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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 29 APRILE 2024

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Progetto dei ragazzi del “Pizi” di Palmi su sani stili di vita Attività che rientra nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro

Progetto dei ragazzi del “Pizi” di Palmi su sani stili di vita Attività che rientra nell'ambito dell'alternanza scuola-lavoro
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di Marilea Ortuso

E’ stata presentata il 7 Giugno scorso, in Auditorium, la conclusione del percorso di Alternanza scuola-lavoro che gli studenti del Liceo Scientifico Ordinamento e di Scienze applicate dell’Istituto d’Istruzione Superiore “N. Pizi” di Palmi hanno svolto nell’anno scolastico appena terminato. Tra i relatori, la D.S., Prof.ssa Maria Domenica Mallamaci, il Direttore del Distretto Sanitario Tirrenico ASP RC, Dr. Salvatore Barillaro, la Dott.ssa Gabriella Eburnea, il Dott. Giovanni Calogero, l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Palmi, Dott.ssa Alessia Avventuroso, e la Dott.ssa Valeria Surace, in qualità di Referente Formatrice ed esperta in questo percorso di Alternanza Scuola-Lavoro, avente come oggetto un’analisi epidemiologica. Gli studenti protagonisti dell’attività formativa hanno illustrato la parte teorica e pratica dei corsi formativi che hanno espletato: la Ricerca Epidemiologica in Rete per Promuovere Stili di Vita Salutari, dal titolo: “Dai Fattori di Rischio Giovanile alla Prevenzione”; il Percorso di Peer Mediation: Mediazione scolastica nei conflitti fra pari: una cosa da grandi?

Per il percorso formativo di Peer Mediation gli stessi studenti coinvolti nell’attività hanno presentato il ruolo della figura di mediatore scolastico, che ha il compito di stabilire il dialogo tra le parti e stimolare una “riorganizzazione” delle relazioni tra tutti coloro che sono implicati nel conflitto relazionale. Originale è stata la richiesta avanzata dagli studenti alla Dirigente Scolastica di istituire, a partire dal prossimo anno scolastico, uno “Sportello Peer Mediation” per monitorare le modalità di ascolto/comunicazione onde risolvere eventuali conflitti tra pari e prevenire forme di bullismo. Interessante è anche stata l’argomentazione sugli strumenti e sui metodi utilizzati durante il percorso di ricerca epidemiologico-sociale, mirata a prevenire e promuovere stili di vita salutari; infatti, attraverso l’indagine empirica, gli studenti hanno acquisito un maggior senso di responsabilità, elaborando un questionario anonimo che è stato somministrato online a circa trecento studenti.

Dai risultati è emerso che, nell’ambito epidemiologico, lo stile di vita non sempre è perfetto: abbondano, infatti, percentuali in negativo su abitudini alimentari, fumo, alcol, gioco e consumo di sostanze illegali. I dati più allarmanti sono quelli emersi sul fumo e sul consumo di alcolici: il 27,9% degli studenti consuma alcol regolarmente; il 49,5%, solo occasionalmente. Tra i giovani intervistati tra i 16-19 anni, il 58% ha dichiarato che negli ultimi trenta giorni ha consumato con gli amici super alcolici, soft-drink, birra, aperitivi, specialmente durante i weekend. E ancora: dato non trascurabile, emerge che il 10% ha fatto uso di sostanze illegali, di cui l’85% di cannabis. Inoltre, il 15,5% gioca più di 4 volte a settimana on-line.

L’analisi epidemiologica dei dati emersi dalla ricerca è stata commentata della Dott.ssa G. Eburnea e dal Dott. G. Calogero che hanno delineato un quadro positivo nell’ambito delle relazioni scolastiche (insegnanti e compagni) e dei rapporti familiari ed amicali, ma preoccupanti, se ci si sofferma su tutti i fattori che determinano lo stato di salute dei ragazzi, viste le abitudini non corrette collegate a fumo alcol, cannabis, sostanze illegali e dipendenza da internet. Fortemente positiva, quest’esperienza per i giovani studenti ed il Direttore del Distretto, Dott. Salvatore Barillaro, ha auspicato ulteriori collaborazioni tra ASP e Istituto “Pizi” al fine di avviare futuri percorsi di alternanza per avvicinare gli alunni all’esperienza diretta sociosanitaria. A fine evento, la Dirigente Scolastica Mallamaci ha consegnato ai giovani protagonisti del percorso l’Attestato per impegno e dedizione ad un’attività che in molte scuole viene ancora considerata secondaria.