“Massimo impegno per la gestione della cosa pubblica e sostegno alle categorie sociali più deboli”
redazione | Il 30, Set 2014
Sono questi i punti principali del programma elettorale della coalizione “Liberi di Ricominciare”
“Massimo impegno per la gestione della cosa pubblica e sostegno alle categorie sociali più deboli”
Sono questi i punti principali del programma elettorale della coalizione “Liberi di Ricominciare”
La coalizione si presenta con un programma che ha come punto cardine della nostra
missione politico-sociale, il massimo impegno per la gestione della cosa pubblica e per il
sostegno alle categorie sociali più deboli.
Sosteniamo che tutti i Cittadini hanno il dovere-diritto di rendersi partecipi della gestione
amministrativa.
Proponiamo e non promettiamo, tanto meno, sosteniamo inutili progetti del tipo:
Waterfront, Rotatorie insidiose o Metropolitane sopraelevate che non servono a risolvere
i problemi che continuano a condizionare negativamente la vita quotidiana dei Cittadini.
Il nostro impegno si basa soprattutto nella direzione della soluzione definitiva di tutte le
problematiche di competenza dell’Amministrazione comunale, inoltre, di dare indirizzi,
guide e suggerimenti, per cercare di affrontare insieme ai cittadini anche le
problematiche che dominano indisturbate il tessuto sociale di Reggio Calabria. Senza
dimenticare che, contestualmente alle attività politico-programmatiche per amministrare
bene il comune di Reggio Calabria, bisogna iniziare a lavorare per l’espletamento delle
procedure formali legate alla costituzione della “Città Metropolitana”. Iniziando da subito
con la consultazione di tutti i Comuni della provincia, al fine di avere un quadro concreto
delle adesioni alla Metropoli.2
Ci impegniamo a difendere prioritariamente i diritti fondamentali del Cittadino sin dalla
nascita, che, crediamo, debba essere sempre coinvolto nelle scelte, facendolo
partecipare attivamente alla vita politica della città.
Una particolare attenzione va alle Associazioni “no profit” e ai giovani, affinché siano i
primi a partecipare attivamente alla vita socio-politica del territorio.
Vediamo nella Scuola il migliore strumento atto alla formazione culturale, sociale e
politica dei giovani d’oggi; futuri amministratori e imprenditori del domani. Pertanto,
intendiamo l’attività scolastica, quale direttiva di formazione e costruzione del futuro
dell’uomo, inteso come progresso delle strutture, delle attività, dei programmi, delle
professionalità, delle prospettive lavorative, del Senso Civico. Avvalorando quelli che
sono i punti cardini della civiltà, della cultura, dell’arte, degli usi e dei costumi locali.
Sosteniamo che il Cittadino con l’inizio dall’età scolare debba iniziare a prendere
coscienza dell’importanza del rispetto per la cosa pubblica, argomento indispensabile ed
essenziale per una corretta “forma mentis” del bambino, futuro uomo, lavoratore e
difensore del proprio “Habitat”. Capace di amare incondizionatamente il territorio dove
risiede. Rispettando tutte le regole del buon vivere civile e dell’ambiente.
Guardando dentro il contenitore delle negatività, inevitabilmente, viene fuori una
problematica che merita di essere presa in considerazione e annoverata tra i principali
punti di studio. Ci riferiamo alla disoccupazione, dove Reggio Calabria, detiene la più alta
percentuale di tutti i comuni italiani. Questo male che affligge sempre di più, non è facile
da stroncare, ma, non è neanche utopistico pensare che si possa fare molto per ridurne
gli effetti negativi, a volte anche drammatici.
Cercheremo di utilizzare tutti gli strumenti possibili per incrementare il lavoro, iniziando
con la creazione di Uffici altamente qualificati per l’utilizzo dei Fondi Comunitari,
necessari per Il finanziamento dei progetti, volti all’avviamento delle attività mirate allo
sfruttamento e allo sviluppo di quelle risorse naturali e artigianali, come: l’agricoltura,
l’allevamento e soprattutto il turismo che, devono avvenire in tempi brevi.
