Traffico di droga, colpiti i referenti del clan Pesce al Nord Italia
redazione | Il 10, Nov 2013
Cinque persone sono state arrestate su disposizione del gip di Milano tra Calabria e Lombardia con l’accusa di traffico di stupefacenti
Traffico di droga, arresti tra Lombardia e Calabria. Colpiti i referenti del clan Pesce al Nord Italia
Cinque persone sono state arrestate su disposizione del gip di Milano tra Calabria e Lombardia con l’accusa di traffico di stupefacenti. I cinque, secondo l’accusa, avevano stretto rapporti con le ‘ndrine al fine di avviare una florida attività di traffico di droga
CATANZARO – Con una operazione congiunta gli uomni del Gico della Guardia di Finanza di Catanzaro e di Milano hanno arrestato 5 persone con l’accusa di traffico di droga. Gli arrestati, secondo quanto appurato dalla Finanza nel corso delle indagini, avevano contatti con alcuni clan della ‘ndrangheta per gestire il traffico di stupefacenti tra la Lombardia e la Calabria. Gli arresti sono stati eseguiti in esecuzione di una ordinanza di custodia cautelare disposta del giudice per le indagini preliminari di Milano che ha accolto la richiesta della Dda. Gli arresti scaturiscono da una indagine dei finanzieri di Catanzaro che, nel febbraio scorso, avevano portato all’arresto di 43 persone. Secondo quanto emerso dalle indagine quello imbastito era un asse Calabria-Lombardia per il traffico di sostanze stupefacenti. Un accordo che vedeva protagonisti alcuni esponenti della ‘ndrangheta di Reggio Calabria che vivevano nel Nord Italia e che potevano contare su ingenti capitali e sulle conoscenze di narcotrafficanti sudamericani e spagnoli.
I provvedimenti cautelari per l’operazione denominata “Cicala” sono stati emessi dal gip del tribunale di Milano, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia, con le indagini che scaturiscono da un’operazione del Goa di Catanzaro e della Procura distrettuale di Reggio Calabria che, a febbraio scorso, portò all’arresto di 43 esponenti di una vera e propria holding della criminalità organizzata calabrese. Il gruppo finito in carcere con la nuova operazione era in grado di procacciarsi ingenti quantitativi di droga, come dimostrano i sequestri effettuati durante le indagini con 41 chilogrammi di cocaina e 286 chilogrammi di hashish intercettati. L’attività della Guardia di finanza ha permesso di individuare il responsabile del sodalizio, Pasquale Cicala, esponente di spicco nel Nord Italia per la cosca Pesce-Bellocco di Rosarno, già condannato in primo grado per associazione mafiosa per l’operazione “Crimine-Infinito”. Tra i suoi referenti sul territorio milanese, Cicala poteva contare sul calabrese Giovanni Messina, 55 anni, che a sua volta era in contatto con altri due calabresi, Vincenzo Ferrinda, 31 anni, e Giovanni Calabrese, 56 anni. E’ a gennaio 2010 che l’attività investigativa della Finanza permette di intercettare una compravendita di cocaina fornita da Calabrese a Ferrinda, e proprio sull’autovettura di quest’ultimo vennero sequestrati 650 grammi di cocaina, 16mila euro in contanti e un bilancino di precisione, con l’arresto dello stesso Ferrinda.
ECCO LA NOTA DELLA GUARDIA DI FINANZA
I FINANZIERI DEL GICO DI CATANZARO E DI MILANO HANNO ESEGUITO 5 ORDINANZE DI CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE NEI CONFRONTI DI ALTRETTANTI MEMBRI DI UN’ORGANIZZAZIONE CHE OPERAVA IN STRETTO CONTATTO CON BEN PIU’ STRUTTURATI ED AGGUERRITI SODALIZI DI MATRICE ‘NDRANGHETISTICA SPECIALIZZATI NEL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI TRA LA LOMBARDIA E LA CALABRIA.
