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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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“La permanenza della sede dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia a Reggio è una notizia che soddisfa tutti noi”

“La permanenza della sede dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia a Reggio è una notizia che soddisfa tutti noi”

| Il 13, Apr 2012

E’ quanto affermato da Magarò, secondo cui questo “è un segnale di impegno concreto, in un territorio in cui la presenza della ‘ndrangheta è sempre più radicata”

“La permanenza della sede dell’Agenzia dei beni confiscati alla mafia a Reggio è una notizia che soddisfa tutti noi”

E’ quanto affermato da Magarò, secondo cui questo “è un segnale di impegno concreto, in un territorio in cui la presenza della ‘ndrangheta è sempre più radicata”

 

 

COSENZA – “La permanenza della sede dell’Agenzia Nazionale dei Beni confiscati alla mafia a Reggio Calabria è una notizia che soddisfa tutti noi perché la sua presenza in Calabria, rappresenta anche un segnale di impegno concreto, in un territorio in cui la presenza della ‘ndrangheta è sempre più radicata e manifesta pervicaci segnali di invasività e controllo di ampi settori economici e pubblici”.

“L’Agenzia svolge un ruolo importante nella lotta alle mafie – ha proseguito Magarò – ma affinché raggiunga gli obiettivi per i quali è stata istituita ha bisogno di operatività, ovvero mezzi, strumenti e personale. Accogliamo quindi con soddisfazione la risposta del Ministro Cancellieri all’interrogazione dell’on. Santelli, ma chiediamo di dotare l’Agenzia della struttura necessaria, affinché possa svolgere a pieno regime, le funzioni per le quali è nata.”

“Colpire i mafiosi nei loro patrimoni, anzi sottraendogli i proventi dell’ attività illecita è una misura tra le più efficaci, nella strategia di lotta alla criminalità organizzata, non solo perché indebolisce concretamente gli imperi della mafia, ma anche per il suo valore educativo sia in termini di legalità ed equità, sia in termini di percezione immediata e concreta, del valore dello Stato e della macchina della giustizia, capace di dare risposte forti e mirate alla richiesta di giustizia, oltre le carcerazioni”.

“Perché tutto questo abbia un senso compiuto – ha concluso il Presidente della Commissione regionale – è indispensabile portare a termine il procedimento di confisca: ovvero reintrodurre i proventi dell’attività illecita nei circuiti economici e pubblici e reimpiegarli in attività a scopo sociale e collettivo. Per questo chiediamo che sia completato il percorso istitutivo dell’Agenzia Nazionale dei beni confiscati nel più breve tempo possibile”.

Il presidente Magarò ha preannunciato l’intenzione, nei prossimi giorni di incontrare il Direttore dell’Agenzia.

redazione@approdonews.it