“La democrazia sospesa”, Romeo: “Non era nostra intenzione fare antimafia”
redazione | Il 06, Ago 2013
“A noi interessa che il senatore Giovanni Bilardi abbia annunciato un serio e profondo impegno a sostegno del riordino degli enti locali che sappia fare giustizia dell’attuale sterminio che gli stessi stanno subendo”
“La democrazia sospesa”, Romeo: “Non era nostra intenzione fare antimafia”
“A noi interessa che il senatore Giovanni Bilardi abbia annunciato un serio e profondo impegno a sostegno del riordino degli enti locali che sappia fare giustizia dell’attuale sterminio che gli stessi stanno subendo”
Riceviamo e pubblichiamo:
Puntuale, e’ giunto l’anatema lanciato nei confronti de “la DEMOCRAZIA
SOSPESA”, manifestazione organizzata dalla LISTA SCOPELLITI per evidenziare
l’insoddisfacente interpretazione sottesa al dato normativo che autorizza
lo Stato a disporre lo scioglimento dei comuni.
È davvero odioso ed insopportabile che taluno, all’insegna di sfrenata
disinvoltura, possa permettersi di assimilare la libera espressione del
diritto di critica ad una supposta volontà di schierarsi con la ‘ndrangheta.
Noi che abbiamo organizzato “la DEMOCRAZIA SOSPESA” possiamo solo dire che
non era nostra intenzione “fare antimafia”, di facciata o meno ch’essa
potesse essere.
Non era e non e’ questo il nostro compito, che invece rientra nel novero
delle attribuzioni delle Istituzioni preposte e, magari, di altre figure di
complemento, non senza rimarcare, a proposito di queste ultime, la
insufficienza dei “risultati” ottenuti negli ultimi decenni.
A noi interessava, ed interesserà, che la vita democratica delle nostre
comunità possa esplicarsi secondo regole condivise; che l’applicazione
della legge sullo scioglimento degli enti locali non sia tale da snaturare
la sua ratio ispiratrice e la natura di strumento straordinario; che ogni
amministrazione locale sappia di poter contare su sinergie
Inter-istituzionali che oggi sembrano sacrificate al piglio colonialista
che accompagna talune discutibili iniziative o dichiarazioni di importanti
ruoli istituzionali; che chi sbaglia, o ha dato serio motivo di far
ritenere che possa avere sbagliato, paghi per intero e non abbia il
“sollievo” di inconcepibilmente dividere solidalmente le proprie
responsabilità con terzi estranei; che l’affermazione di quella legge
coincida con il trionfo del Diritto, senza secondi fini da parte di
chicchessia; che lo Stato, in definitiva, non si “chiami fuori” rispetto
alle sue componenti essenziali, ossia gli enti territoriali guidati dagli
eroi del nostro tempo, molti dei quali, in Calabria, sono stati sacrificati
troppo in fretta a rappresentanti governativi inadeguati in misura almeno
pari allo loro planisferica distanza dai bisogni della gente; che, infine,
il lavaggio di una coscienza non proprio limpida dello Stato verso la
nostra terra non faccia spazio alla pericolosa idea del “si stava meglio
quando si stava peggio”.
A noi interessa che il sen. Giovanni Bilardi abbia annunciato un serio e
profondo impegno a sostegno del riordino degli enti locali che sappia fare
giustizia dell’attuale sterminio che gli stessi stanno subendo.
Andremo avanti nella nostra battaglia di Libertà e Civiltà, e non saremo
soli, proprio perche’ la certezza di combattere per una causa nobile non ci
lascera’ irretire dal folklore del vangelo della ‘ndrangheta o di quello
dell’antimafia, le cui espressioni, nel corso dei decenni, hanno dispiegato
al mondo intero ali troppo corte per poter volare alto, comunque oltre lo
sterile esercizio dell’inconcludente gossip.
Riflettiamo, e lo faremo ogni giorno di più, sulle parole di un grande
calabrese che non ha nelle sue corde il gusto per la teatralità, avendo
messo, negli ultimi trent’anni, indiscutibile concretezza al servizio
dell’interesse generale.
Nicola Gratteri, infatti, è certo (Tabularasa 6 luglio 2012) che la
stragrande maggioranza dei calabresi non tolleri più la ‘ndrangheta, ma è
altrettanto sicuro che il vero problema della nostra gente sia
l’ingovernabile individualismo che impedisce la realizzazione di una rete.
Forti di questo autorevole ed intelligente pensiero, noi saremo, sempre e
comunque, dalla parte dei Cittadini e delle loro scelte, anche e
soprattutto se queste opzioni sono orientate a migliorare uno Stato, al
quale contestiamo, mutuando una grade novella pirandelliana, che il Sud
d’Italia non è l’altro figlio, o, se si preferisce, il frutto di chissà
quale colpa che la nostra coscienza ripugna!
Avv. Oreste Romeo
Coordinatore Provinciale Reggio Calabria LISTA SCOPELLITI PRESIDENTE