“Casa Serena”: il centrodestra smentisce il sindaco
redazione | Il 13, Apr 2013
«La crisi di liquidità frutto delle negligenze della presidenza dell’istituto». E propone: «Per superare le criticità, sì al tavolo di concertazione proposto dal Pd»
“Casa Serena”: il centrodestra smentisce il sindaco
«La crisi di liquidità frutto delle negligenze della presidenza dell’istituto». E propone: «Per superare le criticità, sì al tavolo di concertazione proposto dal Pd»
Le vicende dell’istituto per anziani tengono banco e spingono anche i partiti ed i gruppi consiliari di centrodestra a prendere posizione dopo l’annuncio, da parte del sindaco, dell’esistenza del rischio di fallimento per la mancata corresponsione delle rette da parte di Regione ed Asp e dell’avvenuta liquidazione, da parte della stessa Regione, di somme necessarie a garantire l’ordinario svolgimento delle attività dell’istituto solo a seguito dell’avvenuta firma delle correlate convenzioni. «E’ proprio questo il punto», sostiene il centrodestra: «Fin qui la mancata firma delle convenzioni aveva impedito la liquidazione delle somme da erogare in favore dell’istituto. E questo ritardo è da addebitarsi non alla Regione, bensì ai vertici del Cda, che nonostante le reiterate sollecitazioni formulate dal rappresentante della stessa Regione in seno al Cda, non aveva fin qui inteso dar corso alla sottoscrizione delle convenzioni, preferendo dilettarsi invece, a colpi di maggioranza, nell’autorizzare spese non previste, anche per l’assunzione di figure professionali non indispensabili, a scapito di altre figure, quali infermieri ed operatori polivalenti, di cui per contro “Casa Serena” ha urgente bisogno». Si aggiunge: «E’ evidente il tentativo, maldestro e confusionario, di inquinare la verità. Ma i venti di crisi che da anni soffiano sul comparto sanitario calabrese non consentono distrazioni. Per questo, ritenendo sensata la proposta lanciata dal Pd nei giorni scorsi, auspichiamo che le questioni irrisolte possano essere definite non in maniera strumentale e propagandistica, bensì attraverso l’istituzione di un tavolo di concertazione allargato alla partecipazione delle istituzioni locali, dei sindacati e della Regione, nell’ottica della definizione di una programmazione di crescita e sviluppo sostenuta dal concorso unitario delle parti politiche, con l’esclusivo obiettivo di salvaguardare una struttura punto di riferimento per l’intera Calabria».