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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 30 APRILE 2024

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Prima notte a casa per Annamaria Franzoni

Prima notte a casa per Annamaria Franzoni

La donna sconterà ai domiciliari la pena per l’omicidio del figlioletto

Prima notte a casa per Annamaria Franzoni

La donna sconterà ai domiciliari la pena per l’omicidio del figlioletto

 

Prima notte a casa ieri per Annamaria Franzoni, dopo la decisione del tribunale di sorveglianza di Bologna di concederle la detenzione domiciliare per scontare quel che resta della pena inflittale per l’omicidio del figlio Samuele.

La nuova vita di Annamaria riparte quindi da Ripoli, sull’appennino bolognese, con una giornata all’insegna della tranquillità. In casa. Al riparo dalle telecamere. Assieme ai familiari stretti, solo quelli che è autorizzata a vedere. “Lasciateci tranquilli. Vogliamo tornare a una vita normale” ha chiesto Stefano Lorenzi, il marito. “Sì, siamo contenti, Annamaria è tornata a casa”, ha aggiunto spiegando che anche “Davide e Gioele sono contentissimi, come tutti noi”. “Vorremmo continuare a vivere queste giornate come ci è permesso, con la serenità nostra, di una famiglia normale”. Ora “si guarda avanti, guardiamo al futuro. Vorremmo tornare a essere quelli che siamo: nella nostra vita tranquilla e possibilmente che questo assedio termini”.

E intanto ieri, a ‘Effetto notte’, su Radio 24, il criminologo Augusto Balloni, consulente del Tribunale di sorveglianza che ha concesso alla donna la detenzione domiciliare, ha affermato che “Annamaria Franzoni ha preso coscienza della morte di un figlio, per la quale non si ritiene però colpevole”. “Lei – ha aggiunto Balloni – ha sempre professato la sua innocenza. Potrebbe essere innocente, oppure potrebbe essere un modo, un meccanismo psicologico, per superare questo senso di colpa”.