore regionale Mancini, che lamenta e denuncia il tentativo di mettere in cattiva luce la gestione regionale dei Piani Operativi Regionali. A quanto ci risulta, in termini di impegni e pagamenti i POR Calabria negli ultimi anni hanno conseguito uno scatto in avanti positivo e importante per la Calabria e i cittadini e le imprese calabresi. Chi delegittima tali risultati positivi per mera strumentalizzazione politica non vuole certamente il bene dei calabresi e si infila dritto nella nutrita schiera di quelli abituati a mettere in risalto sempre e solo aspetti negativi della nostra regione”. E’ quanto afferma, in una nota, Natale Pace, segretario generale Cisl Funzione Pubblica Calabria.
“La CISL F.P. Calabria – continua – vuole solo ricordare all’opinione pubblica e all’Assessore Mancini il ruolo e il lavoro dei funzionari e dirigenti, molti precari, che nei Dipartimenti che si occupano dei POR negli ultimi anni non solo hanno recuperato il gap accumulato negli anni precedenti, ma hanno consentito alla Regione di mettersi al passo degli standard europei. Pensiamo al Dirigente e ai funzionari dell’Autorità di Audit, alle dirette dipendenze del Presidente della Giunta, 24 precari laureati che a novembre gli scade il contratto triennale a tempo determinato e dei quali la CISL chiede la stabilizzazione, prevista dalla legge, suggerita dalla Commissione europea, necessaria per dare continuità alla qualità e alla efficienza che hanno contribuito ai risultati conseguiti. Si operi con gli stessi criteri che hanno portato giustamente alla stabilizzazione dei cento giovani laureati. Privarsi di queste professionalità, maturate in un delicato settore come quello che gestisce i fondi europei, significa rischiare di ritornare indietro agli anni più neri e soprattutto si rischia di perdere preziose risorse per l’economia della Calabria”.
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