“Prevenire i crimini che si perpetrano contro le donne” Lo afferma in una nota Alessandro Nicolò
“La data del 25 novembre, giornata voluta dall’Onu per ricordare la violenza sulle donne, deve inverarsi di iniziative politiche e sociali in grado di elevare il grado di prevenzione contro i crimini che quotidianamente, purtroppo, si perpetrano contro le donne in ogni parte del mondo”.
Lo afferma in una nota il presidente del gruppo consiliare a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò.
“I dati raccolti da enti pubblici e privati, oltre che gli episodi denunciati pubblicamente dagli organi di informazione, evidenziano una costante e alta percentuale di atti di violenza fisica e sessuale contro le donne, spesso provocata dal loro partner ed in ambienti famigliari. Fatti allarmanti che rendono difficile in molti casi, soprattutto quando la donna è senza lavoro, la denuncia per maltrattamenti, mantenendo così la donna in uno stato di bisogno e di sottomissione prostrante che può condurre a forme di ribellione esasperata, fino alla consumazione di reati letali contro il proprio compagno. Drammi autentici, con costi di vite umane e ‘ferite’ provocate ai figli che non basta il resto della vita a rimarginare. Ecco perché l’iniziativa delle Nazioni Unite ha come obiettivo finale la sensibilizzazione della società e la creazione della consapevolezza, non limitando l’attivismo al solo 25 novembre di ogni anno, ma protraendolo giorno dopo giorno.
In questa direzione, la nostra Regione deve uscire dall’immobilismo, sostenendo ed incoraggiando tutte le iniziative che portino più consapevolezza sul fenomeno che nel Mezzogiorno assume aspetti più dolorosi proprio per il ritardo culturale, storico, che impedisce di parlarne con la dovuta serenità. Ecco perché il Consiglio regionale della Calabria deve assumere quelle iniziative legislative, a corredo delle necessarie forme repressive di cui lo Stato è titolare, per contribuire ad arricchire le coscienze e le sensibilità per affrontare in modo nuovo un tema che non riguarda solo le donne, ma il complesso dei rapporti tra i due generi”.