Preso aeroporto Tripoli. Battaglia nel mercato
redazione | Il 25, Feb 2011
Riunione emergenza Nato. Gheddafi nel suo bunker. Pozzi Marsa Brega in mano ribelli
Preso aeroporto Tripoli. Battaglia nel mercato
Riunione emergenza Nato. Gheddafi nel suo bunker. Pozzi Marsa Brega in mano ribelli
(ANSA) Sarebbero almeno 5 i morti a Tripoli dove le forze dell’ordine hanno sparato sulla folla al termine della preghiera del venerdì. Scontri con vittime sono in corso in diverse zone della città e si spara anche nel mercato. Secondo Al Jazira, gli insorti controllano l’aeroporto. Seif Al-Islam, uno dei figli di Gheddafi, ha detto che la sua famiglia rimarrà a qualunque costo e che non permetterà a “un pugno di terroristi” di controllare una parte del Paese: nessuna intenzione però di bombardare i pozzi di petrolio. I ribelli intanto avanzano verso Tripoli e le città di Zuara e Misurata sono sotto il loro controllo. Proprio da Misurata è in corso l’evacuazione di circa 120 italiani che saranno trasferiti a bordo della San Giorgio, mentre il ministro La Russa ha assicurato un intervento per evacuare altri connazionali bloccati, senza viveri nel sud est del paese. Tre C130 sono in volo verso l’Italia. Sul fronte internazionale la Ue ha annunciato sanzioni imminenti; si studia anche l’imposizione di un divieto di sorvolo per impedire bombardamenti aerei di manifestanti. Nel pomeriggio riunione d’emergenza della Nato edel consiglio di sicurezza dell’Onu. Assediato a Tripoli, probabilmente in un bunker sotterraneo, Gheddafi ieri in una telefonata trasmessa in tv ha tuonato contro al Qaida: c’è Bin Laden dietro i disordini.
ONU PROPONE BLOCCO BENI E EMBARGO ARMI – Congelamento dei beni, embargo alle forniture di armi, ricorso alla corte penale internazionale per chi in Libia si sara’ macchiato di crimini di guerra. Sono questi i tre punti principali di un progetto di risoluzione Onu sula Libia che i 15 del Consiglio di Sicurezza inizieranno ad esaminare oggi. Lo indicano fonti diplomatiche occidentali. DELEGATI LIBICI ALL’ONU GINEVRA E ALLA LEGA ARABA SI SCHIERANO CON RIBELLI – La rappresentanza diplomatica libica presso l’Onu a Ginevra “servirà il popolo libico” e non più il regime di Muammar Gheddafi. Lo ha annunciato oggi l’incaricato d’affari libico al Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite. Stessa dichiarazione per la rappresentanza presso la Lega Araba.
AL JAZIRA,DIMOSTRANTI E MILITARI INSIEME VERSO TRIPOLI – Le forze di polizia e i militari si sono uniti ai rivoltosi, a Tajoura, e stanno marciando assieme verso la piazza Verde di Tripoli. Lo afferma la tv Al Jazira, citando due testimoni oculari. Secondo le fonti si tratta di oltre 10 mila persone
CNN, SI SPARA NEL MERCATO DI TRIPOLI – Uno degli inviati della Cnn in Libia ha reso noto citando testimoni oculari che è in corso una battaglia “sanguinosa” nel mercato del venerdì a Tripoli. “Si spara a casaccio” ha riferito con un messaggio via twitter, precisando che secondo fonti mediche i morti tra i manifestanti nei diversi scontri in Libia sarebbero 17.
COMMISSIONE UE, A BREVE DECISIONE SANZIONI – Una decisione sulle sanzioni europee nei confronti della Libia è attesa “a breve”. Lo ha detto un portavoce della Commissione Europea senza specificare ulteriormente i tempi per il varo dei provvedimenti. INVIATO ANSA, PROTESTA E SPARI FUORI MOSCHEA – Manifestazione anti Gheddafi subito repressa dalla polizia alla fine della preghiera del venerdì nella moschea di piazza Algeria, nel centro di Tripoli, a pochi passi dalla Piazza Verde. Lo ha constatato l’ANSA sul posto. Un dimostrante ha detto che ci saranno manifestazioni analoghe in tutte le moschee della città.
