Politica, il Comune di Palmi verso il dissesto finanziario Comunicato stampa sulla questione da parte dell'amministrazione Ranuccio
Riceviamo e pubblichiamo
Cari concittadini la Corte dei Conti, detta anche Magistratura Contabile della pubblica amministrazione, Sezione Regionale di Controllo per la Calabria, riunitasi in Camera di Consiglio in data 17 aprile u.s. per esaminare la documentazione trasmessa dall’Organo di revisione del nostro comune, in ordine al rendiconto di gestione esercizio 2015, ha accertato irregolarità e criticità reiterate nella gestione economio-finanziaria dell’Ente, pertanto, con deliberazione n. 83 acquisita dall’Ente in data 25 aprile u.s., ha invitato il Comune di Palmi ad adottare tutti gli atti e le misure correttive richiesti, riservandosi, qualora tali atti o misure non fossero adeguate, di adottare le misure previste dall’art. 6 c. 2 del D. Lgs 149 del 2011 (Dissesto pilotato).
Le criticità rilevate riguardano in particolar modo il riaccertamento straordinario dei residui oltre che al riconoscimento dei troppi debiti fuori bilancio, nonché alla scarsa attività di riscossione dei crediti tributari.
In ordine al riaccertamento straordinario dei residui che consiste nell’eliminazione, dalle scritture contabili, delle poste divenute non esigibili perché prescritte o nel caso di obbligazioni perché non dovute o erroneamente imputate. Poiché nel 2015 l’Ente ha provveduto a cancellare parecchi residui passivi, ovvero debiti, piuttosto che residui attivi, ovvero crediti, optando per mantenimento di poste vetuste quali trasferimenti Statali e Regionali, nella Corte dei Conti si è insinuato il dubbio che il risultato d’amministrazione non sia stato correttamente quantificato e che “siano stati posti in essere comportamenti opportunistici”.
Pertanto, dopo aver dato un’attenta lettura alla deliberazione e dopo esserci confrontati, io in qualità di assessore al bilancio, il sindaco, il segretario e la responsabile dell’ufficio finanziario.. abbiamo ritenuto opportuno attivarci nell’immediatezza comprendendo bene quali potevano essere le conseguenze se non avessimo ottemperato a quanto prescritto dalla Corte dei Conti entro i termini e con le modalità dettate dalla deliberazione stessa. C’è da sottolineare la durezza con la quale la Corte scrive evidenziando come il nostro Ente, a causa dei comportamenti tenuti negli anni pregressi, non venisse visto di buon occhio dall’organo di magistratura per le reiterate richieste e chiarimenti all’Ente stesso mai evase.
Ci siamo impegnati al massimo, con la disponibilità degli uffici, ognuno per il proprio settore, sia per rideterminare i residui attivi e passivi sia per documentare e giustificare tutti i debiti fuori bilancio che negli anni sono stati riconosciuti… A tal proposito la nostra amministrazione già prima che la Corte ci investisse del problema, si era attivata in tal senso sia cercando di limitare il contenzioso che nella maggior parte dei casi scaturisce da soccombenze dovute alla cattiva manutenzione delle strade.
Gli sforzi da parte dell’amministrazione si sono concentrati su come porre rimedio alla situazione piuttosto che sulla ricerca delle responsabilità che hanno portato l’Organo di Revisione ad accertare quelle che sono le irregolarità nella gestione economico-finanziaria dell’Ente, paventando la possibilità di un inevitabile dissesto con conseguenze dirette e indirette per i cittadini, ad esempio: le aliquote e le tariffe di base, per le imposte e le tasse locali, diverse dalla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, vengono innalzate nella misura massima consentite tenendo conto che la delibera non è revocabile ed ha efficacia per cinque anni.
Per quanto riguarda la tari, bisogna garantire la copertura integrale del servizio smaltimento rifiuti con i proventi della tariffa, ciò significa che si devono applicare misure tariffarie che assicurino complessivamente la copertura integrale dei costi di gestione del servizio applicando le tariffe nella misura massima consentita dalle disposizioni vigenti.