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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 MAGGIO 2024

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“Note libere al tramonto”, a Lazzaro cala il sipario sulla ventitreesima edizione di Ecojazz

Sulla spiaggia di Libera, diventata un simbolo della legalità e della lotta al racket delle estorsioni, il padrone di casa, il ristoratore Filippo Cogliandro, ha accolto con orgoglio l’ultimo appuntamento del festival jazz diretto da Giovanni Laganà

“Note libere al tramonto”, a Lazzaro cala il sipario sulla ventitreesima edizione di Ecojazz

Sulla spiaggia di Libera, diventata un simbolo della legalità e della lotta al racket delle estorsioni, il padrone di casa, il ristoratore Filippo Cogliandro, ha accolto con orgoglio l’ultimo appuntamento del festival jazz diretto da Giovanni Laganà

 

 

La ventitreesima edizione di Ecojazz, il festival dedicato alla memoria del giudice Antonino Scopelliti e delle vittime per la giustizia, ha scritto il suo ultimo capitolo in una location ideale, simbolo della libertà dai soprusi e dai condizionamenti della malavita organizzata, ovvero la spiaggia di Lazzaro, la prima di Libera, l’associazione contro le mafie di Don Luigi Ciotti.
Fabrizio D’Alisera al sax, Carmine Joanna alla fisarmonica, Alessandro Presti alla tromba e Stefano Scarfone alla chitarra, hanno interpretato al meglio lo spirito di quest’ultimo appuntamento, allietando il numeroso pubblico presente con le loro note in libertà, lasciando notevole spazio al proprio estro artistico.
Il quartetto, che già aveva suonato la sera precedente al Circolo Polimeni, ha offerto un mix di vari generi musicali, spaziando dal blues al jazz, con qualche contaminazione di musica etnica e popolare, sperimentando sonorità molto originali.
“Sono veramente soddisfatto – afferma Fabrizio D’Alisera – perché l’entusiasmo del pubblico ci fornisce la prova tangibile che il jazz non è un genere musicale di tipo elitario, come purtroppo si tende a pensare, ma in realtà è aperto a tutti coloro che vogliono ascoltare della buona musica”.
Alessandro Presti, siciliano di Mistretta, trombettista, si dice “molto orgoglioso perché si è creata una perfetta sinergia con gli artisti con i quali avevo già suonato la sera precedente. Altro motivo di soddisfazione è che ho avuto la possibilità di spaziare tra i vari generi musicali, cosa molto importante per me che sono aperto a qualsiasi tipo di esperienza che possa generare una crescita sul piano artistico”.
Alla fine del concerto, il sindaco di Motta San Giovanni, Paolo Laganà, ha voluto esprimere il suo “ringraziamento a Giovanni Laganà per la realizzazione del festival e per il messaggio di legalità che viene lanciato in occasione di questa manifestazione”.
È toccato ovviamente a Giovanni Laganà, direttore artistico di Ecojazz, tracciare un bilancio finale dell’evento che è partito all’alba del 6 agosto dalla Rotondetta, sul lungomare di Reggio Calabria, per concludersi al tramonto del 10 agosto sulla spiaggio di Lazzaro.
“L’entusiasmo del numeroso pubblico presente – sostiene Laganà – è la dimostrazione che è stato colto in pieno lo spirito dell’iniziativa, grazie anche a Filippo Cogliandro che, con il suo coraggio, ha reso libera questa spiaggia dai condizionamenti malavitosi. La nostra associazione, la Art Blakey, attraverso Ecojazz festival – continua il direttore artistico – vuole inserirsi in questo contesto di ricerca e difesa della legalità, cercando di valorizzare i simboli ed i luoghi che meglio ne fanno cogliere l’importanza, attraverso la proposta di musica suonata da grandi artisti. L’ottimo riscontro di pubblico – conclude Laganà – e la sua continuità nel tempo, visto che siamo giunti alla ventitreesima edizione, ci rendono particolarmente felici ed entusiasti di questa esperienza che speriamo possa rappresentare un buon viatico per la valorizzazione delle numerose risorse naturali presenti nell’area dello Stretto”.