di Giuseppe Campisi
Polistena – Recriminano gli attivisti grillini contro
il sindaco Michele Tripodi reo, a loro avviso, di non avere utilizzato
un atteggiamento equilibrato di fronte alla richiesta – rimasta insoluta
– di poter svolgere il loro convegno del 12 marzo sulla sanità
pianigiana e calabrese alla presenza della deputata calabrese Dalila
Nesci e del segretario Anaao-Assomed Gianluigi Scaffidi presso la sala
consiliare, incontro poi tenutosi presso l’auditorium dell’Itis Milano.
Nello specifico, il meetup cittadino avrebbe protocollato la richiesta
“con oltre un mese di preavviso (Prot. n° 2204 del 08.02.2016) non
ricevendo risposta alcuna”, hanno fatto sapere attraverso una nota
stampa . “Un mancato accoglimento ingiustificato ed immotivato – ripete
amareggiato un attivista – nonostante nella stessa istanza si fosse
specificato il tipo di manifestazione che si intendeva effettuare ai
sensi dell’art. 9 comma 3 del Regolamento comunale per la disciplina
dell’uso dei beni ed attrezzature comunali” come avvenuto, peraltro in
fotocopia, per quella organizzata sempre dal locale meetup lo scorso 16
gennaio e per la quale la sala venne, appunto, concessa. “La difformità
di atteggiamento tenuto dal Primo Cittadino nei confronti delle due
identiche richieste presentate dal gruppo – dichiarano gli attivisti nel
comunicato – mette in risalto l’ambiguità con cui il Sindaco ha operato
a proposito delle due istanze inoltrate sempre con la stessa
motivazione. Il gruppo del meetup del M5S cittadino auspica che nelle
decisioni prese vi sia, in futuro, la dovuta conformità al regolamento
vigente e una maggiore considerazione per una forza politica che
rappresenta 9 milioni di italiani e confida di poter esercitare con
maggiore libertà le attività politiche democratiche al fine di poter
condurre le proprie battaglie nel rispetto delle regole e nell’interesse
della cittadinanza”. Una protesta scritta che giunge quantomeno tardiva
benché estensione di quella verbale espressa nel corso dell’incontro del
12 marzo scorso dove, specie la deputata Nesci, oltre che gli stessi
attivisti, manifestarono apertamente il proprio biasimo verso il primo
cittadino per l’increscioso accaduto.