EX MINISTRO, GHEDDAFI DISPOSTO A USARE ARMI CHIMICHE – Un ex ministro libico ha “messo in guardia che Gheddafi ha armi chimico-batteriologiche e non esiterà ad usarle” per reprimere la rivolta in Libia: lo scrive il sito inglese di Al Jazira sintetizzando dichiarazioni fatte alla stessa tv araba da Mustafa Abdel Galil. L’ex ministro della Giustizia ha parlato in questi termini a margine di un incontro di capi tribali e rappresentanti della Libia orientale a Baida. All’incontro hanno partecipato anche comandanti militari che si sono rifiutati di sparare sui rivoltosi. “Vogliamo un paese unito. Non c’é alcun emirato o Al Qaida da nessuna parte”, ha detto Galil aggiungendo che “il nostro unico scopo è liberare la Libia da questo regime e poi il popolo deciderà il governo che vuole”.
LA RUSSA, ITALIANI SENZA VIVERI, LI RECUPEREREMO – “Abbiamo notizia che nel sud est della Libia ci sono italiani che hanno finito i viveri: li recupereremo”. Lo ha detto a Sky tg 24 il ministro della Difesa Ignazio La Russa. “Abbiamo già predisposto l’intervento militare per raggiungere i nostri connazionali – ha proseguito il ministro – e attendo solo il via libera della Farnesina. Non voglio, infatti, decidere da solo. La mia prima preoccupazione – ha concluso – è il recupero di tutti gli italiani che si trovano in quelle zone”.
FRATTINI, NO SOSTEGNO A GHEDDAFI DOPO TALI ATTI – “Noi non possiamo sapere che cosa accadrà, però è chiaro che chi ha compiuto questi atti così orribili non può essere evidentemente in nessun modo sostenuto dalla comunità internazionale e quindi neanche dall’Italia, ovviamente”: lo ha detto a Berlino il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a chi gli chiedeva se l’Italia è disposta ad appoggiare un altro eventuale governo libico guidato dal colonnello Gheddafi o dai suoi sostenitori. “Sarebbe molto importante che coloro che sono gli organizzatori, i promotori dell’azione di ribellione al regime (libico) respingessero con forza la solidarietà di Al Qaida, cioé respingessero tutte le profferte di simpatia e di vicinanza che sono state formulate dall’organizzazione terroristica”. “Questo mi sembra fondamentale che accada”, ha tenuto a precisare il ministro, spiegando di aver parlato di questo tema anche con il suo omologo tedesco, Guido Westerwelle. “Ho sottolineato con il ministro Westerwelle l’importanza di tenere completamente distinta la situazione delle violenze evidentemente che si stanno registrando nel territorio libico con questa dichiarazione dei siti di Al Qaida Magreb di sostenere la rivolta contro il regime di Gheddafi”, ha detto Frattini.
FRANCIA E GB A ONU, RISOLUZIONE PER EMBARGO – La Francia e la Gran Bretagna hanno proposto al consiglio di sicurezza dell’Onu un progetto di risoluzione sulla Libia che prevede “un embargo totale sulle armi”, “sanzioni” e di affidare al tribunale penale internazionale l’inchiesta per crimini contro l’umanita”. Lo ha detto il capo della diplomazia francese Michele Alliot-Marie. SEGRETARIO GENERALE NATO,OGGI RIUNIONE EMERGENZA – Il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen ha convocato per oggi una riunione d’emergenza sulla Libia. “Ho convocato una riunione di emergenza per oggi pomeriggio per consultazioni sulla situazione in Libia. Per cui ritornerò a Bruxelles tra poche ore”, ha detto Rasmussen durante la sua visita a Budapest. “Prima della riunione incontrerò i ministri della Difesa Ue e discuterò con loro su come possiamo aiutare in modo pragmatico coloro che ne hanno bisogno e limitare le conseguenze di questi eventi”, ha aggiunto. Il segretario generale della Nato ha precisato che le priorità devono essere l’evacuazione ed eventualmente l’assistenza umanitaria. “E’ un po’ prematuro entrare nei dettagli, ma la Nato ha i mezzi che possono essere utilizzati in situazioni del genere e l’Alleanza Atlantica può agire come coordinatore se e quando uno stato membro individuale vuole agire”, ha detto ancora Rasmussen.
TV STATO, AUMENTI STIPENDI E SUSSIDI PER CIBO – Il governo libico ha aumentato gli stipendi, alzato i sussidi per il cibo e ordinato indennità speciali per tutte le famiglie. Lo riferisce la televisione di stato. Secondo la televisione ogni famiglia riceverà 500 dinari libici (pari a 290 euro) per coprire l’aumento del costo del cibo, mentre gli stipendi di alcune categorie di dipendenti pubblici aumenteranno del 150%.
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