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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 02 MAGGIO 2024

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“Catanzaro vuole anche il nostro sangue”

Danilo Greco, presidente dell’associazione Terra futura, comunica l’imminente soppressione del Centro trasfusionale

“Catanzaro vuole anche il nostro sangue”

 

Danilo Greco, presidente dell’associazione Terra futura, comunica l’imminente soppressione del Centro trasfusionale

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Ci risiamo. L’attacco nei confronti della nostra città continua, nel silenzio della nostra classe dirigente, nel silenzio dei nostri politici forse complici o forse impotenti rispetto ad un disegno di miniaturizzazione di Lamezia sempre più evidente, sempre più concreto.
Negli ultimi anni ne abbiamo viste di tutti i colori, soppressione dopo soppressione, declassamento dopo declassamento, ma devo dire che la sanità è la preda preferita del potere politico catanzarese. Tutto ebbe inizio con la chiusura dell’Asl qualche anno fa, e da lì in poi, un passo dietro l’altro la sanità lametina viene smontata. Questa volta tocca al Centro Trasusionale, polo di eccellenza e punto di riferimento dell’intero circondario lametino. Viene soppresso (rimane aperto infatti solo il servizio prelievi) perchè non rispondente ai requisiti minimi in termini di quantità di trasfusioni, infatti con una norma che sembra fatta ad hoc tutti i centri sotto le 6 trasfusioni al giorno verranno chiusi, peccato che Lamezia si fermi a 5,9.
Con decreti che sembrano delle prese in giro si determinano le sorti dei territori e le vite dei lametini. Una soppressione che comporta intanto delle problematiche tecniche di fruizione del servizio, d’ora in poi il centro trasfusionale più vicino per un lametino sarà OVVIAMENTE a Catanzaro. Ma questa è anche una soppressione che fa parte di una quadro più ampio di depotanziamento della nostra sanità. Giusto per fare degli esempi: per ogni cittadino lametino l’Asp destina 1/3 dei fondi che destina per ogni cittadino catanzarese; per ogni cittadino lametino ci sono 1/3 dei posti letto che ci sono per ogni cittadino catanzarese. C’è la precisa volontà di spingere i lametini ad usufruire dei servizi sanitari non più a Lamezia, ma piuttosto a Catanzaro. Incrementando così, l’enorme economia, l’enorme giro di soldi che esiste dietro la sanità.
Ai danni della nostra città vengono perpetrati dei veri e propri soprusi, nel totale silenzio della classe politica. Lamezia è una città debole, una città incapace di difendersi e di fare valere le sue ragioni. A mio avviso, è arrivato il momento che i lametini difendano da sè la loro terra, non possiamo più aspettare che lo facciano i nostri politici perchè in più di quaranta anni non lo hanno mai fatto, dobbiamo commissariarli, dobbiamo pensare NOI a difendere il NOSTRO territorio. E allora, attorno a questa chiusura, a questo ennesimo scippo ai nostri danni e a favore di Catanzaro tutti noi dobbiamo ribellarci, dobbiamo creare il clamore necessario ad invertire questa decisione. Lo scandalo dello 0,1 non può passare sotto silenzio, ne va della nostra dignità di lametini.
Danilo Greco, presidente associazione Terra futura