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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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“Personale ma non troppo”

“Personale ma non troppo”

Sabato alle 19 l’inaugurazione della mostra del lametino Marcello Balistrieri, al palazzo dell’arte Panariti 

di FRANCESCA PUTERI

“Personale ma non troppo”

Sabato alle 19 l’inaugurazione della mostra del lametino Marcello Balistrieri, al palazzo dell’arte Panariti 

 

di Francesca Puteri

 

 

Sabato alle ore 19 il Palazzo dell’Arte Panariti ospiterà l’inaugurazione della mostra “Personale ma non troppo” di Marcello Balistrieri.

Nella fresca e intima cornice dello storico palazzo, l’artista lametino, con il suo linguaggio fatto di pennellate dense,carnose e soprattutto istintive, racconta i diversi temi della pittura (il nudo, la natura morta, il paesaggio…). Le opere esposte, frutto di un periodo di ispirazione e di lavoro continuo e condensato nel tempo, descrivono il movimento dell’estro artistico quasi come una parabola ascendente, dalla bellezza ordinata e pulita delle nature morte al fervore addomesticato con grazia dei paesaggi lontani, all’ultima grande opera, che richiede semplicemente di essere sperimentata.

Per Marcello Balistrieri dipingere, ogni nuova volta, significa recuperare come il ritmo di una danza segreta e personale e ad esso lasciarsi andare completamente, fino a diventarne parte, fino a scandirne i battiti rumorosamente. Chi lo ha visto al lavoro allora lo avrà anche “ascoltato” dipingere: le sue pennellate, impulsive ed energiche, fanno letteralmente suonare il pennello, la musica è composta di fruscii, stridori, colpi e silenzi, mentre sulla tela, come un’alchimia, l’apparente caos è diventato Arte.

Questa mostra ha, si può dire, un inizio e una fine. L’apice della parabola è una pittura più libera e immediata capace di compiere quella trasformazione alchemica della materia, ed è per questo che lo spettatore è chiamato, con il suo sguardo e con il suo volto, a far vivere l’opera.

L’opera-progetto centrale della mostra è una sorta di risposta all’immagine pirandelliana dello “strappo nel cielo di carta” dietro al quale si scorgono infiniti volti.