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“Controversa. Genealogie di nate negli anni ’70 e dintorni”

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Venerdì, a Cosenza, la presentazione del libro di Angela Ammirati, Monia Andreani, Lucia Cardone, Denise Celentano, Loredana De Vitis, Alessandra Pigliaru, Ivana Pintadu, Doriana Righini, Federica Timeto, Giovanna Vingelli

“Controversa. Genealogie di nate negli anni ’70 e dintorni”

Venerdì, a Cosenza, la presentazione del libro di Angela Ammirati, Monia Andreani, Lucia Cardone, Denise Celentano, Loredana De Vitis, Alessandra Pigliaru, Ivana Pintadu, Doriana Righini, Federica Timeto, Giovanna Vingelli

 

 

Venerdì, alle ore 18, alla libreria Ubik di Cosenza, verrà presentato
“Contro versa. Genealogie di nate negli anni ’70 e dintorni”, edito per
Sabbiarossa edizioni

Dialogheranno con le autrici e con il pubblico

– Daniella CECI
– Valentina FEDELE
– Ida RENDE
– Carla TEMPESTOSO

Saranno presenti le autrici
– Denise CELENTANO
– Doriana RIGHINI
– Giovanna VINGELLI

Il libro:
Dieci nate negli anni ¹70 e dintorni ­ Angela Ammirati, Monia Andreani,
Lucia Cardone, Denise Celentano, Loredana De Vitis, Alessandra Pigliaru,
Ivana Pintadu, Doriana Righini, Federica Timeto, Giovanna Vingelli ­ si
assegnano l¹un l¹altra il compito di srotolare il filo di una propria
genealogia di donne. Il risultato, come prevedibile, ha esiti imprevisti: in
prima persona femminile, da punti di vista anche geograficamente differenti,
si ritrovano a disegnare se stesse con tenacia e senza sconti in una
fotografia nitida di ciò che le (e ci) circonda nel reale. contro versa è un
viaggio in direzione ostinata e contraria, alla scoperta di possibili
pratiche ­ le proprie­, sempre femminili, dell¹esserci e incidere sulla
realtà.

Il viaggio contro inizia dalla Calabria, con le prime tre narrazioni che si
svelano come un Pensarsi donne tra privato e pubblico. Doriana Righini, con
La figura rimane, apre in punta di penna e subito arriva alla pancia,
ripercorrendo i passi e insieme le durissime scelte di Lea Garofalo,
raccontati e mediati dagli occhi della sorella Marisa e, sullo sfondo, da
quelli della figlia Denise. Segue Madre in Calabria, Calabria madre.
Gestazioni del possibile di Denise Celentano, un percorso cosciente di
riappropriazione e ricomposizione delle sue due identità,
personale/politica, femminile/calabrese, attraverso il rientro in Calabria
dopo l¹emigrazione, la maternità e le relazioni politiche con altre donne.
Chiude Giovanna Vingelli con La passione del capire. La trasmissione
generazionale in Università, in cui si interroga su come tessere reti e
connessioni tra diverse generazioni di donne, ma anche, come Penelope, su
come disfarsi, al momento opportuno, dei ruoli assegnati.

Il viaggio prosegue affrontando un altro nodo, la ricerca di Un nuovo corso
di relazioni politiche. Altre quattro sfide, stavolta focalizzate sul versa,
quel versare e riversare, come azioni che partono dalle esperienze personali
per tradursi in buone pratiche che lasciano segni. Si riparte dalla Sardegna
con Nell¹isola e fuori. Cartografia genealogica di collettiva_femminista, in
cui Lucia Cardone e Ivana Pintadu raccontano la creazione e la condivisione
di collettiva_femminista, un luogo di pensiero politico di sole donne nella
città di Sassari. Si ritorna nella penisola, in Puglia, con Loredana De
Vitis e il suo Dall¹essere me all¹essere bellissima, narrazione di un
attraversamento e di un approdo, dall¹incontro con Pina Nuzzo e l¹UDI Macarè
Salento alla realizzazione di un progetto di liberazione del sé femminile,
³Io sono bellissima² appunto, percorso per immagini, giunto anche in
Vietnam. Prosegue Angela Ammirati, salernitana, che con Genealogie Materne.
I nodi del conflitto analizza nuovi linguaggi e pratiche assunti da una
parte del femminismo, ponendo l¹accento sui suoi difficili rapporti con
un¹altra parte, più riluttante all¹intreccio dell¹agire femminista con nuovi
temi politici che investono la vita delle donne. Chiude Monia Andreani, che
da filosofa, dopo aver ripercorso le conquiste della filosofia delle donne e
del pensiero femminista, Pensarsi figlie alla ricerca della madre, auspica
un futuro in cui si possano articolare nuove ipotesi di confronto tra le
diverse generazioni di donne.

L¹ultima tappa del viaggio si concentra interamente su L¹incontro tra
scrittura, arte e femminismo. Due punti di vista attraversanti, vicini oltre
che per l¹affinità del tema, per una pratica comune, l¹esperienza di sé
nella ricerca. Con Natalia, Camilla e Daniela. Dal nome alla genealogia
nelle personagge di Fausta Cialente Alessandra Pigliaru disegna uno scenario
letterario e politico entro cui riconoscere la propria genealogia. In un
rapporto quasi empatico con le personagge di Fausta Cialiente, le ritiene le
portatrici di quei luoghi concettuali comuni al femminismo e alla politica
delle donne, come il partire da sé, l¹autorità materna e la libertà
femminile. Ne Il sospetto dell¹appartenenza. Il difficile incontro tra arte
e femminismo in Italia Federica Timeto, dopo aver analizzato le cause e le
conseguenze dell¹assenza di un¹arte femminista nel contesto italiano, indaga
a fondo il pensiero di Carla Lonzi, come punto di avvio per rivalutare la
possibilità di una critica femminista all¹arte.