“Considerare ‘normali’ persone che si sono macchiate di efferati omicidi non è la cosa giusta”
redazione | Il 28, Mag 2013
E’ quanto afferma Felice Lentidoro dell’associazione Mondo Libero di Lamezia, secondo il quale “La manifestazione ‘Sabato del villaggio’ offre occasioni di cultura alla città, ma le affermazioni dell’autore del libro che racconta la cattura di Provenzano, a nostro modesto avviso, possano aver disorientato, per come a noi riferito e confessato, tanti giovani presenti”
“Considerare ‘normali’ persone che si sono macchiate di efferati omicidi non è la cosa giusta”
E’ quanto afferma Felice Lentidoro dell’associazione Mondo Libero di Lamezia, secondo il quale “La manifestazione ‘Sabato del villaggio’ offre occasioni di cultura alla città, ma le affermazioni dell’autore del libro che racconta la cattura di Provenzano, a nostro modesto avviso, possano aver disorientato, per come a noi riferito e confessato, tanti giovani presenti”
Riceviamo e pubblichiamo:
L’ultimo evento del “Sabato del Villaggio” tenuto nel chiostro di San Domenico di Lamezia Terme merita nella nostra modestia ed umiltà qualche riflessione. Premettiamo che la manifestazione curata dal prof Gaetano ha dato alla città di Lamezia Terme, in questi anni, importanti occasioni di cultura. Alcune affermazioni dell’autore del libro che racconta la cattura di Provenzano, a nostro modesto avviso, possano aver disorientato, per come a noi riferito e confessato, tanti
giovani presenti. Considerare “normali” persone che si sono macchiate di decine di efferati omicidi non crediamo sia cosa giusta. Se questi signori sono normali, in quanto tali, possono essere regolarmente frequentati. E dov’è ci ha chiesto un giovane lo spartiacque tra chi è normale e chi non lo è? Aver raccontato una storia romanzata beh è legittimo, come è legittimo aver scelto di privare l’attento pubblico delle moltissime implicazioni politico-mafiose che hanno permesso a Provenzano di restare latitante per decenni. Per il fatto poi che la famiglia di Provenzano non sia mai stata nemmeno sfiorata da contiguità mafiose ognuno pensi quello che ritiene sia più consono. La cosa che a noi sta a cuore è che tali manifestazioni dovrebbero puntare alla informazione ma anche alla educazione e formazione delle nuove generazioni e riteniamo, con molta
onestà, che il racconto del poliziotto-scrittore a noi ha lasciato più di una perplessità. Questa personale considerazione, condivisada più persone, non deve né può assolutamente oscurare il grande valore e il fortissimo impegno del prof Gaetano, che pure ci aspettavamo puntualizzasse alcuni spetti con maggiore determinazione. Ma questa è appunto una nostra opinione.
Felice Lentidoro, dell’Associazione Mondo Libero