I PROVVEDIMENTI CAUTELARI, EMESSI DAL GIP DEL TRIBUNALE DI MILANO SU RICHIESTA DELLA LOCALE DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA, SCATURISCONO INFATTI DALLE INDAGINI CONDOTTE DAL GOA DI CATANZARO SOTTO LA DIREZIONE DELLA PROCURA DISTRETTUALE DI REGGIO CALABRIA NELL’AMBITO DELL’OPERAZIONE “CICALA” CHE, NEL FEBBRAIO SCORSO, HA PORTATO ALL’ARRESTO DI 43 ESPONENTI DI UNA PERICOLOSA HOLDING DI NARCOTRAFFICANTI, DI CUI FACEVANO PARTE FIGURE DI PRIMO PIANO DELLA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA CALABRESE, SIA AUTOCTONA CHE DI QUELLA TRAPIANTATA ORAMAI DA DIVERSI ANNI NELL’HINTERLAND MILANESE.
GRAZIE ALLA CONOSCENZA DIRETTA DI ALCUNI NARCO-TRAFFICANTI SUDAMERICANI E SPAGNOLI E ALLE INGENTI SOMME DI DENARO MESSE A DISPOSIZIONE DALLE COSCHE CALABRESI, IL CITATO SODALIZIO ERA IN GRADO DI PROCACCIARSI INGENTI QUANTITATIVI DI COCAINA E HASHISH DESTINATI AD ALIMENTARE SIA IL MERCATO DEL NORD ITALIA CHE LE FORNITURE DIRETTE IN CALABRIA, COME TESTIMONIANO I RILEVANTI CARICHI DI STUPEFACENTE SEQUESTRATI NEL CORSO DELLE INDAGINI (IN TOTALE OLTRE 41 KG DI COCAINA E 286 KG DI HASHISH).
IN QUEL CONTESTO, LE ATTIVITA’ INVESTIGATIVE EVIDENZIAVANO COME UNO DEI PRINCIPALI PROMOTORI DEL SODALIZIO (PASQUALE CICALA ESPONENTE DI SPICCO NEL NORD ITALIA DELLA COSCA PESCE- BELLOCCO DI ROSARNO, COME CONFERMATO ANCHE DALLA CONDANNA IN PRIMO GRADO PER ASSOCIAZIONE MAFIOSA SCATURITA A SEGUITO DELLA NOTA OPERAZIONE “CRIMINE-INFINITO”) AVESSE FRA I SUOI REFERENTI NEL TERRITORIO MILANESE IL CORREGIONALE MESSINA GIOVANNI CL.1958, IL QUALE A SUA VOLTA ERA IN CONTATTO CON ALTRI MALAVITOSI DI ORIGINE CALABRESE, TRA CUI FERRINDA VINCENZO CL. 1982 E CALABRESE GIOVANNI CL. 1957.
NEL GENNAIO DEL 2010, IL MESSINA AVVIAVA UNA TRATTATIVA PER L’ACQUISTO DI UNA PARTITA DI COCAINA FORNITA PROPRIO DA CALABRESE GIOVANNI E DESTINATA AD ESSERE CEDUTA IN PARTE A FERRINDA VINCENZO.
LE ATTIVITA’ TECNICHE IN CORSO CONSENTIVANO DI AVERE PIENA CONTEZZA DELLA TRANSAZIONE IN ATTO E, PERTANTO, VENIVA IMMEDITAMENTE PREDIPOSTO UN SERVIZIO DI CONTROLLO SULL’AUTOVETTURA IN USO AL FERRINDA CHE CONSENTIVA DI PERVENIRE AL SEQUESTRO DI 650 GRAMMI DI COCAINA, DI 16.000 EURO IN CONTANTI E DI UN BILANCINO DI PRECISIONE NONCHE’ ALL’ARRESTO IN FLAGRANZA DEL FERRINDA.
L’EPISODIO FORNIVA AGLI INVESTIGATORI UN ULTERIORE SIGNIFICATIVO RISCONTRO SU QUANTO GIA’ EMERSO NELL’AMBITO DELL’OPERAZIONE “CICALA” CIRCA L’ESISTENZA DI UN VERO E PROPRIO ASSE CALABRO –LOMBARDO NELLA GESTIONE DEL TRAFFICO DI STUPEFACENTI, SPECIE IN SENO AL FLORIDO MERCATO MILANESE.