“Enjoy Lamezia Summer Festival”, un weekend di note “diverse”
redazione | Il 31, Lug 2012
Partecipazione importante di giovani, pubblico maturo per un festival di musica indipendente
“Enjoy Lamezia Summer Festival”, un weekend di note “diverse”
Partecipazione importante di giovani, pubblico maturo per un festival di musica indipendente
Una festa di note “diverse”, nuove e fresche. Un weekend intenso di musica in città partecipato (ma anche animato) da tanti giovani. Entusiasmo palpabile. Si è conclusa positivamente la due giorni di Enjoy Lamezia, in versione Summer festival, la manifestazione (gratuita) di musica indipendente organizzata dal Comune di Lamezia Terme, alla sua quarta edizione. Un evento giovane, che non ha ancora compiuto un anno di vita. La manifestazione è nata, infatti un anno fa, ad agosto, ideata e organizzata da un gruppo di giovani volontari (Francesco Carnovale, Francesco Molinaro, Vincenzo Morello, Maria Murone e Mirko Perri) e promossa a pieni voti dall’Amministrazione comunale che l’ha voluta e sostenuta fortemente.
Nella prima edizione il rap impegnato di Frankie Hi-Nrg, l’hip hop tagliente dei Co’sang e il cantautorato struggente di Vasco Brondi de Le Luci della Centrale Elettrica, avevano riempito piazza Bovio di un pubblico militante e appassionato. A dicembre scorso il pop d’autore trasognato di Dente, il cantautorato rock irriverente degli Zen Circus e la sensibilità poetica di Paolo Benvegnù hanno emozionato la folta platea del teatro Grandinetti. Ad aprile sul corso Giovanni Nicotera, in una special edition, è arrivato anche il neo urlatore calabrese Brunori Sas. In più la valorizzazione dei gruppi locali. Si sono esibiti, nel corso delle edizioni Maieutica, Dissidio, Lacerba, Kele di Grankio, Fairy Circle, Equilibristica, Moon Parade. Tutte edizioni di grande successo, caratterizzate da un pubblico “giovane” e non, che stanno stimolando la crescita di realtà positive di produzione/esecuzione di musica in città. Quest’ultima edizione conferma la positività dello spirito con cui si è formata questa manifestazione. Ce n’era bisogno, in una realtà come Lamezia Terme. Il clima è cambiato e va pienamente apprezzata l’iniziativa di un’Amministrazione comunale che mette in pratica un’idea simile, cioè quella di dare spazio e respiro a musica “altra”, nuova, fresca, diciamo pure indipendente, un termine oramai abusato, ma che in questo caso significa distinguersi dalla massa forse, approcciarsi al fare, produrre, promuovere il proprio prodotto musicale in maniera diversa, forse in maniera più “vera”. E quindi, in questo senso, lo facciamo tutti noi comunità.
Venerdì e sabato scorso il pubblico accorso in via Nicotera (nei pressi della Madonnina) ha potuto constatare la bravura delle nostre band locali: sul palco sono saliti i lametini JVas and The Condomz e il giovanissimo Luigi Calfa con il progetto Years Without Days.
Venerdì 27 è stata la giornata del rap, quello genuino del giovanissimo salernitano Rocco Hunt, quello più pop di Raige e per chiudere alla grande un tuffo nell’old school con Dj Gruff, che tra scratch e beat ricercati e le travolgenti acrobazie dei suoi amici breaker sul palco ha poi proseguito la serata in un locale della città che fino a tarda notte è stato animato da tantissimi giovani a colpi di free style. Sabato 28 la giornata dell’indie rock è stata variegata: dal mondo trasognato del giovane siciliano Nicolò Carnesi, alle pazzie electro pop de Lo Stato sociale. E per chiudere Bugo, cantautore unico e inconfondibile, ironico e divertente.
Nei due giorni si sono alternati anche due presentatori: Paolo Caserta e Achille Iera. L’obiettivo, a detta dello staff organizzativo, è stato raggiunto: diffondere altra musica, incoraggiare le realtà locali, rendere la città più viva, aiutarla ad uscire fuori dalle sue mura, confrontarsi con altre situazioni e guardare lontano. Lamezia può crescere con Enjoy: si arricchisce di nuova musica e nel contempo si sviluppa e si potenzia la scena musicale della nostra città. Non è una manifestazione che conta i numeri ma i risultati sono in termini di crescita sociale e culturale, di teste che cambiano, di clima positivo che si genera, di gente che raccoglie l’input di promuovere musica indipendente, di una città che vuole colorarsi di vitalità.