Protocollo d’Intesa per lo sviluppo integrato dell’Area industriale di Lamezia Terme
redazione | Il 09, Dic 2011
La società Lameziaeuropa ha segnalato la necessità di procedere in tempi rapidi alla convocazione, da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con la regione Calabria, della riunione per la firma
Protocollo d’Intesa per lo sviluppo integrato dell’Area industriale di Lamezia Terme
La società Lameziaeuropa ha segnalato la necessità di procedere in tempi rapidi alla convocazione, da parte della presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con la regione Calabria, della riunione per la firma
La società Lameziaeuropa spa, con una nota del Presidente Marcello Gaglioti e del Dirigente Tullio Rispoli inviata agli Enti sottoscrittori ed al Prefetto di Catanzaro, ha segnalato la necessità di procedere in tempi rapidi alla convocazione, da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri di concerto con la Regione Calabria, della riunione per la firma del Protocollo d’Intesa per lo Sviluppo Integrato dell’area industriale di Lamezia Terme quale atto conclusivo del positivo percorso di fattiva concertazione e collaborazione interistituzionale avviato nel marzo scorso con l’obiettivo di cogliere nuove e qualificate opportunità di crescita e sviluppo occupazionale ed avviare in maniera coordinata e condivisa un’azione ancora più incisiva e mirata nell’interesse generale del territorio lametino e calabrese.
I sottoscrittori del Protocollo sono: Presidenza Consiglio dei Ministri, Ministero dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti, Regione Calabria, Provincia di Catanzaro, Comune di Lamezia Terme, Camera di Commercio di Catanzaro, Asicat, Lameziaeuropa spa, Invitalia spa, Confindustria Catanzaro ed Anpaca.
Con il Protocollo d’Intesa, i soggetti suindicati, ognuno per le proprie competenze, si impegnano a realizzare un programma di iniziative per lo sviluppo integrato dell’area industriale di Lamezia Terme per il periodo 2011 – 2020 condiviso dalle istituzioni locali e con la collaborazione delle Amministrazioni nazionali in linea con le seguenti priorità di interventi: Polo energetico e di ricerca sulle fonti rinnovabili per lo sviluppo della “green economy”; progetto Parco d’imprese area ex Sir con nuova infrastrutturazione viaria, reti elettriche, energetiche, banda larga; Eco distretto industriale; Piastra Logistica Intermodale; Svincolo autostradale di accesso diretto all’area; Progetto di recupero e valorizzazione turistica del Waterfront area ex Sir con industria del divertimento e del tempo libero; Porto turistico e relativa Marina; Centro Servizi Polifunzionali per l’area del Patto Territoriale Lametino; Area attrezzata per Grandi Eventi.
Per Marcello Gaglioti e Tullio Rispoli si è ormai pronti per la firma del Protocollo in quanto sulla base delle risultanze dell’ultimo incontro dell’11 ottobre scorso a Roma il testo del Protocollo è stato emendato sulla base delle integrazioni e modifiche richieste dalla Regione Calabria nonché dal Sindaco del Comune di Lamezia Terme e l’Asicat, sulla base delle indicazioni dell’Assessorato regionale all’Ambiente e Territorio, ha provveduto ad espletare tutti i procedimenti amministrativi legati alla approvazione della Variante al PRG dell’Area ex Sir per come richiesto dal Presidente della Provincia di Catanzaro.
Inoltre Lameziaeuropa evidenzia molto positivamente che la Regione Calabria ha definito di recente importanti e qualificati strumenti di programmazione dello sviluppo regionale quali il piano triennale per il turismo sostenibile ed il Master Plan per la portualità calabrese e che il Ministero della Ricerca, di concerto con l’Assessorato Regionale alla Cultura efficacemente guidato da Mario Caligiuri, ha già approvato la graduatoria finale per la realizzazione in Calabria di 12 progetti legati alla ricerca applicata al mondo della produzione tra cui è inserito l’intervento IDISUD sulle cellule staminali promosso dall’IDI Farmaceutici e localizzato nell’area industriale di Lamezia Terme e richiamato nell’ambito del Protocollo.
Gaglioti e Rispoli sottolineano inoltre nella nota che la società Lameziaeuropa spa ha in corso rapporti con gruppi imprenditoriali a livello nazionale ed internazionale interessati ad investire nell’area in settori strategici per lo sviluppo della Calabria quali il turismo, la ricerca e la produzione di energia da fonti rinnovabili e che pertanto la rapida sottoscrizione del Protocollo permetterebbe la facilitazione di tali rapporti e renderebbe l’area più appetibile ai fini di nuovi investimenti da realizzare anche attraverso gli strumenti di incentivi per le imprese promossi dal Governo in collaborazione con la Regione e già operativi dal 29 settembre 2011 quali i Contratti di Sviluppo gestiti da Invitalia Spa.
Tra gli obiettivi condivisi e da perseguire contenuti nel Protocollo d’Intesa, al fine di essere competitivi e di concretizzare quanto suindicato, vi è la richiesta al Governo di sperimentare nell’area industriale di Lamezia Terme la “Zona a Burocrazia Zero” di recente normata all’art. 4 del Decreto Sviluppo 2011 e la cui istituzione, estesa con tale ultimo provvedimento legislativo sull’intero territorio nazionale, era già prevista dall’art. 43 del decreto legge 31 maggio 2010 n°78 convertito dalla legge 30 luglio 2010 n°122.
Tale strumento, da gestire in base alla vigente normativa con il controllo e coordinamento di S.E. il Prefetto di Catanzaro, permetterebbe di superare le attuali difficoltà di carattere amministrativo segnalate costantemente dalle imprese insediate che dilatano in maniera non più sostenibile i tempi per il rilascio di autorizzazioni e nullaosta vari ai fini della realizzazione o degli ampliamenti dei siti produttivi, nonché la realizzazione di fondamentali interventi infrastrutturali riguardanti la fornitura di servizi alle imprese da parte di concessionari nazionali quali Enel, Snam Rete Gas, società di telecomunicazioni.
Da parte di tutti i soggetti protagonisti dello sviluppo Enti Locali, Forze sociali, Associazioni Imprenditoriali e di Categoria, conclude la nota di Lameziaeuropa, viene evidenziata l’urgenza di adottare nuove strategie condivise di intervento ed iniziative per cercare di invertire, sul territorio lametino e calabrese in generale, il perdurante trend economico negativo che oltre ad impedire la localizzazione di nuovi investimenti produttivi sta ormai minando quasi in maniera irreversibile anche il già fragile sistema economico esistente con ulteriori gravi ripercussioni a livello occupazionale e sociale.
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