Dal 26 al 28 al teatro Roma due
“A bordo di una linea”
Dal 26 al 28 al teatro Roma due
ErrarePersona e Tre Polveri Sottili presentano A BORDO DI UNA LINEA di Riccardo Ricci con Monica Garavello e Riccardo Ricci. Regia Damiana Leone, luci e scene Alessandro Calabrese, foto Michela Amadei. Due vite, due strade differenti si incrociano, per caso o per volontà, sulla stessa linea di confine . Una linea che da sempre li separa dal resto del mondo; due solitudini moderne , due paure cristallizzate. Remo Spinsanti 35 anni geometra è un colletto bianco dagli occhi bassi, un sognatore in gabbia, un uomo per il quale i desideri e gli istinti sono qualcosa con cui combattere ogni giorno per non cadere nel limbo della flessibilità sociale . Un maschio attaccato ad un ruolo di cui non conosce l’intimo significato. Blu Viviani in arte Vanity 28 anni, ballerina di bourlesque, incarna uno degli infiniti esempi dell’attuale classe di professionisti dello spettacolo, un’umanità rara, sensibile, profonda eppure distaccata, disillusa, sola, cinica. Una femminilità singolare dal fascino letale, un giardino di cristallo splendido eppure irrimediabilmente incrinato.
Due personaggi bourderline che si incontrano, si scontrano, si confrontano, si amano e si lasciano senza essersi mai conosciuti, senza essersi mai davvero incontrati. Soli e alla deriva, si muovono su rette parallele che non si incontrano mai, su linee immaginarie tracciate dalla mente per dividere. Due individui separati da muri di vuoto che si sfiorano ma non riescono mai a toccarsi in una reale intimità dell’anima. Due solitudini che si incontrano. Che cos’è l’amore? Una linea. Una linea sulla quale la ballerina riuscirà a danzare o forse no, un muro che la donna riuscirà ad infrangere per far rinascere il cigno che muore o forse no. Una linea su cui il geometra si scontrerà per conoscersi davvero. Una storia di donna, tra teatro e danza, e una storia d’amore o di finto amore. Paura e disillusione d’amore: per contrasto, per necessità, per pura passione animalesca, per natura. Perché forse amare davvero di questi tempi è un atto di estrema liberazione, di lotta e di altruismo, ma è qualcosa che solo in pochi riescono a provare.
Damiana Leone
Dal 26 al 28 ottobre presso: Teatro Due Roma teatro stabile d’essai Vicolo dei Due Macelli, 37, 06/6788.259 –teatrodueroma@libero.it. Dal martedì al sabato h. 21.00; domenica h. 18.00