Bisogna sfruttare tutte le aree e i siti particolarmente interessanti dal punto di vista
storico-culturale; testimonianza degli antichi usi, costumi e tradizioni; pertanto, ci
impegniamo a intervenire in questa direzione, affinché diminuisca notevolmente la
disoccupazione nella nostra Città e prosperino le attività turistico-ricettive, volano
dell’economia locale e fonte di benessere economico.
Restando in tema di attività economiche, anche la raccolta differenziata è vista come uno
dei punti fondamentali e prioritari da affrontare. Soprattutto per il necessario decoro
urbano e il rispetto dell’ambiente che rappresenta oggi il bene pubblico più importante da
difendere, utile anche per la politica occupazionale, in quanto, fonte di lavoro.3
Concentrando l’attenzione sull’ambiente ci si può rendere conto di quanti settori
abbraccia e quanto può essere utile allo sviluppo occupazionale, poiché, il rifiuto si può
trasformare in risorsa, investendo veramente poco.
Interverremo in maniera energica su tutti i servizi primari, concentrandoci sulle
inadempienze e sulle inefficienze, affinché le Leggi a tutela della cosa pubblica siano
applicate e i controlli effettuati rigorosamente. Inoltre, riteniamo che il rispetto e la tutela
dell’ambiente e di rilevante importanza, poiché, può generare un indotto lavorativo non
indifferente. Bisogna considerare con particolare interesse anche l’importanza di un
settore intrinseco all’ambiente, quale l’urbanistica. Dal 1995 con la riforma del P.R.G. il
legislatore invitava ogni Regione a dotarsi di un quadro normativo che indicasse ai
Comuni come declinare il PRG in forme programmatiche e prescrittive di tipo gerarchico,
al fine di superare l’obsolescenza di un sistema normativo non più al passo con le
trasformazioni che investono le città. Nella nuova articolazione il PRG viene suddiviso in:
Piano Strutturale; Piano Operativo e Regolamento Urbanistico, che nel settore sono gli
strumenti motore dell’economia collegata.
Diviene scontato che la determinazione dei piani regolatori e la semplificazione delle
procedure burocratiche, porta un aumento esponenziale dell’occupazione nel settore
edile e nell’indotto ad esso collegato.
Il settore dei servizi sociali, attualmente lascia molto a desiderare. Importanti interventi e
servizi vengono trascurati: vedi la scarsa presenza sul territorio di scuole per l’infanzia (al
momento soltanto otto, quelle gestite direttamente dal Comune), l’eccessiva ed
incontrollata devianza giovanile; la totale indifferenza ed incuria verso gli anziani; lo
scarsissimo interesse per le classi meno abbienti e per le categorie diversamente abili; la
scarsa assistenza e mancanza di solidarietà per i sofferenti (vedi malati terminali,
sieropositivi, leucemici, e dializzati) e per i loro familiari; spesso costretti ad affrontare
insostenibili spese per poter stare vicini ai propri cari. Queste tristi realtà, possono e
devono essere affrontate con la massima urgenza. Inoltre sosteniamo una progettualità
a breve e lungo termine nell’ambito delle tossico-dipendenze e ludopatie. Con la
creazione di centri di aggregazione sociali territoriali.
Noi sosteniamo che molte Leggi e regolamenti attuativi, in Italia hanno un potere
semplicemente virtuale (esistono solamente nella carta). Il potere coercitivo della Legge
si scontra con la realtà fatta di corporazioni, di rigida difesa di competenze fra Stato ed
Enti Locali, di una burocrazia che, (come già abbiamo accennato nella problematica della
disoccupazione), non si preoccupa di tutelare il bene sociale, bensì il proprio “posto
funzione”, è inutile sperare in un miglioramento o in un cambiamento, se non prendiamo 4
coscienza che, soltanto il popolo, se lo vuole può esercitare la Sovranità, adoperando
tutti i poteri Democratici a disposizione