Porto di Gioia Tauro, si apre una stagione di nuovi investimenti Rosy Perrone: “Ottima notizia 140 milioni di investimenti e raddoppio dei container, ma non abbassare la guardia su Zes”
Riceviamo e pubblichiamo
Accolliamo con grande soddisfazione la notizia degli investimenti concretamente avviati da MSC, azionista di riferimento del terminalista MCT, che da qualche mese ha assunto il controllo dell’infrastruttura calabrese. Anche il raddoppio dei container è un aspetto che genera ottimismo e fa ben sperare in considerazione di un effettivo e quanto mai necessario rilancio del Porto di Gioia Tauro. Le belle notizie vanno accolte senza riserve, perché siamo fermamente convinti che ciò che di buono si produce in questo territorio è giusto vada raccontato e venga posto al centro della ribalta mediatica. Il Commissario Agostinelli afferma che il “peggio è passato”, e noi – come Cisl Metropolitana – diamo credito alle sue parole e al suo operato, certi che tali investimenti e il nuovo corso ad essi riferiti, garantiscano un futuro stabile al livello occupazione, per troppi anni in balìa di piani di sviluppo a medio termine. Da oggi, grazie agli interventi che si stanno attuando, e quelli che si stanno predisponendo, si può intravedere una stagione di grandi prospettive di investimenti in questa infrastruttura strategica.
Occorre dunque, contestualmente non abbassare la guardia sulla Zes. Fin troppe volte è stata sottolineata la sua importanza strategica per lo sviluppo non solo dell’area della Piana di Gioia Tauro, ma per l’intera Calabria. Strumento fondamentale per le regioni del Sud. Lo dimostra la scommessa del Primo Ministro Conte, di puntare su una Zes Adriatica interregionale tra Puglia e Molise (che va ad aggiungersi alla Zes ionica tra Puglia e Basilicata).
In altre parole, dopo solamente qualche settimana dall’istituzione della ZES Jonica, questo nuovo decreto, consentirà di rendere la Puglia l’unica regione italiana ad avere sul proprio territorio due ZES interregionali, mirate a riqualificare economicamente e commercialmente i 5 poli pugliesi Manfredonia, Barletta, Bari, Monopoli e Brindisi. Ed è in quest’ottica che Regione Calabria e Città Metropolitana devono ragionare. Sinergicamente, devono puntare sulle infrastrutture portuali, aeroportuali e di collegamento che possano dare l’impulso adeguato alla ‘movimentazione’ prolificata al Porto di Gioia Tauro. Ora ci sono tutte le condizioni, affinché il sistema istituzionale, produttivo e imprenditoriale della Metrocity possa cogliere la grande opportunità – finora inespressa – del rilancio del Porto più importante del Sud Italia, consentendo di generare, nel vasto territorio perimetrato della ZES un pieno sviluppo in termini di crescita economica e occupazionale.